Questo libro mi è capitato in mano per caso. Durante una di quelle feste di paese che ancora si fanno in posti come quello dove vivo io, spesso (ma ormai con sempre meno frequenza) qualche coraggioso bancarellista ancora ci crede e porta libri usati raccolti chissà dove. Lo avevo acquistato per il titolo evocativo, STELLE CADENTI, che mi aveva suggerito qualcosa di intenso e allo stesso tempo decadente, poi lo avevo dimenticato su uno dei tanti scaffali, perso nella mia memoria e sostituito da altri più nuovi e di nomi di autrici più note. In questi giorni l'ho recuperato, proprio perché cercavo una storia diversa e alla fine è proprio la sua peculiarità che colpisce.
STELLE CADENTI non è solo la storia solita di due protagonisti che si incontrano, si piacciono, affrontano gli ostacoli e coronano il loro amore. È il racconto di due anime che combattono per trovare una propria collocazione, che affrontano il disastro e riescono a sopravvivere e nel frattempo scoprono anche l'uno nei confronti dell'altro un insospettabile alleato.
Kate è quanto mai lontana dall'immagine della protagonista bella e fragile, o quella del brutto anatroccolo che si trasforma in cigno. La sua insicurezza è legata certamente al difficile rapporto con la bellissima sorella Clarissa e la madre che ha riversato sulla più dotata delle sue figlie tutte le sue attenzioni. Kate non è bella, non è spigliata, è troppo ingenua. Gli unici affetti della sua famiglia sono il padre (che muore troppo presto) ed il fratello che l'adora e che cercherà di proteggerla.
Bellamy è l'opposto di Kate: è bellissimo e luminoso come il sole; scandaloso e smaliziato quanto lei ingenua. I due si conoscono perché Bellamy è un carissimo amico del fratello di Kate e fin da subito (ovvero da quanto lei, poco più di una ragazzina, lo sorprende in giardino con la sua istitutrice), tra i due nasce subito una certa antipatia.
Lui è abituato alle donne appariscenti, a quelle che lo adorano, ma le battute pungenti di Kate in qualche modo lo hanno sempre divertito, pur non avendola mai presa in considerazione per la sua scarsa avvenenza e soprattutto per essere la sorella di Henry. Eppure l'assurdo accade e durante una terribile stagione mondana dove Clarissa sembra accecare tutti gli uomini presenti, Kate viene notata dal principe russo Volsky, o meglio dalla sorella vedova di lui, Lena, che da subito diventa la sua protettrice.
Kate non riesce a credere che un uomo bellissimo ed un partito quasi irraggiungibile la corteggi con l'approvazione dell'adorata sorella e le sembra di essere al centro di una favola, dove lei è la protagonista. Volsky, infatti, chiede la sua mano e i due si sposano nel giro di pochi mesi, difronte allo stupore generale di tutti. Lena, come una madrina benefica, si occupa di lei, ricoprendola di regali, trasformandosi nella sorella e nella madre amorosa mai avuta.
Quando Kate parte per la Russia per raggiungere il marito, ormai incinta di lui di diversi mesi, Bellamy la segue, per sfuggire all'ennesimo scandalo che in Inghilterra rischia di travolgerlo. Pensa di approfondire la sua amicizia con la moglie di un generale russo e allo stesso tempo promette ad Henry di informarlo sulle condizioni dell'amata sorella, ormai così lontana.
La vita in Russia per Kate si rivela molto diversa da quanto immaginato per via di una mentalità lontana dalla sensibilità britannica; Volsky è molto lontano dall'idea di marito affettuoso e Lena la tratta come una bambina da proteggere e cullare. La situazione degenera fino a quanto Kate non scopre la ragione del suo misterioso matrimonio, intraprendendo una fuga da un paese e da un matrimonio in cui è stata intrappolata.
Ad accompagnarla, in un primo momento con una certa reticenza nei confronti del ruolo di eroe che gli viene proposto, ritroviamo Bellamy, che nauseato dalla sua situazione e desideroso di aiutare la sorella di Henry, finirà per trasformare se stesso, riscattandosi agli occhi di Kate, ma soprattutto della sua coscienza.
Ho letto in giro giudizi discordanti su questo romanzo, ma la verità è che la separazione tra i due rende a tratti difficile visualizzarlo entro i limiti del romanzo rosa, ma la bellezza sta nella scoperta di se stessi, di un mondo diverso da quello immaginato, con una crescita di entrambi i personaggi, tanto che Bellamy, il frivolo, il sofisticato e superficiale, sarà ridotto in lacrime davanti alla sua incapacità di aiutare Kate a salvare se stessa ed il suo bambino.
Se la vita di Kate con i Volsky appare difficile da digerire, è innegabile che la parte più bella sia quella della fuga, dove finalmente Kate e Bel interagiscono tra di loro, si innamorano e si salvano reciprocamente, pur dovendo rinunciare a tanto nel corso del loro viaggio disperato in fuga dalla Russia. Interessante anche il risolto con cui Kate alla fine decide di liberarsi del passato, rivendicando il suo onore, prima di aprire la porta ad un nuovo amore.
Storia a tratti amare, ma sicuramente originale, adatta a chi non si limita a cercare solo una storia d'amore, ma che vuole anche che l'amore aiuti anche a crescere.
FRASI TRATTE DAL LIBRO
Non so come possiate sapere cosa vuole un uomo perbene — ribatté lei. — Non avete fatto altro che dare la caccia a cortigiane e donne immorali. —
La ragazza cominciò a camminare in fretta, lasciandolo indietro.
— Le mogli perbene dovrebbero chiedersi perché esistono le cortigiane e le donne immorali — disse lui, raggiungendola. — Se non ci sono compratori, non c’è merce.
***
Era in maniche di camicia, con la cravatta di traverso, i pantaloni macchiati e i capelli biondi arruffati per aver perso il cappello. Ma era ancora troppo bello per essere un uomo.
***
— Adesso sono veramente offeso — mormorò lui sorridendo. — Siete una donna strana... un passerotto con denti da leone.
***
Kate si strinse il mantello sulle braccia e li osservò finché non scomparvero nella neve. Tutti si sbagliavano, decise stancamente... l’inferno non era caldo... era la Russia. E Bell Townsend sarebbe morto congelato a causa sua.
***
Come siamo sentimentali oggi... non c’è niente come il sapore della morte che provochi questi rimpianti, suppongo. — Credo. — Kate sospirò. — Ma se dicessi a qualcuno come siete stato buono, nessuno lo crederebbe. — Non fatelo, vi prego. Rovinereste la mia reputazione.
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