martedì 15 aprile 2025

HERCAI - Due abbracci (50)


 Ci sono due abbracci, in questa parte della storia, che in qualche modo mancano: quello tra Miran ed Hazar, che sembra davvero difficile da realizzare per colpa dei mille problemi che il nostro eroe si porta dentro, e quello tra Mahfuz e Reyyan, per inconsapevolezza da parte di quest'ultima, che è convinta che l'uomo che affiancava Aslan è semplicemente un brav'uomo che, mosso da uno scrupolo di coscienza, ha salvato Hazar sparando ad Aslan.


 

Miran è un uomo complicato. Anche se Hazar gli ha salvato la vita, lanciandosi davanti al proiettile del suo pseudo cugino, non  riesce proprio a chiamarlo papà. Si preoccupa per il suo bene e quando scopre che Aslan è morto, l'ansia che sua nonna Azize possa avergli fatto qualcosa lo travolge, inducendolo a cercarlo in ogni angolo, terrorizzato che effettivamente possa perdere anche lui.


 

Hazar però è furioso con il mondo intero, soprattutto dopo che Azize lo ha salvato dalle fiamme in maniera del tutto illogica. Lui ignora che la donna ha appena scoperto di essere sua madre e la furia e la rabbia lo travolgono, tanto che quando si ritrova davanti Miran, preoccupato per la sua salute, per poco non lo manda al diavolo, dicendogli che lui continua a ritenerlo responsabile per qualcosa che non è dipeso da lui. Manca l'abbraccio tra loro anche qui, in mezzo alla strada, quando Miran lo ritrova e Hazar è sfuggito alla morte nuovamente. Le braccia di Miran si vorrebbero sollevare, ma non ci riescono.


 

Nel frattempo viviamo momenti finalmente di gioia per la nostra coppia, che sta vivendo la gravidanza di Reyyan come un segnale di gioia e speranza, con Firat, di cui scopriamo un terribile segreto custodito da Esma e Azize per tantissimi anni (è anche lui un Aslanbey, il figlio del marito di Azize, nato da una violenza su Esma), ma lui adesso è deciso a tenere le distanze dalla madre e vuole solo coltivare la sua nuova vita con i suoi amici e con Zeynep, la nuova figura femminile che è comparsa nella loro vita.


 

Hazar, in conflitto con il fratello Cihan che è sempre ferito dalla mancanza di amore da parte del padre, decide di portare Gul e Bahar da Miran e Reyyan perché possano trascorrere insieme un pomeriggio da fratelli. I quattro vivono momenti di tenerezza, dopo il tanto odio, eccedendo in baci ed abbracci, tutti quelli che mancano agli altri. Tutto sembra perfetto, tranne la nota stridente di quel padre che non viene accolto come dovrebbe.


 

Hazar, nel frattempo, si è incontrato con Mahfuz che ha deciso di confessare alla polizia di aver sparato ad Aslan. Prima di consegnarsi, ringrazia Hazar per come ha cresciuto Reyyan e gli chiede di portare un regalo al bambino che nascerà, senza però svelargli che è suo, solo perché reyyan possa averlo accanto.


 

Hazar non è il tipo da tacere una cosa del genere e quando però rivela tutto a Reyyan la figlia rifiuta il dono e anche l'uomo, dicendo che non ne vuole sapere niente, ma lei ha un cuore più propenso ad accettare e donare perdono di quello di Miran, alimentato dall'odio fin da ragazzino. Quest'ultimo però cerca di far ragionare Reyyan e la donna decide di andare a vederlo per un'ultima volta.


 

Mahfuz le chiede perdono e le rivela di essere stato troppo immaturo quando Zehra gli aveva parlato di lei e di essersene pentito quasi subito e di averla cercata. Zehra però si era già sposata e quando lei era nata Mahfuz era tornato per vederla, per capire se stava bene. Quando aveva scoperto quello che era successo era intervenuto.


 

Reyyan in un primo momento rifiuta, sotto gli occhi preoccupati di Hazar e quelli stranamente speranzosi di Miran, ma quando decide di aprire il suo cuore, soprattutto alla richiesta di un abbraccio, l'ultimo prima del carcere, leggiamo chiaramente negli occhi di Miran che stava cercando di trovare il modo giusto per farlo anche lui.


 

E i due abbracci arrivano, finalmente: uno di perdono (quello di Reyyan a Mahfuz) prima che lui venga portato via dalla polizia, e quello di riconoscimento da parte di Miran ad Hazar, che può chiamarlo figlio (oglum) per la prima volta con il suo senso pieno. E mentre ci commuoviamo per questa ritrovata armonia, di questo episodio di certa l'abbraccio di Gonul ad Azat (che sono sicura porterà a uno step successivo), il segreto di Esma, la minaccia di Sultan a Reyyan, quando lei arriva al cimitero con Miran, e che la donna incolpa per la morte del suo figlio pazzo, gli occhi freddi e crudeli di Fusun Aslanbey che ci informano che la vendetta è lungi dall'essere finita.


 

Siamo a una nuova fase della storia che dovrebbe sconvolgere tutti i vecchi equilibri. Speriamo che non si perda.

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