I traditori sono presenti in tutte le storie, da quelle antiche, classiche alle storie moderne e anche le dizi turche non sono immuni, soprattutto quando si tocca qualcosa di sacro per loro come la famiglia. Già il povero Kemal di Endless Love mi aveva in parte traumatizzato con fratelli serpenti che per tutta la storia non hanno fatto altro che trascinarlo verso il basso e devo dire che anche Kara Para Ask non sembra da meno da questo punto di vista.
Omer crede in Huseyin, il fratello maggiore che in qualche modo è stato come un padre per lui, soprattutto dopo l'uccisione del loro. È il punto di riferimento di tutta la famiglia e mai potrebbe immaginare il tradimento massimo che nasconde. Alla fine della fiera, procedendo nella visione, Huseyin ha tradito suo fratello, la sua famiglia, tutto per amore di una donna, la bionda Svetlana dagli occhi azzurri, con cui ha creato una famiglia segreta che gli è costata molto caro.
È stato infatti lui ha finire Sibel, la fidanzata del fratello, lui che, per ordine di Tayyar, per i famosi diamanti che poi ha sottratto per sé, ha posto fine alla vita della donna amata da suo fratello e adesso che lavorano anche insieme, lo affianca nelle indagini sono per cercare di sviarlo, di bloccare l'intelligenza evidente con cui Omer risolve tutti i casi.
Per fortuna adesso tace e non racconta a nessuno della missione segreta in cui è coinvolta Elif Denizer, anche se l'interazione con la ragazza sta diventando sempre più complicata, adesso che è consapevole dei suoi sentimenti per lei, ma li deve tacere per non rovinare tutto, come da ordini del suo comandante.
Elif, nel frattempo, cerca comunque di andare avanti con la sua vita, ma i traditori non ci sono solo nella famiglia di Omer. Anche lei non scherza con le cattive parentele. Nilufer, infatti, pur avendomi intenerita nella prima fase della storia, per il suo rapimento, adesso mi irrita notevolmente.
Il suo amore cieco per Fatih la induce a non considerare niente e nessuno, neanche una sorella che ha fatto di tutto per lei e per salvarla. Ha creduto alle calunnie di un uomo che l'aveva rapita e che poteva avere tutti gli interessi per fingersi innamorato di lei, per tutelarsi con la polizia. Lei non solo gli crede, ma accetta anche di infilare un pennino, che nasconde una microspia, nella borsa della sorella.
Elif, ignorando di essere caduta nella rete tesa di Metin, grazie a Nilufer, si reca con Pelin nella nuova casa di Arda, quella dove l'uomo si vuole trasferire dopo il divorzio. Devono sistemarla e lei, spinta da una simpatia sincera per i due poliziotti, si reca lì per dare il suo contributo.
Quando poco dopo si presenta Omer, la tensione che si crea, in un primo momento, è tale che induce a pensare che non riusciranno a collaborare tutti insieme, ma poi Omer ed Elif parlano da soli (senza sapere si essere ascoltati da Metin) e rivelano di avere in comune un piano che stanno portando avanti.
Sembrerebbe l'inizio della fine, ma Metin è un personaggio pieno di sfumature, diviso tra odio e sentimenti positivi, tra desiderio di distruzione e di costruzione. Basti pensare alla furia quando vede Nilufer scherzare in piscina con Mert, il fratello riconosciuto e viziato dal padre. L'attacco è tipico di un uomo turbato, ma poi, quando si reca da Tayyar per raccontargli di quello che ha scoperto su Elif e Omer, scopre che l'uomo sta organizzando un viaggio per il figlio e Nilufer e, ferito, tace la verità.
Intanto però Omer procede con le sue indagini che lo portano a focalizzarsi su Tayyar, passato in sordina fino a questo momento. Il poliziotto, infatti, è sempre più convinto che la morte di Taner in carcere non sia stata volontaria e che in qualche modo sia collegata alla sua relazione con Pinar, scomparsa dalla faccia della terra, per poi essere ricomparsa nella casa del compagno, praticamente vigilata costantemente.
Lui è convinto che Tayyar, il filantropo, l'amico di famiglia, nasconda qualcosa di molto serio, senza sapere che Tayyar possiede anche il video dove il fratello infame di Omer confessa l'omicidio di Sibel. Ignaro di questo, Omer decide di andare alla festa della fondazione di Tayyar che aiuta, con borse di studio, gli studenti di talento e senza denaro, tra i quali è entrata, pericolosamente, anche Hatice, la sorella di Sibel.
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