martedì 7 gennaio 2025

HERCAI - Un ragazzo confuso (8)

 


Miran è un ragazzo confuso, devastato da sentimenti contrastanti, che non riesce a vedere chiaramente dentro il suo cuore, istigato da una donna che vuole solo fargli del male. L'amore, arrivato senza essere invitato, ha sconvolto tutti i suoi piani e le sue convinzioni. Non credeva che sedurre la figlia del suo nemico, per poi abbandonarla senza pietà, si sarebbe rivelato un boomerang che lo avrebbe colpito con durezza. Eppure adesso non riesce a non pensare  che a Reyyan, al fatto che mai più i suoi occhi lo guarderanno con la fiducia mostrata nel breve fidanzamento, né riesce a rassegnarsi al pensiero che presto diventerà la moglie di Azat.


 

A confondergli ancora di più le idee un giorno sorprende sulla tomba dei suoi genitori proprio Hazar Sadoglu, il padre di Reyyan. Travolto dal solito odio, affronta l'uomo, chiedendo spiegazioni, tentato di ucciderlo proprio sulla tomba delle sue vittime, ma l'altro uomo nega il delitto e gli rivela una verità scioccante, ovvero quella di aver sempre amato suo madre.


 

Travolto dal passato, lacerato dal conflitto, Miran corre a casa da Azize, sua nonna, per chiedere spiegazioni, ma la donna, che lo ha cresciuto nell'odio, riaccende la fiamma che l'amore per Reyyan cerca di sopire e gli ricorda tutti i delitti compiuto di Hazar Sadoglu.


 

Nel frattempo si avvicinano le nozze di Reyyan con Azat. Vediamo la protagonista titubante, con i genitori che cercano di farla ragionare. Come può sposare un uomo che lei ancora continua a chiamare fratello? Reyyan, infatti, nella versione originale chiama sempre Azat, Azat Abi, ovvero Fratello Azat. Lei sa che è sbagliato, ma non vuole venire meno alla parola data e soprattutto vuole mettere distanza dai sentimenti che prova ancora per l'uomo che l'ha disonorata.


 

La sera prima della cerimonia dell'henné Reyyan si reca nelle stalle dal suo cavallo preferito, Mavi, e mentre si trova lì da sola, arriva Miran, che sembra girare intorno alla casa come un'aquila pronta a calare sulla sua preda. In realtà il ragazzo è disperato. Nella sua confusione di sentimenti, riesce solo a pensare a Reyyan e al desiderio di capire se davvero vuole diventare la moglie di Azat.


 

Negli occhi della ragazza però coglie ancora l'attrazione che sente per lui e questo lo rincuora, ma quando arriva il padre di lei, il suo eterno nemico, sente anche che la famiglia di lei si è rassegnata e ha dato l'approvazione al matrimonio con Azat. Che cosa può fare per fermarli? È quello che si chiede disperato e intanto, in un momento di solitudine e di disperazione, finalmente per la prima volta ammette a se stesso che i suoi sentimenti per Reyyan sono profondi e ormai radicati, che credeva di non essere capace di amare ma che ha scoperto che il suo cuore fa quello che vuole.


 

E a questo punto? Che altro potrebbe succedere? Be', quello che sospettavo. Il giorno delle nozze, dopo che Reyyan ha sentito i genitori di Azat parlare tra di loro e dire di voler diseredare il figlio se la sposerà, non volendolo mettere contro la sua famiglia, decide di sparire, lasciando una lettera d'addio al futuro sposo.


 

La notizie viene data a Miran dalla piccola Gul, che, avendo scelto lui come suo preferito, decide di farsi accompagnare da una delle guardie del corpo davanti al portone degli Aslanbey e a un sorpreso Miran gli comunica che la sorella si è sottratta alle nozze e che è andata in campagna con la domestica Melinke, dandogli l'indirizzo dove trovarla. E già solo per questo l'amiamo ancora di più!


 

Ma il finale è tutto un colpo di scena, dove la terribile Azize, rivela quello che sospettavo da tempo e come la vera vendetta non è tanto la seduzione della figlia del suo nemico, ma qualcosa di atroce e terribile che solo una mente malata poteva concepire. E qui si capisce che il grande vero nemico è proprio lei! Terrificante!


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