venerdì 29 agosto 2025

Kara Para Ask - Il traditore (23)


 Dopo tanta attesa finalmente la "Primula" Metin/Fatih  è stata catturata ed è nelle mani di Omer al commissariato, pronto a essere sottoposto a un fuoco incrociato che lo induca a fare il nome dell'uomo potente che è a capo di tutto e che si sospetta possa essere Tayyar Dundar. E che finalmente i giochi sono scoperti, appare evidente anche nel confronto duro che Tayyar avrà con Elif, affacciata al balcone osservando la strada, con l'arrivo inquietante dell'uomo che, per un attimo, sembra essere tentato di spingerla giù e di eliminarla, per il suo sadico piacere di fare del male al prossimo.


 

Intanto Omer cerca di torchiare Metin, ma questi si rifiuta di parlare e impone una condizione, quella di parlare con sua moglie Nilufer. Omer si reca dalla ragazza e riesce a convincerla al confronto. Nilufer appare fragile e insicura, facilmente influenzabile e, anche se Omer impone la sua presenza durante l'interrogatorio, Metin riesce a toccare le corde giuste e a farla precipitare in un vortice di senso di colpa e di frustrazione.


 

Ma il problema è un altro, la presenza costante di Huseyin che, aleggia su di loro soprattutto per estrapolare informazioni che possa poi passare ai suoi capi, Ali e Tayyar Dundar. Ed è proprio Fatih che, dopo aver trovato in bagno un biglietto lasciato da Huseyin, che nel frattempo ha rapito sua madre, che decide di tacere e ricatta Omer dicendogli che lui parlerà se Omer riuscirà a liberare sua madre.


 

A onor del vero bisogna dire che tutto questo episodio è narrato come un lungo flashback, iniziato con la drammatica scena di una sparatoria in un vicolo di Istanbul dove Omer viene raggiunto da due pallottole. Tutto quello che segue è la ricostruzione delle ore immediatamente precedenti, ore convulsive, di interrogatori, di ricerca, di scontri e di azione, dove la parte sentimentale è leggermente messa da parte, pur regalandoci una scenata di gelosia di Omer che ha scoperto che Levent ha organizzato una sorpresa per Elif, allestendole uno studio privato con tutte le cose che le piacciono e interessano, chiaro segno per lui, ma anche per noi telespettatori che sappiamo, che lui è interessato alla nostra eroina.


 

Intanto però bisogna dire che Metin, nello scontro con Omer dove gli chiede di salvare sua madre, fa una rivelazione fondamentale, dicendogli che c'è una spia in mezzo a loro e di fare molto attenzione. Omer pensa subito ad Ali, di cui già diffidava, ma Metin è più categorico: si tratta di qualcuno di molto più vicino.


 

Nel gruppo ci sono ovviamente Arda e Pelin e Huseyin e il cuore di Omer non è capace di pensare male di nessuno di quelli che ama. Arda, invece, comincia a valutare tutte le stranezze intorno a loro e a sospettare di Huseyin, soprattutto quando, durante la lunga notte, si presentano da Omer la madre e Melike per dirgli che la madre e la sorella di Sibel sono rimaste senza un soldo dopo che la polizia ha bloccato il conto e che Melike vuole contribuire (sempre per il senso di colpa) con ventimila lire turche che ha scoperto Huseyin ha messo da parte per l'istruzione di Demet.


 

Come può Huseyin aver messo da parte tanti soldi? Si chiede Arda, ormai attento a ogni particolare. Così, quando si decide di organizzare un finto trasferimento di Metin in carcere, si decide di non divulgare l'informazione e Huseyin si ritrova fuori dall'operazione.


 

Gli uomini fermati sono quelli che sanno anche dove si trova la madre di Fatih e Omer, Arda e Pelin, raggiunti poi da Elif, in ansia per la sicurezza di Omer, si recano nella famosa strada dove la donna è tenuta prigioniera. Omer riesce a liberarla, ma durante lo scontro, un uomo, che Pelin aveva ammanettato, riesce a strapparle l'arma che poi punta contro Omer colpendo il nostro eroe al braccio e al cuore, sotto gli occhi disperati degli amici e di Elif.

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