A BREATH OF SNOW AND ASHES
NEVI INFUOCATE
VOL X
«Ti ha mai detto nessuno che sei un tipo comico, Zio Jamie?» «No.» Richiuse l’occhio. «Bene, perché non lo sei>>
(IAN A JAMIE)
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E, se il Tempo è in qualche modo affine a Dio, suppongo che la Memoria debba essere il Demonio.
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«Che mi dici di Fergus, allora?» chiese, riprendendo il filo della conversazione. «A quanto sento, nemmeno lui ha avuto una vera infanzia, ma mi sembra piuttosto civilizzato.-
«L’ha cresciuto mia zia Jenny, da quando aveva dieci anni», obiettò. «Tu non l’hai conosciuta, ma, credimi, sarebbe riuscita a civilizzare anche Adolf Hitler, se se lo fosse messo in testa. E poi Fergus è cresciuto a Parigi, e non in mezzo a una foresta... anche se viveva in un bordello. Un bordello d’alta classe, a quanto dice Marsali.»
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«Perché devi arrivare così di soppiatto?» «Esercizio», rispose Jamie, dandomi un bacio sulla fronte. «Non mi piacerebbe affatto perdere la mia abilità nell’inseguire furtivamente una preda. Perché parli da sola?» «Perché in tal modo sono certa di avere una brava ascoltatrice», dissi acida.
(CLAIRE E JAMIE)
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«Se muoio», sussurrò nel buio, «non seguirmi. I bambini avranno bisogno di te. Rimani qui, per loro. Io posso aspettare.
(JAMIE A CLAIRE)
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«Si può essere molto vicini a una persona», disse alla fine. «Puoi starle vicino, sentire il suo sudore, strofinare i peli del tuo corpo contro il suo, e non vedere nulla della sua anima.
(JAMIE A CLAIRE)
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Poi tornai a guardare lui, e capii che era spaventato quanto me. Ma – tipico di Jamie – aveva semplicemente deciso di fare quello che poteva, in previsione del giorno del disastro.
(CLAIRE)
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«Neuf», fece lei, colpendo dei punti a caso sul suo palmo, e poi afferrandogli un dito e scuotendolo per sottolineare le sue parole. «Sulla tua mano c’è un nove. E c’è la morte», aveva aggiunto, sbrigativa. «Morirai nove volte, prima di riposare nella tomba.
(LA ZINGARA AD UN GIOVANE JAMIE)
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«A volte, morire non fa male, mon p’tit chat», gli aveva urlato dietro, prendendolo in giro. «Ma molto spesso sì.»
(LA ZINGARA)
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«Ti amo, come la carne ama il sale-
(JAMIE A CLAIRE)
«Tu sei stato uno dei miei fantasmi», dissi. «Per molto tempo. E, per molto tempo, ho cercato di lasciarmi te alle spalle.»
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«Vuoi sapere qual è la cosa di te a cui non riesco a resistere?» mi chiese. E, dal blu scurissimo dei suoi occhi, capii che era serio. Annuii, muta. «Di tutte le creature della terra», sussurrò, «tu sei la più fedele.»
(JAMIE A CLAIRE)
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«Ci sono solo due persone al mondo a cui non mentirei mai, Sassenach», disse, piano. «Una sei tu. L’altra sono io.»
(JAMIE A CLAIRE)
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Ha fatto un giuramento», disse ad Arch, e mi resi vagamente conto che stava ancora parlando in gaelico, sebbene lo comprendessi chiaramente. «Non può uccidere, se non per compassione o per salvare la propria vita. Sono io che uccido per lei.
(JAMIE VENDICANDO CLAIRE)
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In effetti, non riuscivo a decidere che cosa mi andasse di fare. Non avevo voglia di fare niente. A parte slacciare la zip della mia pelle, togliermela di dosso e correre via... il che non sembrava fattibile.
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Sei sangue del mio sangue, ossa delle mie ossa. Sei stato tu a dirlo. La colpa che ricade su di te è anche mia.» «Allora, che la tua promessa possa redimermi», sussurrò.
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Uccidimi. Gli occhi di Randall erano lucidi per la febbre. Uccidimi, disse. È il mio cuore che te lo chiede.
(JAMIE RICORDANDO RANDALL)
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A quel punto, Jamie pianse. Pianse in silenzio, i muscoli tesi fino a fargli male: non voleva tremare, non voleva che lei si svegliasse e lo vedesse così. Pianse fino a sentirsi vuoto, fino ad avere il respiro rotto, fino a inzuppare il cuscino. Poi rimase lì disteso, esausto, troppo lontano dal sonno per ricordare che cosa fosse. Il suo unico conforto era il piccolo e fragile peso che giaceva sul suo cuore, caldo, e respirava. Poi le mani di lei si sollevarono e si posarono su di lui. Le lacrime gli si congelavano sul viso. Il biancore di Claire era limpido come la neve silenziosa che copre sangue e carbone, e soffia pace sul mondo.
(JAMIE SOFFRENDO PER CLAIRE)
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. Questo è il momento in cui dobbiamo rientrare nel ventre del mondo, sognando sogni di neve e silenzio. Ci svegliamo scioccati davanti ai laghi ghiacciati sotto la luce della luna che si fa più debole, davanti al sole freddo che arde fioco e blu tra i rami degli alberi coperti di ghiaccio.
«La tua sposa», disse infine Uccello, immerso nei suoi pensieri, «l’hai pagata molto?» «Mi è costata quasi tutto quello che avevo», rispose, e il suo tono ironico fece ridere gli altri due. «Ma ne è valsa la pena.
(JAMIE PARLANDO CON GLI INDIANI)
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Quella sconcertante sensazione di violazione, perdita, dolore e isolamento se n’era andata: adesso era solo un’ombra nella mia mente. E la cosa più bella era che Jamie era lì; una presenza solida e fisica, che sapeva di sudore, di whisky e di cavalli... Era lì. Non lo avevo perduto.
(CLAIRE)
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