Il desiderio di fuga di Kerim è quello che ancora scandisce la storia in questo momento, lui continua a rimanere, ad aiutare la famiglia di Fatmagul a costruire la loro nuova casa, vivendo nel gelido capanno, affrontando le minacce quotidiane e continuando a proteggere degli amici che hanno rovinato la sua vita, ma nei suoi occhi c'è tutta la disperazione e il bisogno di fuggire lontano, per dimenticare l'orrore di cui si è stati capaci, per cercare di cancellare il dolore per quello che si è provocato e che la vicinanza di Fatmagul gli impedisce di fare, eppure, bastano pochi istanti, una conversazione con il candido Rahmi che il pubblico comincia a sospettare dei sentimenti di Kerim.
In un momento in cui i due sono stranamente vicini, in giardino, alle prese con la sistemazione del portico, che stanno dipingendo d'azzurro, Rahmi ricorda l'infanzia di Fatmagul, del suo bisogno di non essere lasciata sola, soprattutto dopo la morte dei loro genitori e di come lo pregasse di non andare via, di non abbandonarla e Rahmi, con tutto il suo candore, chiede a Kerim, sempre pronto a correre via, come si può abbandonare chi si vuole bene. Gli occhi del ragazzo sembrano esprimere un conflitto che già in parte svela i suoi sentimenti, ancora non razionali.
Intanto tutti lo cercano e non con buone intenzioni. Mustafa, che vaga per la città come un'anima in pena e come una mina vagante, si è procurato una pistola, si è avvicinato ad Asu, la bella ragazza che ha incontrato nel viaggio per Istanbul, ma allo stesso tempo continua a mandare messaggi minatori a Kerim che ha anche cambiato scheda pur di non sentirlo. A cercare Fatmagul e a trovare Kerim è anche Meltem, la fidanzata di Selim, che sospetta che l'articolo di giornale possa essere vero.
Kerim non conferma né racconta la verità, dice solo di essere stato costretto a sposare Fatmagul perché il suo fidanzato l'aveva abbandonata, proteggendo, ancora una volta, i suoi ex amici, anche se verrebbe la voglia di gridare la verità. È anche questo il desiderio di Vural, l'altro tormentato in modo evidente dalla terribile notte che ha sconvolto la loro esistenza. Gli altri due, superata la paura iniziale, sono alle prese con le loro vite. Il più duro sembra Erdogan, adesso interessato a manipolare lo zio Resat, dopo aver scoperto della sua relazione con la vistosa segretaria, mentre Selim è felice di aver ricostruito il rapporto con la fidanzata, pur preoccupati entrambi dalla notizia della presenza di Mustafa in città.
In realtà nessuno pensa a Fatmagul, a quello che ha subito. Erdogan cerca di minimizzare con Vural, che invece è in pieno tormento, sostenendo che non "hanno mica ucciso la ragazza, che lei adesso si è sposata" (come se questo fosse il massimo della realizzazione della vita di una persona!), senza considerare la frattura imposta, il dolore generato, e anche il sacrificio di quello che chiamavano un amico.
Vural, invece, è tormentato anche dal silenzio sul vero coinvolgimento di Kerim e una notte, dopo essere rimasto sconvolto anche dalla scoperta che la madre ha una relazione con un altro uomo, alle spalle del padre, si rifugia sulla barca di Erdogan e lascia un messaggio a Kerim, dove gli rivela che quella notte lui non ha fatto niente. È la frase chiave, quello che in qualche modo restituisce un minimo di speranza e di luce al cuore tormentato del nostro protagonista. "Bu gece hiç bir şey yapmadın" (Quella notte non hai fatto niente!).
Kerim ascolta il messaggio per caso, dopo aver rimesso la scheda nel cellulare pensando di trovare solo i messaggi di minaccia di Mustafa, ma quando sente la voce di Vural, qualcosa in lui si riaccende (E bravissimo Engin nel mostrarlo attraverso lo sguardo, l'espressione). E la chiamata successiva riaccende davvero la speranza e lo induce a correre disperato al porto, pur di parlargli di persona, anche se questo innescherà altri problemi. Ma adesso cosa cambierà nel suo rapporto con Fatmagul? Continuerà a desiderare di fuggire via, anche dopo quello che Meryem gli ha detto, nella conversazione nel capanno, quando ha cercato di convincerlo a rimanere, ad aiutare Fatmagul a sanare le sue ferite, a darle una famiglia quella che lei non ha mai avuto? Forse è ancora presto, ma bisogna vedere che cosa serba il futuro per entrambi.







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