domenica 28 gennaio 2018

Angelica e l'amore del Re di Anne e Serge Golon - Vol. VI - Citazioni



ANGELICA E L'AMORE DEL RE


Vi chiamerò Firuzé-Khanum...     Madame  la  Turchesa...  È la prima di tutte le pietre preiose, l'emblesa della vetusta Persia dei Medi. L'azzurro è nel nostro paese il colore più piacevole(l'ambasciatore dello sha di Persia)



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«La mia testa? Che ha di particolare?»«Avete la testa dell'arcangelo vendicatore, incorruttibile, quello che impugna la spada della giustizia e che taglia i lacci viscidi dei compromessi. Il vostro sguardo trapassa. Gli esseri umani si sentono nudi davanti a voi. Non ci sarà prigione abbastanza profonda che possa spegnere quella luce». (Il principe Rakoczi ad Angelica)


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Prescindiamo per alcune ore della notte dalle regole dell'etichetta.  La  condizione dei reali e in questo così dura e rigorosa che devono, per dirlo così,  dare conto pubblico di tutti i loro atti, i loro gesti, a tutto l'universo ... e aggiungerò, anche a tutti i secoli. È una disciplina necessaria a loro e a quelli che li circondano e li contemplano, l'etichetta che gli permette di non inciampare e essere in qualsiasi momento uguale all'immagine che si essi si fanno. Però la notte è un rifugio altrettanto necessario...E mi compiace ritornare ad incontrare, a volte, il mio viso.(Il Re ad Angelica)



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—Mi piace il vostro sguardo —disse all'improvviso il Re. Una donna che guarda un uomo in questo modo gli trasmette tutto il coraggio, tutto l'orgoglio e, quando quell'uomo è il Re, gli provoca il desiderio di conquistare l'universo.(Il Re ad Angelica)



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Oh, Dio, se il fuoco del cielo deve cadere sulla città, abbi pietà di me. Allontanami e guidami verso i campi verdeggianti dove mi aspetta il mio amore...(Angelica pregando)



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Nulla è inevitabile in questo mondo —affermò lui— più della lotta dell'uomo per vivere in armonia con il suo spirito.(Rakoczi ad Angelica)


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Da dove venite?...  Verso che fine marciate, signora? Quante cose segnate sul vostro viso: tutta la bellezza... tutto il dolore del mondo! (Il Re ad Angelica)



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«Desgrez,  amico  Desgrez, aiuto! Aiuto per il mio passato! Aiuto per la mia anima persa! Nessuno avrà pietà di me, che ho passato di tutto! Non è possibile che me ne vada così, con il peso dei miei gioielli tra le mani   e sulle spalle e, sul cuore, il peso mortale della solitudine!» .



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«Se mi avesse lasciato anche lui, dopo Cantor, non avrei più potuto vivere....Tutto quello che mi unisce a te, amore mio, sarebbe svanito! Oh, quando tornerai per salvarmi?».(Angelica pensando a Joffrey)



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«Non avete il diritto di farlo...Voi, no! Non avete il diritto di morire...E la vostra forza, che ne avete fatto di lei? La vostra dedizione alla lotta, le vostre piccole idee precise, il vostro affanno rabbioso di vivere e trionfare. Che ne avete fatto di tutto questo? Nella corte vi hanno privato anche di questo?(Desgrez)


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No. Se arriverete ad averlo sotto il vostro dominio, sarà per tutta la vita. Lo so. Non lo conoscete come lo conosco io. Io avevo il potere sui suoi sensi, ma voi lo siete sul suo cuore. E, credetemi, è una cosa potente avere il controllo del cuore di un uomo che, per dirla così, non ne possiede uno. (L'amante del Re ad Angelica)



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Che avete fatto di quel cantore, di quel genio, di quel grande pazzo zoppo che aveva Tolosa sotto la sua magia innocente? Come potrei dimenticare Tolosa! Li si canta, si maledice, si gettano fiori ed anatemi. Tolosa, la città più severa e più dolce...la città di Joffrey de Peyrac che avete fatto bruciare vivo nella piazza di Gréve.(Angelica al Re)


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Quando avrò penetrato la vostra carne, arriverò al vostro cuore. (Il Re ad Angelica)


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 Non poteva crederlo. Lui esisteva, lui l'aspettava in alcuna parte di questo vasto mondo, in un punto sconosciuto della terra e, anche se avesse dovuto percorrerla pezzo per pezzo, con i piedi insanguinati, lo avrebbe cercato e lo avrebbe ritrovato.(Angelica pensando a Joffrey)

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