domenica 11 giugno 2017

CAPELLI DI LUNA DI MIRIAM FORMENTI


I romanzi di Miriam Formenti hanno innegabilmente un potere su di me, già sperimentato altre volte, ovvero quello di catturarmi nella storia che mi raccontano e di farmi procedere a ritmo vorticoso verso il finale, mentre altre volte tendo ad essere una lettrice con tempi più calmi e meno ossessivi. Mi era già capitato in precedenza con ISABELLA PER SEMPRE, con AMABILE CANAGLIA e UNA PERLA FRA LE MANI  e arrivata alla lettura di questo quarto romanzo non posso che prendere atto del fatto che eserciti questo strano fascino su di me, che adoro le storie ed i racconti, soprattutto quando non si limitano solo a narrare di due personaggi, ma l'amore viene inserito in un quadro più ampio di una vita, pur rappresentandone il significato più profondo.


La forza della sua capacità narrativa si rivela anche nel fatto che spesso i suoi protagonisti maschili suscitano in me sentimenti alquanto contrastanti e non riesco ad amarli subito, pur aspettando, pagina dopo pagina, che ricompaiano sulla scena e nella vita della nostra eroina per portare quella svolta necessaria nell'esistenza tormentata di lei. E nessuna vita è stata più tormentata di quella di Viola Cenzi.


Siamo nell'Italia del 1351, epoca di scontri, assalti, dove le donne sono spesso viste come merce di scambio o come prede da cacciare. Uomo completamente del suo tempo è  Francesco Di Vieri, la cui famiglia è stata sterminata dal padre di Viola e che aspetta solo di vendicarsi dell'odiato nemico. Quando la nostra eroina compare in scena, lui è pronto a tutto, anche a compiere un atto che nel profondo disprezza, pur di rovinare il matrimonio di interesse che il padre di lei ha organizzato per rafforzare il suo potere. Una storia d'amore che inizia quindi con un atto di violenza non può che gettare le basi per un racconto travagliato.


Quando poco tempo dopo infatti Francesco si impadronisce del Castello dei Cenzi, uccidendo il padre ed il fratellastro di Viola (creature feroci a loro volta che emergono nel ricordo di lei), la nostra protagonista si ritrova prigioniera insieme alla sorellina Maria nelle mani di un uomo che la turba profondamente, in quando l'attrazione nei suoi confronti si mescola con un innegabile risentimento. Quando lui cerca di riparare al danno fattole, offrendosi di sposarla, l'orgoglio dei Cenzi e la gelosia nei confronti della sensuale Elena, porteranno Viola ad un rifiuto che sconterà duramente. 


Da quel momento la vita della nostra eroina sarà una lotta continua per la sopravvivenza e persino i momenti in cui lei vive lontana da Francesco finiscono per trascinare l'attenzione del lettore in maniera tumultuosa, dimostrando come un buon racconto riesce a mantenere vivo l'interesse anche senza che i due protagonisti siano contemporaneamente presenti sulla scena. Quando si rivedranno, l'emozione del lettore è quasi pari a quella di Francesco e Viola, che dovranno intraprendere un lungo cammino per potersi ritrovare.


Non nego che ho fatto fatica a non odiare Francesco Di Vieri che, pur essendo un uomo tipico del suo tempo e della violenza che lo circonda, spesso sottopone la nostra eroina a vessazioni difficili da dimenticare e perdonare soprattutto per la sensibilità moderna. Tante volte sarei voluta tuffarmi nella pagina per affrontarlo nel mezzo di una delle sue discussioni con Viola e chiedergli su quali basi poteva rivendicare la fiducia, la fedeltà e l'onestà da parte di una donna a cui ha offerto solo qualche momento di tenerezza in un mare di violenza e risentimento. 


Ovviamente quando mi capita di lasciarmi coinvolgere in questo modo, significa che il libro mi ha preso più del normale, ma ormai con la Formenti sta diventando una piacevole consuetudine.

sabato 10 giugno 2017

BREAKING POINT di Pamela Clare



Confesso che ho aspettato con ansia questo romanzo, in quanto Natalie Benoit ha esercitato un certo fascino su tutti i personaggi da quando è arrivata al Independent Denver con il suo passato misterioso, la sua aria tragica e la sua determinazione sul lavoro. Che fosse una protagonista con tutte la carte in regola per dominare la scena si era capito fin da subito ed in qualche modo le aspettative sono state ricompensate.


Dopo diversi volumi in cui avevamo vissuto la quotidianità, la notte, gli orrori e gli amori di Denver, ci ritroviamo catapultati dalla Clare in un altro paese, anche se siamo alla frontiera con gli Stati Uniti. Ciudad Juarez non ha bisogno di presentazioni in quando la sua storia tragica ha riempito le cronache ed i telegiornali per anni. Natalie è partita con Joaquin il fotografo per partecipare ad una conferenza di giornalisti. Mentre il gruppo sta facendo un giro della città, vengono assaltati da un gruppo di uomini armati, gli Zetas, che controllano il traffico di droga tra Messico e Stati Uniti. Sembra uno dei tanti episodi di violenza locale, soprattutto quando questi cominciano ad uccidere uno per uno i cronisti del loro paese. Timorosa per la vita di Joaquin, Natalie si mette in mezzo cercando di difenderlo, attirando l'attenzione su di sé.


La ragazza viene rapita e trascinata in una prigione in mezzo al deserto, convinta che per il suo amico non ci siano più speranze. Nell'agonia della sua incarcerazione, si sente chiamare da una voce amica, un americano, a sua volta prigioniero degli Zetas. Zach McBride è un agente sotto copertura degli US Marshal, arrivato in Messico per seguire i traffici di droga di Carderas, il signore locale, un efferato assassino, ossessionato dalle donne che sevizia e sacrifica ad una sorta di divinità oscura, La Santa Muerte. Tradito da una sua collega, Zach  è stato catturato e torturato dagli Zetas, convinti che abbia sottratto della droga.


Facendosi reciprocamente forza, Natalie e Zach riescono a fuggire e ad iniziare una roccambolesca fuga attraverso il deserto di Sonora, con tutti gli uomini di Cardenas che li inseguono e con gli uomini del I Team coalizzatisi per riuscire a ritrovare la loro amica. E sicuramente rivedere i nostri eroi, con tanto di sfide, di vite emozionanti, anche adesso che sono compagni felici ed appagati, è quel sale in più che da gusto alla storia.


Natalie e Zach finiscono per sviluppare un'attrazione profonda ed illogica, visto il contesto di pericolo che li accompagna, ma malgrado le minacce e le difficoltà, vivono a pieno quella che credono entrambi un'esperienza senza futuro. Natalie ha alle spalle i terribili ricordi della tragedia di Katrina e Zach non riesce proprio a dimenticare quelli che, a differenze sua, sono rimasti per sempre in Afghanistan e sente di non poter avere una vita normale come tutti gli altri. La scoperta dell'amore, ma soprattutto la sua accettazione, sarà un processo lungo e difficoltoso.


Anche questo volume è pieno di azione e di brividi, di passione infuocata e di grande amicizia. Innegabile che la parte iniziale è quella che subito ti toglie il fiato e se nel prosieguo si rischia di ricadere nei soliti schemi già incontrati negli altri romanzi (lui che porta lei in un posto sicuro e che cerca di dominare la passione che entrambi sentono), la comparsa sulla scena di Marc, Julian e Gabe animano con gusto rimescolando le carte, basti pensare alla scena dell'esplosione con tutti loro che si ritrovano nella sala d'attesa dell'ospedale, litigando come ragazzini, pur avendo lo stesso obiettivo, ovvero la salvezza di Natalie. Così come è emozionante lo scontro finale che quasi ci fa rabbrividire all'idea di aver perso uno di loro.


Il lieto fine arriva, come in tutti i romance, a restituirci la dolcezza di questo genere di racconti, ma innegabilmente la Clare è riuscita a creare un piccolo angolo di universo adatto a tutti quelli che oltre al romanticismo (assolutamente primario nella storia) cercando anche l'azione e l'intrattenimento. Nel complesso, altro romanzo assolutamente da non perdere per tutte le amanti del genere.


FRASI TRATTE DAL ROMANZO

Da quanto tempo si trovava lì? Cinque giorni? No, sei. Dove si trovava esattamente? In qualche posto tra  Juárez e l'inferno. 

***

So che sarà dura, ma c'è bisogno che ti concentri su quello che ti succede adesso. Fai tutto quello che puoi per sopravvivere. Mi hai sentito, Natalie? Sopravvivi. 
(Zach a Natalie) 

***

C'è qualcosa dentro di me che non funziona bene. Sono andato a combattere, ma sembra che non riesca a tornare dalla guerra.
(Zach a Natalie)

***

Ti rendi conto, Reyes? Una cosa che devi ricordare quando lavori con gli uomini è che sono molto emotivi. Per esempio, questi tipi stanno dalla stessa parte cercando di proteggere la stessa donna, ma prima si dedicano a litigare come cani cercando di decidere chi è il capo del branco.
Dopo quel colpo verbale alle sue palle, si voltò verso di loro di nuovo. 
Beh, sapete una cosa, signori? Il capo sono io!
(Il nuovo capo di Zach nella sala d'attesa dell'ospedale con Zach, Marc, Darcangelo e Rossiter)

***

Poteva tirare fuori una donna da New Orleans, ma non poteva tirare fuori New Orleans da lei.


***


- Hai visto il mio comunicato stampa?
—Como non vederlo? Era su tutti i canali. Hai detto che ero il tuo eroe.  —
All'improvviso l'abbracciò e poggiò la fronte contro quella di lei mentre la guardava direttamente negli occhi con la mano curvata sulla sua guancia. —. Ma sai una cosa,  Natalie? Sei tu la mia eroina. Mi hai strappato all'inferno degli Zetas; mi hai salvato la vita. Sei stata forte quando ho avuto bisogno che lo fossi. Quindi non osare sentirti colpevole per qualcosa che non hai fatto, per qualcosa che non avresti potuto impedire.

.
***

Ti amor, Zach McBride. Ormai non sei più solo. Hai lottato contro gli Zetas per me. Io combatterò per te...incluso contro te stesso. 
Rimase senza aria nei polmoni. La guardò intensamente mentre si chiedeva se fosse impazzita.
—No valgo la pena.  
 —Andremo piano piano. —Natalie abbassò la bocca su quella di lui e lo baciò. — Giorno dopo giorno. —Lo baciò di nuovo. — Ora dopo ora. — E ancora—. Bacio dopo bacio. 

**


domenica 4 giugno 2017

NAKED EDGE DI PAMELA CLARE


Tra le  figure di contorno nella redazione di Denver Independent che avevo incontrato nei romanzi precedenti, Katherine James, la ragazza per metà navajo, sicuramente era tra quelle che spiccavano di più per via delle sue origini e per quella sua riservatezza misteriosa che paradossalmente la metteva più in luce delle altre. Nei romanzi della Clare, se proprio dobbiamo fare un appunto, i personaggi di contorno, fino a quando non vengono elevati a protagonisti di un romanzo, restano piuttosto in ombra, ma con lei in qualche modo questo non è successo. Oltre a Katherine James, un'altra degna di nota è Natalie Benoit, alla quale sarà dedicato il romanzo successivo.


Avendo già notato Katherine nei volumi precedenti, ero curiosa di scoprire la sua storia, che doveva essere, ovviamente, qualcosa che aveva a che fare con le sue origini ed i diritti calpestati dei nativi americani. Su questo la Clare è stata piuttosto prevedibile. 


Mentre sta passeggiando per le montagne, immersa nei suoi pensieri, una frana la travolge, poco dopo che la donna ha visto un coyote che nella tradizione navajo è un simbolo di malaugurio. A salvarla da un destino tragico arriva Gabe Rossiter, un ranger che si trova scalando da quelle parti. Gabe aiuta Katherine e rimane colpito dalla determinazione della ragazza. Quando i due si rivedono mesi dopo, un poliziotto la sta trascinando via da una sauna cerimoniale nel bel mezzo del bosco, dove la giovane si è riunita con altri membri navajo per celebrare un rituale.


L'intervento non autorizzato della polizia e l'interruzione di una cerimonia religiosa scatenano la curiosità e le indagini da parte dell'agguerrito I-Team, guidato dal solito Tom che non perde nulla della sua arroganza e determinazione giornalistica. Qualcosa di strano si nasconde in quelle montagne, tanto da indurre la polizia ad un intervengo in un'area gestita dai rangers. Quando poi, poco dopo, viene trovato il corpo senza vita di Corvo Rosso, il capo indiano che aveva presenziato alla cerimonia, Kat è pronta a tutto pur di scoprire la verità.


Se dal punto di vista giornalistico le indagini proseguono lungo la strada del saccheggio di preziosi resti archeologici ritrovati in un antico cimitero indigeno, la parte sentimentale ci presenta due protagonisti che si collocano su due piani completamente opposti. Kat è frutto di un'avventura di sua madre con un padre bianco, esperienza che ha portato il disonore sulla donna e l'abbandono del marito. Ritenuta in qualche modo il ricordo vivente di quella mancanza, Kat è vissuta con il peso dell'odio della madre e del disinteresse dei fratelli, cresciuta ed amata solo dalla nonna con la quale ha vissuto la sua infanzia in una tipica comunità indigena, prima di decidere di usare la sua intelligenza per portare alla luce tutte le problematiche della sua tribù.


Educata in maniera rigida, e diffidente nei confronti degli uomini, Kat è vissuta con l'idea di aspettare l'uomo giusto con cui costruirsi un futuro ed una famiglia. Quando Gabe, particolarmente colpito dalla sua bellezza, la invita a pranzo, interessato ad avere un'avventura con lei, il ranger si ritrova davanti una donna che con candore gli fa capire di non avere nessun interesse nel tipo di rapporto che lui propone.


Gabe ha creduto nell'amore e ne è stato tradito. Il ricordo di Jill, la donna che doveva diventare sua moglie, è ancora troppo forte e doloroso dentro di lui. Da quando lei è morta, uccidendo anche ogni fiducia possibile negli esseri umani, Gabe è cambiato, smarrendo l'uomo fiducioso che è stato e trasformandosi in un individuo interessato solo al piacere momentaneo.


Stranamente attratto da Kat, dalla sua profondità, dalla passione per la sua gente ed il suo lavoro, dalla sua bellezza, pur sapendo di doversi allontanare da lei, Gabe continua a starle accanto, soprattutto quando qualcuno comincia a perseguitarla con telefonate minacciose e strani pacchi recapitati in redazione. E a quel punto in scena compaiono nuovamente Marc Hunter e Julian Darcangelo, ormai coppia fissa, che coinvolgeranno Gabe nei loro tentativi di salvare la vita alla giornalista, riavvicinando l'uomo ad un cameratismo maschile a cui lui aveva dovuto dramaticamente rinunciare. E ovviamente tutte le barriere costruite per difendersi cadranno pian piano una ad una.


Come al solito l'analisi dei personaggi è ben strutturata, come la descrizione del mondo interiore di ciascuno di loro, come i timori di Gabe di ritornare ad innamorarsi e la paura poi di confessare i suoi sentimenti. Ottima sempre la tensione ed il ritmo, anche se forse il tema delle indagini è piuttosto debole rispetto a quelli precedentemente trattati e le descrizioni dei personaggi sono a volte troppo fumose. Tra le scene più emozionanti sono da ricordare quella del litigio dopo che Kat ha trovato l'album di Jill ed il successivo risveglio di entrambi, ormai quasi in fin di vita, soffocati dal monossido di carbonio. La Clare brilla nell'utilizzo della tensione e dell'azione, come anche nel drammatico finale quando Gabe è pronto a tutto pur di salvare la vita della donna che ha capito di amare. 


Pur non raggiungendo il livello emotivo di altri romanzi, come quello di CONTATTO ILLECITO, questo nuovo capitolo della saga è sicuramente degno di nota e si offre con qualche novità. Decisamente da leggere.


FRASI TRATTE DAL ROMANZO

"Non sei troppo grandicella per credere alle favole?"
Kat sapeva che avrebbe trovato il modo per ridicolizzarla. Tutti lo facevano e non poté evitare di provare una sensazione di disincanto. Dopo l'amabilità con cui l'aveva trattata, si aspettava che fosse diverso dagli altri.
"Credi che l'amore e l'impegno siano valori che solo esistono nelle favole?
"La gente si innamora e disinnamora con la stessa facilità con cui cambia il vento. Non esiste "E vissero felici e contenti!". L'impegno dura quanto durano gli ormoni. L'amore, l'innamoramento ed il sesso non sono che chimica."
(GABE E NAT DURANTE IL LORO PRIMO APPUNTAMENTO)

***

—Dici di non credere nei fantasmi, ma lei ti circonda.
(KATE PARLANDO DI JILL)

***

"Tu non sei rovinato, Gabe Rossiter, hai solo paura di ritornare a provare qualcosa perché ti hanno fatto del male. Però vivere è sentire. Non puoi smettere di farlo. Se ci privi, finirai facendoti più male di quanto te ne abbia fatto Jill"
(KATE A GABE)

****

"Ti amo, Katherine James. Ti amo con tutto me stesso. Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata. Ricordalo!"
(GABE A KAT)

sabato 3 giugno 2017

In Fair Verona, Where We Lay Our Scene - Puntata 1 - Stagione Uno


Mi sono imbattuta in questa serie per caso, alla ricerca di qualcosa da guardare, mentre l'attesa delle nuove stagioni di OUTLANDER, POLDARK E TRONO DI SPADE si fanno aspettare quest'anno quanto mai. Ho sbirciato la trama in un post e l'idea di questa storia Post finale di ROMEO E GIULIETTA mi è parsa interessante.


La visione del primo episodio mi ha lasciato molti dubbie e qualche piacere. La storia apre, con il primo episodio, su una vicenda che conoscono anche i bambini. "Nella bella Verona dov'è la nostra scena" i Montecchi ed i Capuleti si odiano da sempre, ma Romeo Montecchi è innamorato di Giulietta Capuleti ed i i due decidono di sposarsi.


Uniti da Frate Lorenzo, al loro matrimonio fanno da testimoni Benvolio, cugino di Romeo, e Rosaline, la cugina di Giulietta. I due non vedono di buon occhio quest'unione segreta, ma assecondano i due innamorati, mentre la morte del principe di Verona porta al potere Escalo, il fascinoso erede da poco tornato in città.


Mentre i nostri famosi amanti combattono contro le decisioni delle loro rispettive famiglie, conosciamo Rosaline, un tempo appartenente alla nobiltà, ed ora ridotta a cameriera di Giulietta, dopo la tragica morte dei suoi genitori. Infatti il padre di Giulietta (interpretato da Anthony Stewart Head di buffyana memoria) ha accolto lei e sua sorella Livia nella sua casa, ma l'odio della moglie le ha ridotte in miseria.


Mentre Livia sogna di trovare un uomo con cui sposarsi e diventare madre, Rosaline non sembra interessata all'amore, ma piuttosto rivendica una sua autonomia. Alla festa di insediamento di Escalo, vengono introdotte anche Rosaline e Livia e subito si nota una strana scintilla tra la ragazza ed Escalo.


Nel frattempo però la decisione di esiliare Romeo e l'apparente morte di Giulietta si risolve nella tragedia che tutti noi conosciamo. L'odio tra le due famiglie divampa ed Escalo, deciso a porre pace sul fronte interno, per poter preparare la città contro possibili attacchi da Firenze o Venezia, decide di prendere una decisione drastica.


Convocata a palazzo, Rosaline viene aggredita lungo la strada e salvata solo dall'intervento di Benvolio, contro cui la ragazza si scaglia reputandolo responsabile della fine di Romeo e Giulietta. Avrebbe, a suo parere, dovuto intervenire ed impedire che Romeo uccidesse Tebaldo. I due si prendono subito in antipatia e grande è il loro turbamento quando si rendono conto di essere stati entrambi convocati al palazzo.


L'ordine di Escalo è infatti che le due famiglie si uniscano e che i due cugini Montecchi e Capuleti convolino a nozze. Sconvolta Rosaline fugge dalla sala del trono, inseguita da Escalo, il cui amore per lei si rivela in una serie di flashback. Visti da Benvolio, i due si baciano e così si chiude il primo episodio di questa strana storia.


La verità è che l'idea è interessante e alcuni attori sono piuttosto bravi, ma sono rimasta turbata dalle scenografie alquanto computerizzate, che in qualche modo tolgono poesia e dall'aria per niente italiana di nessuno dei protagonisti. Per il resto è solo una prima occhiata ed il mio cuore è diviso. Se la storia potrebbe rivelarsi interessante con l'interazione tra Benvolio e Rosaline, non nego che il principe Escalo esercita su di me un certo fascino. Vedremo se la storia mi prenderà.

venerdì 2 giugno 2017

Ladyhawke (Stati Uniti 1985)


Domenica scorsa mi sono imbattuta per caso in questo film che in qualche modo ha segnato la mia infanzia. Ero solo una ragazzina e questo racconto oscuro, potente e magico si impresse profondamente nella mia mente facilmente suggestionabile, tanto che rivederlo, anche se a distanza di anni, è stato in qualche modo aprire una pagina anche sulla bambina che ero quando per la prima volta mi lascia prendere da questo racconto di amore disperato e maledetto.


Credo che tutti conoscano più o meno la trama e che in un modo o in un altro lo abbiate visto. Se no è così, vi consiglio di recuperarlo perché malgrado abbia più di trent'anni, ancora oggi è sempre un piacere rivederlo e la mancanza di effetti speciali (che oggi avrebbero utilizzato in abbondanza) non si avverte minimamente, presi dal fascino di questa storia senza tempo.


Il piccolo ladruncolo Philippe Gaston, detto il Topo, riesce a fuggire dalle prigioni di Aguillon, dove aspetta di essere condannato a morte. La sua abilità attira l'attenzione di un misterioso cavaliere che interverrà successivamente salvandolo dagli uomini del Vescovo che sono sulle sue tracce. Ad accoglierlo come scudiero presso di sé è Etienne Navarre, ex capitano, che viaggia accompagnato sempre da un falco.


Gaston rifiuta in un primo momento l'idea di aiutare Navarre ad intrufolarsi nella città di Aguillon, in quanto l'uomo è deciso ad uccidere il Vescovo che ha distrutto la sua vita. Durante il viaggio in sua compagnia, il piccolo ladruncolo si rende conto ce la notte compare sempre un lupo enorme che li segue, insieme ad una donna dal volto bellissimo, che poi scompare alle prime luci dell'alba.


A svelargli la verità sarà Imperius, un prete che vive in un castello diroccato a cui Philippe porta il falco, rimasto ferito durante uno scontro con gli uomini del vescovo. Qui Imperius rivela al ragazzo che quello era uno strano sospetto, ovvero che Etienne ed Isabeau sono in realtà il falco che vede durante il giorno ed il lupo che compare la notte, condannati dal Vescovo a non potersi mai incontrare, in quanto l'uomo, preso da lussuria nei confronti della giovane donna, li ha maledetti stringendo un patto con Satana.


Imperius è convinto ce esista un modo per spezzare la maledizione, approfittando di un eclisse che permetterà ad i due innamorati di fronteggiare il vescovo in forma umana, ma Navarre non crede più alle parole del prete che, ingenuamente, ha tradito il loro segreto di innamorati, esponendoli alla vendetta del vescovo. L'unica cosa che desidera è porre fine alla vita dell'uomo che ha distrutto le loro esistenze. Ma grazie a Philippe e ad Imperius, non tutto è perduto per Etienne e Isabeau. 


Film girato quasi interamente in Italia, con attori carismatici e dialoghi affascinanti. Una storia d'amore ben scritta ambientata in un'epoca oscura e allo stesso tempo potente. Un racconto che si rivede sempre con piacere.

CONTATTO ILLECITO di Pamela Clare


È stato questo romanzo, o meglio la sua trama, ad avermi attirato verso la serie contemporanea di Pamela Clare conosciuta con il nome di I TEAM, dedicato alle imprese di un gruppo di tenaci giornaliste che di volta in volta indagano su temi scottanti della società finendo per mettere in gioco la loro vita, ma anche il loro cuore. La scoperta è stata felice, indipendentemente dal valore di questo romanzo, che poteva, date le aspettative, lasciarmi uno strascico di delusione, ma in realtà resta al momento tra i miei preferiti della saga.


Tutto inizia in modo completamente diverso, rispetto ai precedenti tre volumi, ovvero non con un omicidio crudo o con delle indagini pericolose, ma con due adolescenti ancora alle superiori che si incontrano ad una festa. Sophie Alton è la classica secchiona destinata a diventare qualcuno di importante, lasciandosi alle spalle le umiliazioni del liceo, ma quando la incontriamo è ancora una ragazzina impacciata, che non ha mai avuto un fidanzato e che si è trasferita da sua nonna insieme al fratellino più piccolo dopo aver perso tragicamente i suoi genitori.


Spaesata ed umiliata, durante una festa, a salvarla interviene il più chiacchierato e affascinante della scuola, Hunt, un ragazzo che viene da una famiglia complicata, con una madre in prigione e genitori affidatari che spesso lo rimandano indietro. Eppure la sua bellezza ed una strana tenerezza per quella ragazza goffa, eppure per lui destinata a grandi cose, colpiscono anche il cuore di Sophie che con lui passerà la notte più bella della sua vita, prima che lui, il giorno dopo, parta per sempre arruolandosi nell'esercito.


Il fascino di questi primi palpiti è raccontato dalla Clare con molta tenerezza, ma quando sono trascorsi dodici anni da quel giorno ci ritroviamo davanti agli occhi una Sophie, ormai giornalista d'assalto, che non riesce ancora a trovare un giusto compagno nella sua vita, tutta presa dalla sua carriera. Un giorno arriva la notizia che Megan, la ragazza madre rinchiusa in carcere che sta seguendo per i suoi articoli, è fuggita portando via la sua bambina e di lei non sembrano esserci più tracce. Preoccupata per il suo destino, avendola presa a cuore, quando viene contattato dal fratello di lei, in carcere per una condanna all'ergastolo dopo aver ucciso a sangue freddo un uomo, decide di andargli a parlare.


Marc Hunter è molto cambiato dai tempi del liceo, tanto che lei in un primo momento non lo riconosce. L'uomo decide di utilizzarla come ostaggio per facilitare la sua fuga. Il suo scopo è quello di ritrovare Megan, minacciata da alcuni pericolosi personaggi della stessa polizia, affinché non riveli una tragica storia di violenze subite quando era ancora una ragazzina ed era stata reclusa in una prigione per minori.


Coinvolta in una roccambolesca evasione, quando Sophie si renderà conto che il prigioniero non ha nessuna intenzione di farle del male, ma soprattutto che si tratta del suo primo amore, lasciarsi coinvolgere dal destino di Marc e Megan sarà inevitabile.


Il loro è il racconto di un amore difficile da dimenticare, proprio perché scandito dalla mancanza di speranza di un futuro insieme, come ben sottolinea il continuo ripetersi del protagonista "che non esistono lieto fine" nella vita reale. L'orrore del racconto delle sofferenze di Megan e di Marc è tale che non si legge facilmente, anche se la Clare riesce bene a coinvolgere senza cadere in un pietismo spicciolo.


Sophie lotta per salvare Marc, per dargli tutto quello che la vita gli ha negato, e Marc è pronto a tutto pur di salvare quel poco di famiglia che il destino gli ha dato, non osando neanche sperare di poter un giorno averne una tutta sua. 


Personaggi emozionanti e ben descritti, storia piena di ritmo e di colpi di scena. Di solito quando leggo un romanzo rosa ho sempre il sentore di come andrà a finire, ma in questo caso, pur rivendicando il lieto fine a cui non crede Marc, mi chiedevo come avrebbe fatto ad uscirne pulito e quindi all'autrice va tutto il riconoscimento di aver saputo utilizzare la suspense, mischiandola con un romanticismo disperato ed un folle bisogno di speranza. 


Ben utilizzata la presenza di Julian Darcangelo, che avevamo già apprezzato in OBIETTIVO PERICOLOSO e che qui brilla di luce propria, con il suo talento investigativo, sempre alle calcagne dei nostri eroi, ma pronto ad aiutarli nel momento in cui si convince della verità. Di solito quando i vecchi protagonisti ricompaiono in scena dopo il loro lieto fine non hanno mai la stessa forza del romanzo precedente, eppure qui Julian ha un'identità propria ed indipendente che non si perde neanche in questo romanzo. Assolutamente da leggere per chi, come me, ama le storie d'amore con molta azione e movimento, o semplicemente chi cerca storie d'amore disperato in cerca di un lieto fine.


FRASI TRATTE DAL ROMANZO


Non avrebbe mai pensato che sarebbe finito in carcere. Lo aveva sempre immaginato servendo il suo paese, andando all'università e vivendo una vita piena con moglie e figli. L'unica cosa certa era che sarebbe marcito in carcere. L'adolescente che un tempo voleva diventare un astronauta, il ragazzo con cui aveva perso la verginità, con chi aveva passato la notte più romantica della sua vita, si era trasformato in un assassino senza scrupoli. 


*** 


Avrebbe dato tutto quello che aveva per essere un uomo normale, vivere una vita normale, pagare le tasse, innaffiare le piante e riparare i rubinetti. Avrebbe dato tutto per essere un buon fratello per Megan, un bravo zio per Emily, un buon marito e padre. Avrebbe dato tutto per dividere il suo futuro con Sophie. 


***


Però meglio così. Hai cose migliori da fare che stare con un idiota come me. Inizierai l'università, diventerai una grande giornalista e sicuramente finirai per presentare il telegiornale. Almeno potrò vederti in televisione e pensare: "Guarda questo splendore. Sei stato con lei una notte...impossibile da dimenticare."


*** 


 «Sempre lei prima di te, Hunter.» Si, sempre lei prima. 


***


.«Non esistono i lieto fine!