È un periodo in cui sono in vena di film. Sarà per l'estate che si avvicina o per una forma di pigrizia intellettuale che respinge qualsiasi forma sperimentale televisiva, o per una forma di sudditanza al palinsesto festivo che in questo periodo comincia a congedarsi da tutto lasciandoci solo repliche delle repliche. Fatto sta è che cerco disperatamente la sera qualche pellicola che mi attiri.
Ieri sera su RETE 4 stavano trasmettendo un classico del cinema mondiale, ovvero COLAZIONE DA TIFFANY, tratto dall'omonimo romanzo di Truman Capote. Si tratta del film che ha lanciato, insieme a Sabrina, il mito di Audrey Hapburn, ancora quanto mai vivo. Io l'ho amato fin da ragazzina anche per altre due motivi: George Peppard, di cui ero segretamente innamorata, e una colonna sonora che ancora oggi mi emoziona.
La storia emerge viva come sempre in questo piccolo gioiello di glamour e solitudine, possente come solo sanno essere i film che si basano su romanzi di spessore. Paul Varjak è uno scrittore in crisi, che dopo un talentuoso inizio si è lasciato abbattere dalle difficoltà ed ormai si lascia mantenere da una ricca donna sposata che gli ha preparato un appartamentino in un condominio residenziale di New York dove i due potranno vivere la loro storia con discrezione.
Appena arrivato, Paul conosce Holly Golightly, una fascinosa e stramba ragazza che vive una vita di eccessi, apparentemente alla ricerca di un uomo ricco che possa sottrarla alla povertà e alla miseria del suo passato. Holly vive in una casa senza mobili, con una valigia sempre pronta ed un gatto randagio a cui ha deciso di non dare un nome, convinta che legarsi a qualcuno la imprigionerà completamente.
Paul si lascia pian piano sedurre dalla personalità fragile ed esuberante della ragazza e tra i due nascerà un rapporto speciale che stimolerà nuovamente la fantasia dello scrittore, portandolo a chiudere la sua relazione con l'amante sposata. Ma sarà per Holly il cammino più difficile da intraprendere, perché amare comporterà obbligatoriamente affidarsi a qualcun altro, lasciarsi in qualche modo possedere, smettere di scappare dal passato e da se stessa.
Film commovente ed indimenticabile, fatto di piccolo grandi momenti da incorniciare, da quello di Holly che si intrufola nella camera di Paul per sfuggire ad un corteggiatore ubriaco, a quello di lei che lo sveglia mentre suona e canta seduta sulla finestra, a quando riceve il telegramma con la terribile notizia della morte del fratello (l'unico essere umano a cui si sentiva legata) per finire con la commovente scena sotto la pioggia, dove Holly raggiunge Paul, dopo che i due hanno litigato sul coraggio di ammettere i propri sentimenti, e la ragazza disperata cerca "Gatto", di cui aveva prima deciso di sbarazzarsi per dimostrare la sua aridità.
Anche se è passato più di mezzo secolo, questo film conserva tutto il suo fascino intatto. Assolutamente da rivedere, rivedere e ancora rivedere.
FRASI TRATTE DAL FILM
Non si può dare il proprio cuore a una creatura selvatica: più le si vuole bene, più diventa ribelle. (Holly)
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Lui è buono, vero, Gatto? Su, vieni qua, povero amore, povero amore senza nome... ma io penso che non ho il diritto di dargli un nome... perché in fondo noi due non ci apparteniamo, è stato un incontro casuale. E poi non voglio possedere niente, finché non avrò trovato un posto che mi vada a genio... non so ancora dove sarà, ma so com'è. (Holly)
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Vuoi sapere qual è la verità sul tuo conto? Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici. Tu ti consideri uno spirito libero, un essere selvaggio e temi che qualcuno voglia rinchiuderti in una gabbia. E sai che ti dico? Che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani ed è una gabbia dalla quale non uscirai, in qualunque parte del mondo tu cerchi di fuggire, perché non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa. (Paul)
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Moon River | Wider than a mile | I'm crossin' you in style | Some day | Old dream maker | You heart breaker | Wherever your goin' | I'm goin' your way | Two drifters | Off to see the world | There's such a lot of world | To see | We're after the same | Rainbow's end | Waitin' round the bend | My huckleberry friend | Moon River | and me. (da Moon River di Henry Mancini e Johnny Mercer)Fiume di Luna | più ampio di un miglio | Ti attraverserò con stile | un giorno | Vecchio creatore di sogni | Tu spezzacuori | Ovunque tu andrai | io seguirò il tuo corso | Due vagabondi | in giro a vedere il mondo | C'è così tanto mondo | da vedere | entrambi cerchiamo la fine | dello stesso arcobaleno | che ci aspetta dietro la curva | Il mio migliore amico | Fiume di Luna | ed io.
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