domenica 28 febbraio 2016

LA ESCLAVA BLANCA - IL RINCONTRO (Cap. 22)


Stupore e meraviglia: sono le due parole che continuavano a ritornare alla mia mente mentre osservavo il ventiduesimo episodio de #LA ESCLAVA BLANCA, che prosegue sempre più avvincente. Lo stupore e la meraviglia emergono difronte alla bellezza della Colombia, terra selvaggia, ma impressionante dove la natura domina incontrastata e che ci regala paesaggi alquanto suggestivi. Ho letto in giro che le riprese sono state fatte nel Parque National Natural de Santa Marta, una delle aree ambientali tutelate dallo stato.


Lo spettacolo della natura si combina con la meraviglia della fattura di questo prodotto ben scritto e recitato, con abiti che richiamano la migliore tradizione cinematografica. Le vicende proseguono in questa cornice impressionante, con una qualità di regia che non ha niente da invidiare ai colossi televisivi mondiali, mentre i sentimenti e le vicende mantengono il fiato degli spettatori in attesa di quello che succederà un fotogramma successivo.


Non porteranno in Italia neanche questo prodotto (non so per quale ragione finiscano sempre per scegliere cose davvero non a livello di quello che questa parte di mondo sta producendo negli ultimi anni), ma la bellezza di questa serie è sicuramente una rarità, sempre sperando che non si perda per la strada.


La famosa cena organizzata da Nicolás è l'occasione perfetta per Felipe per intrufolarsi e cercare di capire cosa sta succedendo. Miguel spera che lui possa consegnarle un suo messaggio, ma l'avvocato non avrà l'opportunità, anche se l'occasione mondana sarà utile per capire i meccanismi ed i rapporti tra i più insigni personaggi della città.


Intanto Remedios, pur lacerata dal dolore e dalla sofferenza, finisce per interagire sempre di più con Trinidad, e questa strana coppia mi lascia sorpresa e perplessa. Il dongiovanni, quello che tratta le donne senza rispettarle, il rivoluzionario, finisce per avvicinarsi sempre di più ad una persona come Remedios, pacifica, dolce, adesso sofferente e la coppia, a mio parere, stranamente funziona, anche se ancora non si capisce a cosa vogliano arrivare gli sceneggiatori.


Victoria, accecata dal desiderio di vendetta, tramando con Milagros, riesce finalmente nel suo scopo di rendere impotente Nicolás, a cui stanno somministrando nel cibo delle erbe particolari. Se la sposa non consenziente, felice risolve il problema dei doveri coniugali (ed il sorrisino che compare sulle sue labbra la sera in cui il marito insofferente l'abbandona), la crudeltà di Nicolás invece non ha freno e come al solito alle azioni di lei seguono conseguenze drammatiche.


Furioso con la moglie, ma anche con la schiava con la quale non è riuscito a stare, Nicolás si vendica frustandola a sangue e trovando appagamento nella violenza. Ed ecco il lato oscuro di Parreño, anche se poi a cena, sorprendendo positivamente Felipe, aveva affrontato il medico rivedicando i diritti di Miguel, come se fosse pari al figlio del ricco proprietario terriero.Ma quella era un'ombra bianca nella sua anima oscura.


Il giorno dopo Felipe si reca al EDEN con un intento ben preciso, ovvero quello di far incontrare Miguel e Victoria. La donna aveva proposto a Isabelita una passeggiata e la ragazza, che non ha mai visto il mare, accetta con entusiasmo l'invito dell'avvocato che hanno conosciuto solo la sera prima.


E qui mi sono persa davanti alla bellezza struggente di questa spiaggia sconfinata dove Miguel e Catalina stanno aspettando il gruppetto. Felipe svela a Victoria di essere un avvocato abolizionista e di avere un amico in comune con lei. La ragazza non capisce e quando incontra Catalina, che li stava aspettando, capisce che i due stanno tramando qualcosa. La verità è a portata di mano, anzi di braccia, perché poco dopo compare Miguel, l'amore della sua vita, ferito e addolorato per il suo matrimonio.


Victoria cerca di spiegargli le sue ragioni, di fargli capire che lo credeva morto e che le nozze con Nicolás sono state realizzate sulla spinta dell'odio più che dell'amore, in quanto ha scoperto che lui è l'artefice della morte dei suoi genitori. Miguel non le crede, perché Nicolás è colui che gli ha salvato la vita, rischiando tutto pur di farlo fuggire, e quando la ragazza cerca di ricordargli che è lui il suo unico amore, Miguel le svela una verità che pesa quanto un macigno posto sulla tomba del loro amore. Non c'è futuro per loro, perché il suo desiderio di vendetta l'ha portata direttamente tra le braccia del suo stesso padre.


Episodio assolutamente emozionante, bellissimo e ben recitato.

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