Sefirin Kızı - Che ti è successo? (39)
Mavi e Sancar sono creature simili, anche se appartengono a mondi distanti. Gli sceneggiatori, sapientemente, decidono di incrociare il cammino di entrambi nel peggior momento, quando nessuno dei due è alla ricerca di un nuovo amore, eppure finiranno per ritrovarsi, nella disperazione simile, nella ricerca di una pace che proprio non riescono a trovare.
Lo so che si sono cori contro, ma non riesco davvero a capire. Il finale, sono sicura, della storia di Sancar e Nare è scritto fin dai primi episodi e, per chi ne capisce qualcosa di intreccio, non poteva finire diversamente da quello che è stato. La vita di Sancar, però, non finisce e che lui abbia compreso i suoi errori lo si capirà proprio dall'interazione di un personaggio come Mavi.
Convinto che la donna abbia problemi seri, e deciso a ostacolare il suo passaggio all'isola di Kosa, dove è disposta ad andare con o senza un capitano, vieta a tutti quelli del porto di darle una barca. Lo fa in una forma protettiva, anche se Mavi lo percepisse in un primo momento come un sopruso, che la porterà a cercare l'aiuto di Kahmran, disposto, adesso che è nato il suo bambino e che Elvan gli ha rivelato tutto, ad assecondare i piani di Halise pur di recuperarlo.
La madre di Sancar non ha imparato niente dall'esperienza con Nare. Lungi dall'aver capito che è meglio lasciare che il destino faccia il suo corso, senza intromettersi, continua a commettere gli stessi errori di sempre e onestamente meriterebbe davvero di perdere suo figlio. Adesso ha scoperto che lui è stranamente interessato alla sconosciuta arrivata a Mugla, di cui tutti parlano, e mette sulle sue tracce uno dei suoi dipendenti, per cercare di capire quello che sta succedendo.
Decide poi di offrire a Kahmran il bambino di Ceylin, che la piccola Melek, in una scena significativa, ha chiamato Gediz, purché lui agevoli la partenza della donna misteriosa. Nel frattempo Sancar la cerca, perché vuole presentarle Melek.
La bambina, che è davvero un angelo, prova però la paura logica e significativa che lui possa volere accanto qualcun altro e cerca di respingere il pensiero, anche se al momento lo fa con estrema dolcezza. Nel frattempo Mavi scopre la storia leggendaria dell'amore di Sancar e Nare e rimane sconvolta al pensiero che lui possa aver fatto male a una donna al punto da spingerla a cercare il suicidio.
Sancar la cerca, ma quando lei lo respinge con questa verità, non se la sente di aprirsi e di raccontarle tutto quello che è successo e che è ancora un peso enorme sul suo cuore, qualcosa da cui sembra destinato a non liberarsi mai. Con la gioia di tutte le acide che lo vorrebbero vedere soffrire per il resto della vita!
Per fortuna, sono convinta, non sarà così e quando Mavi cerca di imbarcarsi su una barca di Kahmran per raggiungere la misteriosa isola che è la sua meta, Sancar riesce a rintracciarla e a convincerla a parlare con lui. Le promette che le racconterà la sua storia e lei farà altrettanto.
E così racconta a Mavi i suoi errori con Nare, il senso di colpa che mai lo lascerà, ma anche il senso di solitudine, e l'unica consolazione che è la piccola Melek. E a questo punto, davanti alla rivelazione di una bambina che riempie la sua vita, Mavi, silenziosa sul suo doloroso passato, gli rivela la tragedia più grande che l'ha colpita e che l'ha ridotta in silenzio e in fuga: la morte di sua figlia!
Ed ecco che bisogna solo applaudire agli autori che hanno trovato un ponte per unire due personaggi come Mavi e Sancar. Una madre che ha perso una figlia, una figlia che ha perso una madre e un uomo che in qualche modo, riparando ai propri errori, le unirà. C'è qualcosa di decisamente poetico e letterario e se non siete capaci di coglierlo, è perché avete il cuore chiuso!
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