Ho idee davvero contrastanti su questo prodotto che mostra spunti interessanti (che João Emanuel Carneiro saprà poi sviluppare in AVENIDA BRASIL) ed elementi davvero ridicoli e difficili da digerire per un prodotto che ha riscontrato il successo che ha avuto.
A questo punto della storia, correndo verso il grande finale, Flora scopre che la sua rivale, Donatela, è viva, non tanto perché la sua astuzia le permette di smascherare la donna, ma perché quest'ultima, invece di giocare le sue carte, decide di perseguitare l'altra facendosi passare per fantasma. L'effetto del teatro vuoto dove le due si sono esibite in un'altra vita ha una certa suggestione ottica, svilita dalla credibilità che davvero fatica a trovarsi in queste scelte.
Scoperto che la donna è viva, invece di chiamare la polizia, preferisce perseguitarla e quando Dodi scopre dove si nasconde per Donatella è arrivato il momento di prendere le sue cose e Zé (che non so se è guidato dall'amore e dalla devozione o è un'appendice) e salutati i suoi figli (naturali e adottati) decide di partire per l'Uruguay per iniziare un'altra vita. Silverinha, infatti, le ha svelato che Dodi ha ceduto il famoso DVD e Donatela è convinta che non riuscirà a provare la sua innocenza mai più.
Mentre corrono sull'autostrada però la donna pensa al dono che Pedro, l'uomo che ha cresciuto lei e Flora, le ha fatto, una bambola che Flora voleva a tutti i costi, reputandola più bella di quella che aveva ricevuto lei. Questo ricordo è una folgorazione e invece di fuggire verso la libertà, decide di tornare sui suoi passi e andare ad affrontare la sua rivale, mettendo la sua vita nelle sue mani. È convinta che Flora non la denuncerà.
Ed effettivamente quella che ci è stata descritta come una cinica, un'assassina seriale, una donna fredda e calcolatrice, qui si scioglie in una reazione di bambina maltrattata che voleva solo non essere abbandonata. Invece di chiamare la polizia, costringe Donatella a giocare con lei, a cantare, recuperando i ricordi dell'infanzia. Il castello della credibilità e della coerenza narrativa si è già andato a farsi benedire da un po' e il telespettatore resta folgorato a guardare senza capire.
Anche la storia d'amore tra Lara e Halley fatica a coinvolgere in maniera emotiva, come coinvolgerà la storia di Rita e Jorginho di AVENIDA. Lara non decide. È Cassiano che, stufo dei suoi tentennamenti, si fa da parte per permetterle di capire chi vuole veramente. Lui meriterebbe Alicia e qualcuno che lo ami davvero, non come un ripiego, ma Lara è una principessa indecisa che solo devo cogliere il fiore più bello. Sarà Halley o Cassiano? Regole del copione già hanno deciso, ma a noi che guardiamo resta in bocca un sapore amaro.
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