Sefirin Kızı - La felicità non viene da sé, ma si costruisce (51)
Per tutto l'episodio precedente avevamo creduto in qualche modo che l'amore di Sancar per Mavi, frutto di una vampata improvvisa, si fosse sgretolato durante i cinque mesi trascorsi in carcere, soprattutto con la consapevolezza che la donna era fuggita con la sua bambina. Una volta fuori, invece, Sancar ritrova Mavi, che lo ha aspettato pazientemente, con la piccola Melek, in una casa nascosta tra il bosco e la spiaggia

Questi mesi che non conosciamo, ma di cui abbiamo traccia sul muro del salotto di casa, ci mostrano un rapporto in cui Melek, rimasta completamente da sola, ha legato fortemente con la donna, che ormai chiama mamma dal profondo del suo cuore. So che molte hanno odiato questa cosa, ma ovviamente lo hanno letto solo dal punto della madre che sente il proprio figlio chiamare in questo modo un'altra donna, la nuova compagna del padre. L'egoismo, che spesso è alla base del sentimento di appartenenza di una madre, le ha rese cieche al bisogno oggettivo di una bambina che si è ritrovata abbandonata da chi l'ha messa al mondo e strappata dalle braccia di un padre che aveva cominciato ad amare e conoscere.

Mavi è una madre, anche se non ha più la sua bambina. Riversa su Melek tutto quest'amore che ha ancora dentro e le due, mi dispiace per voi, si curano a vicenda delle ferite che si portano dentro. Tutte le vostre rivendicazioni di diritto poco contano e sono per lo più farneticazioni egoistiche. Inoltre dubito che la vostra Nare, che avete sostenuto ciecamente senza vedere i problemi oggettivi che aveva, avrebbe voluto che sua figlia soffrisse per il resto della sua infanzia solo per una rivendicazione di priorità. Almeno no, se si è davvero curata.
Comunque nel frattempo Sancar e Mavi si ritrovano con la piccola Melek. Il loro amore è ancora solido e potente, ma si nascondono per evitare i mille problemi che sono rappresentati dall'Ambasciatore e dal pazzo di Sedat che ancora cerca la povera Mavi per strapparla a Sancar e alla nuova famiglia. L'astio di Halise si sgretola nel momento in cui il figlio le parla e le spiega la situazione.
Nel frattempo però, a pagare le conseguenze di un eccesso di fiducia, è Dudu, che viene letteralmente sequestrata da Sedat con l'apparente scopo di scoprire dove si trovi nascosta Mavi. Sancar e Yahya intervengono per liberarla e consegnare Sedat, finalmente, alla polizia, ma in realtà si tratta dell'ennesimo piano ordito dall'uomo per poter piazzare una spia sul track di Sancar e capire dove si trovi Mavi.
La sua permanenza in carcere, infatti, è di breve durata. Fingendo un malore, riesce a farsi trasferire con l'ambulanza, per poi saltare fuori e far perdere le sue tracce. Nel frattempo però l'Ambasciatore sta sempre più male e davanti alla morte che avanza, cerca la figlia, Nare, scomparsa nel nulla. Ovviamente non la trova, ma qualcosa nel suo inconscio si smuove al pensiero di aver fatto terra bruciata intorno a lui.
Sedat rintraccia la casa di Mavi, proprio quando Sancar e Halise stanno andando via, e si mette sulle tracce della donna che sta proprio per avere il bambino, ma che capisce che il pericolo si avvicina e corre nel bosco insieme alla piccola Melek.
Sancar, avvisato da Yahya della fuga di Sedat, non dubita che Mavi possa essere in grave pericolo e corre disperato da lei e da sua figlia. Tutti i nodi vengono al pettine, in un affronto finale. Ma questo episodio bisogna ricordarlo anche per la realizzazione di un'altra coppia felice, Yahya e Elvan, che riescono a superare le loro divergenze, e a tornare a formare una famiglia. Mentre chi non riesce a conquistare la felicità è Zehra, troppo coccolata, forse sicuramente spinta dalla madre, ma incapace di sviluppare una strada chiara per la sua vita, che finisce per spezzare in mille pezzi il cuore del povero Kavruk. Può essere che lui, nella sua grande generosità, possa perdonarti, Zehra, ma noi non lo faremo mai!
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