Sefirin Kızı - Se ami incondizionatamente, credi (44)
L'amore e la fiducia sono una costante in questo racconto. A ben vedere la relazione tra Sancar e Nare si è guastata, anni prima, per mancanza di fiducia. Sancar, vittima di una sorta di complesso di inferiorità, non è riuscito a credere alle parole di Nare e questo ha generato quel solco incolmabile che poi, con gli anni, li ha separati definitivamente. Anche se lui è un uomo intelligente, che sta cercando di costruire un rapporto diverso con Mavi, la natura profonda è difficile da cambiare e a ben vedere, la mancanza di fiducia ha un origine ben chiara nella sua vita.

Mavi, perseguitata da un ex marito violento che non vuole rassegnarsi a lasciarla andare, non conoscendolo bene, non si è ancora aperta completamente, anche se di fatto ha raccontato a Sancar i dolori profondi della sua vita, ma quasi temesse che anche solo nominarlo potesse riportarlo nella sua vita, ha taciuto sul fatto che l'uomo è ancora vivo, così quando Sancar riceve un messaggio che lo mette in guardia sulla vita di Mavi, corre disperato, solo per trovarsi davanti l'uomo, Seyat, che rivendica una sorta di diritto per il semplice fatto di esserci stato prima nella vita della donna.

Sancar, ovviamente, reagisce come ben sappiamo e la sua furia, invece di turbare l'uomo, lo diverte quasi, pensando che si troverà davanti un degno concorrente. Ma quando Sancar e Mavi tornano a casa, ne segue una lite profonda, la prima che hanno affrontato, in cui lui l'accusa del silenzio su Seyat e sulla mancanza di sincerità. È il Sancar che ben conosciamo, quello della furia e della tempesta e Mavi, che viene da una relazione tossica, subito alza un muro tra di loro. Non vuole e non avrà un rapporto di questo tipo. Lei vuole la pace, vuole la fiducia e l'amore, non il dubbio, il sospetto.

Sancar va via e tra loro sembra essersi alzato un muro, ma in realtà il nostro protagonista è diventato un uomo capace di riflettere, o forse lo è sempre stato, sui suoi errori e lontano da Mavi, rileggendo le pagine del suo diario, si rende conto che la sua furia non è giustificata e che la donna è sincera con lui. Se vuole costruire davvero qualcosa, deve vincere i suoi timori e costruire invece di distruggere, così torna da lei che lo riaccoglie fiduciosa tra le sue braccia.
Ma la verità è che con la famiglia che si ritrova come si può fare ad avere fiducia nel prossimo? Non tanto per la povera Zehra, che finalmente si sta vivendo la sua felicità accanto a Kavruk, anche se non ha avuto il coraggio di confessarlo a nessuno. Ma che dire di Yahya e di sua madre Halise? Ormai i due sono in lotta l'uno con l'altra.
Halise, che ha anche fatto aggredire il padre del bambino di Dudu, insiste con il figlio affinché sposi la ragazza, comprendo, in questo modo la verità sul fatto che lui non possa avere figli. Non solo ha cacciato miseramente la povera Elvan di casa, facendole capire che con la nuova moglie del figlio la convivenza non era più possibile, ma adesso vorrebbe passare anche sui sentimenti di Yahya, che ormai si rifiuta di sposare Dudu.
La pressione però continua, induce il ragazzo a non mandarla al diavolo come meriterebbe e la mattina delle nozze si presenta, pur con l'aria di un condannato a morte. Quando Sancar arriva, ignora praticamente tutto quello che sta succedendo. Ha chiesto a Mavi di accompagnarlo alle nozze, suscitando il furore della madre, che non la vuole vedere nella sua casa, ma Sancar le spiega che ormai è un uomo adulto e nessuno può prendere le decisioni per lui, rivelandole anche che Mavi è di fatto sua moglie.

Nel frattempo però le nozze vengono mandate a monte dallo stesso Yahya, che si rifiuta di sposare Dudu, che ovviamente l'ha tradito e aspetta un bambino non suo. Sancar, stupito, non riesce neanche a mettere a fuoco quello che sta succedendo, che l'arrivo della polizia per portare in centrale sua madre, interrompe il confronto familiare. A rappresentare i diritti dell'uomo aggredito c'è proprio Seyrat, l'ex marito di Mavi, ormai entrato a pieno titolo nel conflitto. Mi verrebbe da dire che il povero ingenuo non sa contro chi si sta mettendo!
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