giovedì 4 dicembre 2025

Fatmagül'ün Suçu Ne? - La colpa (2)

 


Chi prova il senso di colpa di fronte a quello che è successo a Fatmagul? Oggettivamente sembra di essere caduti indietro nel tempo, in una società dove lo stupro non è un dramma in sé e una violenza fisica e psicologia che soffre una donna, ma qualcosa che, in qualche modo, anche se terribile, è legata a una colpa di qualcuno.


Così l'unica che sembra toccata nel profondo da quello che è successo, a parte ovviamente Fatmagul, sconvolta e sotto shock, è Meryem, la madre di Kerim, che ritrova la giovane ferita sulla spiaggia dove i ragazzi l'hanno abbandonata, priva di conoscenza. La donna, che era lì per raccogliere delle erbe, chiama subito i soccorsi e l'accompagna in ospedale.


Intanto Erdogan, Vural, Selim e Kerim ritornano a casa, tutti sconvolti dall'enormità di quello che hanno fatto, anche se la reazione è diversa e subito si crea una spaccatura tra di loro. I primi tre cercano in qualche modo di rimuovere l'accaduto e soprattutto di nasconderlo alle loro famiglie, preoccupati dalla possibile reazione. Kerim sembra l'unico sconvolto davvero, essendo anche il solo a non ricordare chiaramente quello che è successo. Sconvolto e disperato, torna sul posto del delitto poche ore dopo, cercando di recuperare il ricordo, senza però riuscirci. 
 


Intanto sua madre Meryem è accanto a Fatmagul in ospedale, mentre la famiglia di lei la cerca. Solo il fratello Rahmi sembra mostrare una certa preoccupazione, mentre la cognata Mukaddes è preoccupata più per il buon nome rovinato, per le voci del paese che della vera sofferenza della ragazza, incolpata da lei per essere uscita la sera, contro le sue indicazioni.


Mustafa, lontano in mare, scopre che la ragazza è scomparsa e cerca disperato di scoprire che fine possa aver fatto. Lui è il ricordo felice a cui la mente di Fatmagul cerca di aggrapparsi disperata nel mare di dolore che la travolge. È l'unica cosa che le dà sollievo, mentre i ricordi dello stupro cercano di assalirla in ogni istante.


Ma intanto c'è questo sentimento sottile che la circuisce, si insinua pericoloso intorno a lei, come se davvero ci fosse una colpa sua, sottostante, che possa in qualche modo trascinarla in basso. L'unico che, a ragione, prova dolore reale al pensiero dell'atrocità commessa è Kerim e ancora una volta applaudo al talento recitativo di Engin Akyurek che lo esprime da dentro, senza manifestazioni violente o eccessive, ma con una recitazione che lo mostra calato completamente in una situazione terribile in cui sembra non trovare via d'uscita, anche perché pur rifiutando anche solo il pensiero di aver fatto qualcosa alla ragazza, Vural sostiene di averlo visto, che anche lui si è comportato come tutti gli altri.


Quello che cambia però è la consapevolezza della colpa, che gli altri hanno in maniera ridotta, in quando coprire la verità diventa molto più importante del dolore stesso della vittima, lasciata in balia di una sofferenza non meritata. E sul finale ecco ritornare a casa Mustafa, a cui il suo capitano ha raccontato quello che è successo e che è già voce del paese. Quale sarà la sua reazione? L'aiuterà e sosterrà? Dati gli elementi visti in precedenza temo sinceramente. 

Nessun commento:

Posta un commento