giovedì 8 aprile 2021

I MALAVOGLIA di Giovanni Verga


La maggior parte di noi ha conosciuto questo romanzo quando eravamo ragazzi e a scuola, durante l'ora di letteratura italiana, ci facevano studiare il Verismo. Lo abbiamo imparato per superare le interrogazioni, ma come capita spesso, rare volte si spinge i ragazzi e leggerlo davvero, a calarsi nelle pagine e nel ritmo narrativo di un libro. Qualche professore illuminato lo fa, ma a me non è capitato e l'ho riscoperto anni dopo, quando ormai ero abbastanza grande da poter scegliere le mie letture e capace di riconoscerne l'assoluta grandezza.

 


Pubblicato nel 1881, fu accolto piuttosto freddamente sia da pubblico che da critica, ma solo con il tempo ne avrebbero apprezzato tutti i meriti, come capita spesso con grandi romanzi dove gli autori sembrano decisamente avanti, rispetto alla loro contemporaneità. Il romanzo faceva parte di un vero e proprio ciclo, quello Dei Vinti, partendo dalla classe più basse che è proprio rappresentata dalla famiglia dei Malavoglia. 


 

La storia è quella ben nota di una famiglia di pescatori siciliani nell'Italia post unitaria, i Toscano, chiamati dal paese di Aci Trezza malignamente i Malavoglia. Sostegno e punto focale dell'economia della famiglia sono la casa del nespolo e la barca "La Provvidenza". Quando il nipote 'Ntoni deve partire per il militare, la famiglia si vede costretta ad assumere un lavoratore. A questo si aggiunte il bisogno di una dote per Mena e Padron 'Ntoni, il capofamiglia, decide di tentare la sorte, ma il destino si accanisce e la barca, che trasportava dei lupini comprati a credito dall’usuraio Zio Crocefisso, naufraga e nella sciagura perdono anche Bastianazzo, figlio di Padron ‘Ntoni e futuro capofamiglia. È solo l'inizio di una serie di tragedie che si abbatteranno sui Malavoglia.


 

Un timido tentativo di riscostruire l'equilibrio del passato, dopo mille sciagure, sarà fatto dal nipote Alessi, che riuscirà a ricomprare la Casa Del Nespolo, che avevano perso, ma non sarà possibile ricostituire la famiglia, persa per sempre e la partenza di 'Ntoni, che uscito dal carcere capisce di non poter più far parte di quel mondo, è significativa.


 

Romanzo ricco di significati, di forze contrapposte che non sembrano trovare un modo per dialogare: da un lato l'universo dei valori tradizionali, rappresentati dalla famiglia Malavoglia, dall'altro lato quello moderno, dominato dal progresso che travolge tutti quelli che non riescono ad essere al passo, ma le contrapposizioni sono infinite: il villaggio, con i suoi ritmi che si contrappone al mondo esterno, indeterminato e minaccioso.


 

 

Tutte le vicende vengono raccontate da un narratore popolare, imparziale, che non espone il suo giudizio, lasciando al lettore le sue valutazioni finali. Pietra miliare del verismo e della letteratura mondiale, resta ancora oggi tra i romanzi di Verga quello più famoso.


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