sabato 3 maggio 2025

HERCAI - Mille segreti e una sola verità (57)


 In questo nuovo episodio di HERCAI mi è venuto da riflettere sul fatto che tutti nascondono i propri segreti, si muovono autonomamente e solo Yaren, personaggio alquanto discutibile in questa storia, presa dalla sua follia macbettiana, finisce per dire la verità senza essere creduta, perché in un mondo di bugie la verità è alquanto stridente, soprattutto quando viene fuori in maniera così diretta e senza sotterfugi.


 

Tutto parte dal terribile incidente di Miran, in cui è coinvolta anche Azra, la ragazza che, senza saperlo, si sta per cacciare in un mare di guai, mossa dal desiderio comprensibile di rivedere la madre, o meglio la donna che l'ha cresciuta, Dilsah che, pur avendo accolto Miran nel suo cuore, continua a essere una persona profondamente turbata.


 

Miran viene riportato in vita in qualche modo dalla forza del richiamo, da Reyyan che, corsa, soprattutto avvertita dall'ansia di Azize, lo raggiunge sul posto dell'incidente, e mentre sta per arrivare l'ambulanza, la sua forza e la sua determinazione possono più del primo soccorso offerta da Azra, che scopriamo essere un medico.


 

Il potere degli ospedali della Turchia, o forse l'immortalità di Miran che proprio ne ha subite di tutti i tipi, senza però farsi una settimana d'ospedale, permettono al giovane di essere dimesso nel giro di poche ore, pur sostenuto dal padre e da Firat, che nel frattempo era andato a recuperare Zeynep all'aeroporto. Ritornato a casa, sembra quasi pacifico e rassegnato, ma è tutta una finzione, perché Miran è convinto che il camion lo abbia colpito di proposito, così comincia a indagare senza che la moglie lo sappia e coinvolge nelle sue indagini Firat, suo padre e Azat.


 

Se lui alla fine riesce a trovare il camionista, ignora che anche sua moglie sta indagando, spinta soprattutto dalla confessione di Azize, che era sicura che qualcosa di brutto sarebbe successo al nipote. Angosciata e preoccupata, quando vede sul telefono del marito la foto del camionista, lo riconosce come l'uomo che le ha consegnato i dolci e si rende conto che dietro a tutti gli ultimi attacchi c'è Fusun.


 

Reyyan corre dalla donna, per minacciarla e indurla a desistere, ma Fusun le spiega che accantonerà la vendetta se Azize le darà quello che le ha sottratto. Confrontandosi con la donna, Reyyan scopre che Azize ha sottratto a Fusun una figlia che adesso ha nascosto, senza rendersi conto che è piuttosto facile capire che si tratta di Azra, la bambina affidata a Dilsah.


 

Disgustata, dice alla donna che non può sostenerla in questa cosa e cerca di farle pressioni perché ricongiunga la madre con la figlia. Azize lotta dentro di sé, perché non vuole che Azra possa soffrire, ma dopo tante pressioni, alla fine decide di riconsegnarla.


 

Intanto Miran ha scoperto dove si trova il camionista, ma mentre stanno cercando di interrogarlo, qualcuno lo colpisce uccidendolo. Tutti tacciono. Quando Miran scopre della sfuriata di Reyyan al Palazzo Aslanbey, cerca di chiederle che cosa l'ha spinta, ma lei reputa che spetti ad Azize il compito di dirgli la verità sulla sua identità e quindi tace. 

 


Mille segreti e in questa follia silenziosa, resta solo Yaren, impazzita dal senso di colpa e terrorizzata dalla scoperta di quello che Fusun ha fatto e potrebbe farle, così, spinta dalla paura, le confessa di essere stata lei a uccidere Harun, ma Fusun sembra non crederle e le dice che parla in questo modo per il dolore della perdita. Non si capisce bene perché abbia deciso di farla continuare a vivere con lei ma è interessante notare come anche la verità abbia bisogno di un momento adeguato per essere considerata e che in questo mondo pieno di segreti, le bugie sono più credibili! E il finale in cui Dilsah si confronta con Azize, venuta per portare via Azra apre un nuovo capitolo di segreti. Chissà fino a quando riusciranno a nascondere che Azize è la nonna di Miran!

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