martedì 22 aprile 2025

HERCAI - Espiazione (52)

 


Come si può conquistare il perdono dopo aver fatto tutto quello che Azize ha fatto nei confronti di Miran e Reyyan? Difficile il percorso intrapreso di redenzione ed espiazione, ma la donna, che si è ritrovata davanti una famiglia e una storia completamente diverse da quello che immaginava, adesso deve trovare il modo per trasformare il male in bene, prima di rivelare a tutti la sua identità. 


 

Nasuh è l'unico che la vede ancora con gli occhi dell'amore, nonostante una leggera reticenza derivata dagli attacchi violenti degli ultimi quarant'anni. Eppure, come ben simboleggia la scena in cui i due si rivedono alla fattoria, ai loro occhi sono ancora il giovane Nasuh e Ayse che si amavano e sognavano una famiglia insieme.


 

Adesso però Azize vuole prima convincere il mondo del suo pentimento e poi rivelare la sua vera identità e in questo episodio risulta fondamentale il suo intervento su Reyyan, avvelenata dai dolci della terribile Fusun Aslanbey. Lo scopo di quest'ultima è indurre Miran a credere che sia stata Azize ad avvelenare sua moglie, ma Azize corre e aiuta Reyyan, interrompendo l'emorragia che l'ha colpita.


 

Una macchina, con un uomo di Fusun, salva la ragazza e la porta in ospedale, avvisando anche un preoccupatissimo Miran che non riusciva a contattare la moglie. Una volta in ospedale, Miran riceve la bruttissima notizia che il bambino non ce l'ha fatta, ma scopre anche che la moglie aspettava due gemelli e che l'altro invece è sopravvissuto. Ed ecco che ritorna il sogno dei due melograni, uno perso e l'altro salvato al ramo.


 

Miran, pur disperato, decide con il consenso di Hazar e Zehra di tacere sulla morte del bambino, per permettere a Reyyan di riprendersi in serenità, ma l'umore strano dell'uomo, la sua tristezza e quella dei suoi familiari, generano ansia nella nostra eroina che si tranquillizza solo quando la dottoressa, complice, le fa un'ecografia per farle sentire il battito del cuore del suo bambino.


 

Mentre Azize spera che Reyyan si ricordi del suo aiuto (lei ha avuto un momento di perdita di conoscenza e non ricorda niente di quello che è successo), Reyyan è coccolata dal marito e dagli amici (Firat e Zeynep), che la vanno a trovare per regalarle uno specchio magico che la fa sembrare più magra e passare con lei un pomeriggio spensierato.


 

Ovviamente per pochi momenti di felicità, il resto del mondo è infiammato dalla follia. Fusun, responsabile dell'avvelenamento di Reyyan, aveva convocato Miran per presentargli sua madre e smascherare un altro crimine di Azize, ma Dilsah è sparita, portata via da Harun, che non sembra completamente allineato con i desideri della madre.


 

Tutti la cercano, ma nel frattempo Azize cade in un'imboscata, dopo aver incontrato Nasauh e avergli chiesto di accompagnare Reyyan alla fattoria per permetterle di parlarle e di spiegarle quello che è successo. 


 

Quando però Reyyan ricorda alcuni particolari di quel pomeriggio, quando arriva suo padre Hazar a portarle dei doni, tutti capiscono che è stata avvelenata da alcuni dolci mandati da qualcuno che si è finto Hazar e quando Reyyan ricorda anche la presenza di Azize al suo fianco, tutti i propositi di Miran di tacere sulla morte del gemello, svaniscono in un eccesso di furia, perché l'uomo si lancia fuori dalla casetta dicendo che ucciderà l'assassino del suo bambino.


 

Come al solito, tutti gli corrono dietro e solo Reyyan resta dietro con la povera Zeynep, finita in un contesto decisamente fuori dalla norma. La donna, che doveva tacere, non ci riesce e le racconta tutta la verità, ma è proprio la verità a sbloccare il ricordo e a svelare a Reyyan che Azize non è colpevole, ma è stata lei a salvare il suo bambino.


 

Disperata vuole correre da Miran per impedirgli di ucciderla, ma arriva Nasuh che l'accompagna alla fattoria, dove non trovano nessuno. Azize è stata rapita, gettata in un pozzo e quando Miran arriva, in ritardo, non ha il tempo di parlare con la moglie perché dei gendarmi lo arrestano e lo portano via con l'accusa di aver ucciso Azize.


 

La donna, invece, bloccata nel pozzo, come era successo al nipote, con le mani ferite dal fuoco da cui aveva strappato Hazar, non riesce ad uscire e non le resta che il tempo per pregare, sperare ed espiare i suoi peccati. Ci riuscirà? Cammino difficile, ma l'unico da seguire se spera un giorno di poter avvicinarsi al nipote e al figlio amato a cui ha fatto tutto quello che era possibile immaginare.

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