C'è un personaggio fondamentale nella storia, che non è il malvagio per eccellenza (Tayyar) o il giuda di turno (Huseyin), ma un antieroe che in qualche modo conquista la scena con la sua natura ambigua, con la sua aria pericolosa, con la sua storia drammatica. Si tratta di Metin, conosciuto nel mondo criminale con questo nome, ma di fatto Fatih Dundar, il figlio bastardo di Tayyar Dundar. Questo personaggio è portato sullo schermo dall'attore Saygın Soysal con una certa bravura, una presenza scenica notevole (il suo passo è felpato davvero come quello di una pantera) e con la sua aria slava, più che turca. È lui uno degli attori principali di questa storia.
Dopo il rapimento di Nilufer, la sua seduzione e il proprio innamoramento, Fatih continua però il suo percorso criminale, continuando a tormentare Elif, ricattandola, spingendola a commettere illeciti, come il riciclaggio di denaro, tutto per la compiacenza di un padre che in realtà odia. Lo capiamo quando tace la vera identità di Omer, all'inizio della storia, ma anche quando, avendo scoperto del doppio gioco di Elif, non rivela a Tayyar che sta collaborando con la polizia, puntando all'arresto dell'uomo. Anche la scoperta del traffico di organi è in qualche modo frutto della sua manipolazione.
Tutto il mondo lo certa, sia quello onesto, capeggiato da Omer ed Elif, che vogliono porre fine ai tormenti e aprire il vaso di Pandora, sia quello disonesto, capeggiato da Tayyar, risentito dal fallimento ultimo, con l'arresto del medico suo amico, che è costretto a sopprimere, grazie al suo braccio armato (Huseyin).
Quindi capiamo la famosa caccia all'uomo che scaturisce in questo episodio, dove tutti lo vogliono, ma nessuno lo trova, proprio come la famosa filastrocca del romanzo della Baronessa Emma Orczy: "La cercan qui, la cercan là,/ dove si trovi nessuno lo sa./ Che catturare mai non si possa,/ quella dannata Primula Rossa?".
La trappola organizzata con la complicità di Nilufer, che ha scoperto che lui ricattava Elif e che ha ingannato anche lei, sembra essere perfetta, con gli uomini della Omicidi e quelli di Crimine Organizzato tutti presenti nel luogo dell'incontro, con Omer e Pelin in macchina che cercano di intercettarlo con gli strumenti della tecnologia.
Fatih arriva con un camioncino di fiori, pronto a portare via sua moglie, ma qualcosa lo insospettisce, la mancanza della valigia lasciata sul taxi, ma anche perché nel frattempo Huseyin, coinvolto nelle indagini, avvisa gli uomini di Tayyar, furioso perché i suoi diamanti sono spariti dalla cassaforte e la madre di Fatih è fuggita all'estero, tutti segni di un possibile tradimento.
Così quando Fatih scende dal camioncino, nel parco dove dovrebbe incontrare Nilufer, viene "salvato" dagli uomini di Tayyar, che in realtà lo sequestrano e lo imprigionano in una delle celle del ricco benefattore. Omer ed Elif rimangono spiazzati dalla sua fuga, ma non smettono di cercarlo freneticamente.
Durante una serata passata a casa di Elif, insieme ad Arda e Pelin, cercando di far sollevare di morale Nilufer, che si sente divisa tra l'amore e il tradimento, alcune informazioni dategli dalla donna fanno capire Omer qual è stato il rifugio dell'uomo fino a poco tempo fa e quindi si reca nella casa di Fatih, trovando tracce della sua fuga verso la Spagna.
Nel frattempo però, in un confronto duro con il padre, Fatih gli rivela di aver sempre saputo tutto sulla sua identità, gettando Tayyar in una crisi profonda, che però non lo devia dalla sua intenzione di seviziare il figlio per punirlo del suo tradimento. Ma Fatih è deciso a vendicarsi e la pietra più dura la lancia contro il fratello riconosciuto, quel Mert allevato come un principe, nell'inconsapevolezza degli orrori commessi dal padre. La rivelazione sarà scioccante e terribile.
Grazie poi alla complicità dei suoi uomini, Fatih riesce a sgusciare via anche dalle mani di Tayyar, che lo aveva portato in clinica per seviziarlo, ma al confine, mentre sta cercando di passarlo e raggiungere la madre, l'unica che lo abbia amato sempre e sinceramente, la sua strada si incrocia con quella di Omer e questa volta per lui non c'è possibilità di scampo. Sarà davvero così? O ancora una volta avrà modo si sfuggire alla legge degli uomini e di Dio? Ottima prova dell'attore, ma il livello recitativo è altissimo in questo prodotto a partire dai protagonisti per finire poi con personaggi secondari.
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