Questo nuovo episodio inizia in modo spiazzante, di quelle costruzioni che ti fanno chiedere: che cosa è successo? Che cosa mi sono persa? Perché la nostra Farah entra in casa determinata a fargliela pagare a Behnam per le bugie raccontate e per il male fatto alla sua famiglia, ma un secondo dopo vediamo la notte scendere e lei uscire dalla stessa porta con i vestiti insanguinati e il mondo che la insegue. L'arrivo di Tahir la salva ma ci precipita con lui indietro per capire cosa sia successo in quelle ore nella grande casa dalla facciata bianca.
Beh, quello che è accaduto è praticamente di tutto, con un vero e proprio scontro di potere tra il vecchio Mohammed e Behnam, contrario alla decisione del patriarca di allearsi con Tahir Lekesiz. Le decisioni del vecchio estremista turbano tutti gli umori, anche se gli autori decidono di giocare con una nota anche più leggera quando Merjan viene convocata con il padre con l'ordine di prendere marito. In un primo momento la donna si rifiuta, ma poi ha l'impressione che l'uomo prescelto possa essere Tahir e questo genera un evidente conflitto con Farah, ma anche un divertente imbarazzo con il nostro eroe, interessato invece a trovare un modo per far fuggire la donna che ama e recuperare la madre di lei.
Intanto però tutti gli equilibri si stanno alterando da tutte le parti. Mehmet vuole ritrovare il fratello perduto e le scene di lui e Tahir che interagiscono sono di un'ilarità senza paragoni, soprattutto perché giocate su uno scontro di caratteri evidenti e sul fatto che lo spettatore conosce il loro legame. Nel frattempo però Behnam ci mette lo zampino, con la complicità del terribile Ilyas, deciso a spingere un fratello a ucciderne un altro.
Tahir trova le prove contro Ilyas, ma nel frattempo Behnam fa credere a Mehmet di aver catturato suo fratello e di averlo inviato in Iran. Lo salverà solo se lui ucciderà Tahir, facendo una cosa che va contro la sua natura e senza sapere che è proprio lui l'uomo che sta cercando. Il loro conflitto è uno degli elementi che mantengono viva l'attenzione, ma nel frattempo a casa Azadi, Mohamed si scontra con il mondo intero, imponendo la sua legge. Quando Farah sta parlando con suo figlio, sente un rumore improvviso e andando a cercarne la fonte, trova l'uomo ferito gravemente con il coltello che Tahir le aveva dato per difesa.
Esita qualche istante, soprattutto perché ha saputo che è stato lui a far impiccare suo padre, ma poi la forza di volontà si impone sull'istinto, anche se tutti credono che sia stata lei a colpire l'uomo. Circondata, spaventata, Farah fugge e qui ci ritroviamo esattamente dove avevamo lasciato la storia e all'intervento di Tahir che la porta via dalla casa. Tutto pensavamo della sua fuga, tranne che a una situazione del genere, con il piccolo Kerim rimasto nella casa del padre.
Tahir la porta in un posto sicuro, una casa che un suo amico in prigione gli aveva preparato quando aveva pensato di fuggire con Farah e Kerim. In queste scene l'elemento comico in qualche modo smorza la tensione, con una casa arredata per un incontro intimo che suscita l'irritazione iniziale di Farah e l'imbarazzo di Tahir.
Questi elementi comici però sono necessari per rallentare anche solo un istante un ritmo compulsivo dove le cose drammatiche sono tante. Farah e Tahir si ritrovano, mentre Mehmet cerca l'uomo per ucciderlo, soprattutto dopo che il test del DNA sul sangue che gli ha dato Behnam rivela che è davvero suo fratello.
L'uomo rintraccia Tahir e raggiunge la casa dove si trova anche Farah. Qui aspetta il ritorno dell'uomo, che nel frattempo si è recato in ospedale da Mahmood, per esibirsi nel suo spettacolo. Quando però si ritrova davanti l'ispettore, pur non volendo ucciderlo si ritrova a dover lottare per la sua vita ancora una volta, senza sapere del legame che li unisce. Come ne usciranno?
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