domenica 20 marzo 2016

LA ESCLAVA BLANCA - IL PREZZO DELLA GUERRA (Cap. 36)


La notizia della morte di Catalina Restrepo si diffonde per Santa Marta rapida e drammatica lasciando sgomenti bianchi e neri, senza distinzione di colore. Nicolás non dubita che dietro la decisione di eliminare la sorella dell'avvocato ci sia il pazzo Granados, ormai una mina impazzita che non si riesce più a controllare.


L'uomo si reca a casa di Felipe, dove il Generale e Alonso stanno in quale modo cercando di consolarlo. La presenza di Nicolás scatena la rabbia di Felipe, che non dubita che dietro alla barbara uccisione di sua sorella ci sia il proprietario terriera dalla facciata immacolata. I due si affrontano e ovviamente Nicolás nega qualsiasi coinvolgimento. Eppure Felipe, malgrado non sia lucido per il dolore, insinua nel Generale il sospetto.

Strane le compagnia che circondano Parreño: Lopez ed il folle Jaime, finiti così tragicamente, Damian Caicedo che marcisce in carcere con l'accusa infamante di traffico di schiavi. Lo stesso Generale fa presente a Nicolás che le sue amicizie sono alquanto dubbie e che deve fare più attenzione se non vuole finire trascinato nello scandalo e nella disgrazia anche lui.

La verità invece è che Parreño sembra trarre beneficio dalle sventure degli altri, osserva anche Miguel. Le proprietà dei Lopez sono finite nelle sue tasche e adesso che Damian è in carcere i suoi schiavi gli vengono affidati per poter incrementare la produzione del cacao.

Intanto l'intrepida Victoria, mentre tutti gli altri si organizzano per potersi incontrare e discutere dei loro piani, si cala da sola nel pozzo per continuare ad esplorare il famoso tunnel, dopo aver controllato le cartine del generale. È così che riesce ad aprire il buco e ad entrare nel tunnel per poi emergere completamente impolverata e felice.

Eppure quando Miguel va da lei, con una scusa e con l'aiuto di Remedios, che pian piano si sta riprendendo, il ragazzo ha appena ricevuto la notizia della morte di Catalina. L'avvenimento ha lasciato tutti senza parole, anche perché la sua pelle bianca ingenuamente era stata considerata una garanzia. Ma la guerra ha un prezzo diverso, molto alto, e non si fanno distinzioni.

Lui è preoccupato e l'entusiasmo di Victoria non riesce a toccarlo pienamente. Quando Tomas cerca di farlo ragionare, lui gli chiede se è disposto a pagare il prezzo della guerra, un'altra figlia da dare, Victoria o Milagros, dopo i tanti morti che già hanno versato come contributo alla causa. Tomás cerca di fargli capire che quello che conta è il sacrificio per un mondo migliore, quello che lasceranno ai loro figli.

Episodio velato di tristezza per la perdita di Catalina, ma anche di movimenti sotterranei, come quel tunnel scavato sotto l'EDEN che sembra profilarsi sempre di più come loro unica via di fuga.



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