domenica 9 novembre 2025

Sefirin Kızı - Mia figlia dovrebbe chiamarmi papà una volta (33)


Anche in questo episodio chi domina è Sancar, figura potente, che cresce sempre di più, mentre gli altri rimpiccioliscono. Nare ha un ruolo centrale, ma è in una fase in cui si è come messa all'angolo, indecisa su che cosa fare della sua vita. Davanti alla scoperta che Menekse non aspetta più nessun bambino, il dolore per una perdita, quella di Sancar, domina prepotente e lo spettatore si concentra soprattutto sulla sua sofferenza, più che sull'inganno.


Sancar sente di aver perso un bambino su cui aveva riversato la speranza di poter essere un padre fin dai primi giorni della sua nascita, tutto quello che gli è stato sottratto con la piccola Melek. Lui non ha scelto di non esserci nella vita della bambina. Si è trovato davanti a una situazione compiuta e anche se non rinfaccia a Nare nulla (il fatto che sia stato un pessimo marito e amante, non credendo nella donna che aveva sposato non significa che sarebbe stato anche un pessimo padre. È stata una scelta di Nare privarlo di questa conoscenza, punendolo per quello che aveva fatto).


Adesso lei cerca di stargli accanto, ma è soprattutto la piccola Melek il balsamo su una ferita aperta e dolorosa. Anche Gediz, l'amico traditore, che sta riconsiderando i suoi passi, corre da lui per stargli accanto, ma non riesce a mio parere a entrare in sintonia con un personaggio che, a differenza di altri, è cresciuto ed è migliorato.


Gediz lotta contro il tradimento, cerca di salvare quel poco che c'è da salvare, ma anche la sua possibile relazione con Sahra sembra destinata al fallimento fin dal principio. Questo personaggio è entrato già destinato a soccombere, guidata dal risentimento, dal desiderio di vendicare un fratello che oggettivamente è meglio dimenticare. 


Sancar vorrebbe punirla, ma Gediz la fa scappare. Il suo aiuto dura poco, perché Sahra, invece di fuggire e accettare la sconfitta, crede ancora di poter fare qualcosa per vendicare Akin, creatura spregevole il cui ruolo in questa storia è stato solo tossico e negativo.


La fine dell'episodio ci dimostra solo, ancora una volta, che per Sahra non c'è salvezza e che alla fine Gediz, dovendo scegliere tra l'amico di una vita e un possibile nuovo amore, decide di compiere l'unica scelta sensata che può in parte riscattare questo strano personaggio.


Il resto è contorno e fumo. Sancar caccia Menekse, la madre e Necdet dalla casa che aveva dato loro, per l'inganno subito; accoglie alla mansione la sventurata Ceylin, che suscita tenerezza e simpatia, mentre continua ad avere sotto la sua ala protettrice tutte le varie figure, tra cui Elvan, la moglie disprezzata e non capita da nessuno. 


E adesso? Cosa succederà? Sancar riuscirà a convincere Nare? Nare capirà che si può dare ancora una possibilità a un amore tradito dalla vita e dalle circostanze? Ho la sensazione che stiamo per arrivare a un momento cruciale della storia. Vi farò sapere.

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