ALEM DO TEMPO - Un castello di carta (143-149)
Tutte le bugie costruite da Emilia per nascondere la sua identità, vengono giù come un castello di carte quando suo padre Alberto si fa accompagnare da Ariel a casa di Vitória per svelarle che sua figlia non è morta.
In un primo momento la donna rifiuta questo pensiero e crede che l'uomo sia andato lì solo per infierire sul suo dolore, ma quando si reca a casa della donna, avendo scoperto che l'uomo vive da lei, lo scontro tra le due porterà a emergere la verità, che Emilia è sua figlia e non le ha mai perdonato di averla abbandonata.
Vitória insiste sul fatto che suo padre ha mentito dicendole che lei era morta, ma la figlia è abituata ad odiarla e non le crede. L'unica gioia è quella di sua nipote Livia che si reca da lei per abbracciarla, sicura della sua verità.
Se da un lato le vicende degli adulti cominciano ad indirizzarsi verso una soluzione finale, anche le coppie giovani sembrano incamminarsi verso il lieto fine meritato. In verità Livia e Felipe sono sempre più decisi a vivere insieme, nonostante Melissa faccia un vero e proprio agguato nei confronti della donna, per minacciarla.
Melissa è pronta ad utilizzare suo figlio e trova in Pedro un sostegno anche economico per poter combattere per la tutela legale di Alex, che nel frattempo viene terrorizzato dalla madre, che vorrebbe separarlo dalla famiglia del padre.
Melissa offre anche a Pedro di vendergli la parte dell'azienda vinicola Campobello, che appartiene anche a lei per la metà delle quote. Pedro, che sta aspettando il momento propizio per vendicarsi, accetta.
Nel frattempo però Livia scopre, grazie a Carola, che sua madre e Pedro sono intenzionati a sottrarre a Felipe le sue case di proprietà, entrambi per motivi diversi e, disgustata, decide di licenziarsi dall'azienda di famiglia e si trasferisce da Felipe.
Anita prosegue la sua strada per avere un figlio da Roberto con l'inseminazione artificiale, ma dopo l'abbandono di Alfonso sembra poco entusiasta. Quest'ultimo nel frattempo frequenta Berenice, ma continua a pensare ad Anita. Siamo ormai agli sgoccioli.
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