Ho preso in prestito per il titolo del riassunto un'espressione usata da Hasan, il padre di Cesur, nel litigio che svela agli occhi del piccolo Kohran la vera natura del padre Tahsin. L'uomo, che fa irruzione in una festa di compleanno, anni dopo il furto e l'omicidio dei suoi genitori, accusa Tahsin Korludag di aver rubato i quadri preziosi, custoditi gelosamente in una stanza fatta costruire per l'occasione, con lo scopo di venderli e arricchirsi. Quello che era il piano di Hasan per pagare i debiti di famiglia, finisce per trasformarsi in quello di Tahsin che, con mille bugie, costruisce dal nulla la sua ricchezza.
Tutto questo viene ricostruito attraverso le indagini di Suhan che, lungi dall'essere la classica figlia di papà, bella e inconsapevole, comincia a indagare inizialmente su Cesur, convinta che l'uomo le nasconda qualcosa. La verità non è lontana, ma non è quella che suppone lei.
Mentre scopre che il braccio destro di Cesur è in realtà un poliziotto che è stato cacciato dall'arma con accusa di furto, e che le telecamere intorno alla sua casa di città lo riprendono proprio nella zona dove poi c'è stato il furto, Cesur continua il suo piano, cercando di convincere i Korludag a investire in una società su cui ha avuto delle informazioni.
Bulent e Kohran cominciano a diffidare e le loro indagini li inducono a credere che Cesur voglia farli cadere in una trappola, così, all'ultimo momento si ritirano dall'acquisto delle azioni. L'unico che invece ha investito tutti i risparmi in vista del matrimonio è Kemal, che lavora per Cesur e che spera di poter pagare le spese del suo matrimonio con Sirin.
L'affare si realizza davvero e tutti quelli che non hanno investito vengono tagliati fuori, dimostrando a Tahsin di aver sbagliato a non fidarsi di Cesur. Nel frattempo però l'uomo, durante un confronto verbale con Suhan, scopre delle bugie di Banu, il suo avvocato, e alla prima occasione chiarisce con l'amica che lui non tornerà indietro e che tra loro non ci sono possibilità.
Banu fa apparentemente un passo indietro, ma diffido che resteremo in questo modo ancora a lungo. Intanto Suhan, ritornata all'improvviso in occasione della festa di inaugurazione della casa di Cesur, sorprende l'uomo parlare con Rifat e Banu sulla strana morte della direttrice di un orfanotrofio, omicidio, secondo Cesur, collegato a quello di suo padre, avvenuto anni prima, in concomitanza con il ritrovamento di un altro corpo nel famoso bosco.
Questa scoperta manda in crisi Suhan, che comincia a temere che il padre possa essere coinvolto in qualcosa di pericoloso, anche perché lo aveva sorpreso a indagare sul padre di Cesur con un poliziotto e lo aveva sentito usare una strana espressione, come se fosse coinvolto nella sua morte.
Sconvolta, senza sapere di chi fidarsi, parla con Kohran, più grande di lei, per capire se ha ricordi sul loro passato e su questo misterioso Hasan, ma il fratello, che invece ricorda tutto, nega per proteggere il padre e la sorella, ma la verità è sempre più vicina, anche se tutti intorno a lei sono pronti a nascondergliela. Riuscirà a fare chiarezza?
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