lunedì 25 agosto 2025

Kara Para Ask - Un traffico oscuro (21)

 


Che Omer sia un ottimo poliziotto, con capacità superiori alla media, appare sempre più evidente anche dalla frenesia che travolge i suoi nemici, che cercano un modo per fermarlo, anche se, dobbiamo ammettere, in qualche modo Fatih ha deciso di colpire quel padre infame che lo ha solo usato nel corso della sua vita. Quando infatti lascia che Omer segua i suoi uomini è solo per lasciare briciole che possano indurlo a ritrovare la strada giusta per scoprire il traffico oscuro che ha arricchito Tayyar Dundar.


 

E così, quando gli spari sorprendono Omer ed Elif, che aspettano preoccupati che qualcosa riveli quello che sta succedendo, Omer prontamente raggiunge l'appartamento dove trova un uomo ferito, uno dei due che stava cercando, e che rivela di essere stato costretto a lavorare per gli uomini di Metin, mosso da una motivazione gravissima, una figlia di soli sei anni, rapita, che era coinvolta in un trapianto clandestino.


 

È la pista giusta, quella necessaria  che riporta Elif e Omer, insieme a Sami Bey, a Istanbul, dove Tayyar ha organizzato tutto in un deposito per un trapianto tra bambini. Lì, con la complicità di un medico corrotto, e di alcuni infermieri, sta per intervenire. 


 

Omer, Pelin, Arda e la squadra di Sami si abbattono su di loro come una scure pronta a falciare chi ha osato mettere le mani su dei poveri bambini indifesi. I giornalisti portano la notizia su tutti i telegiornali e Omer, pur rimanendo in contatto con Elif, passa tutta la notte lavorando, anche perché, dopo aver scoperto che le due bambine coinvolte si salveranno, segue Sami che si è recato dal procuratore e con stupore scopre di essere stato rintegrato nella polizia.


 

Il suo intervento è stato provvidenziale e questo fa sì che le sue colpe (lo scontro con Ali) passi in secondo piano. Inoltre Sami ha chiesto un suo trasferimento, dal dipartimento di omicidi a quello del crimine organizzato, da lui diretto, e che sarà coinvolto in primo piano con l'altro reparto per scovare i capi di un'organizzazione che gestisce dal traffico di denaro a quello degli organi.


 

Rivedere Omer nuovamente coinvolto in prima linea è un piacere per lo spettatore che si riflette sulle espressioni compiaciute di Arda e Pelin quando entrano nella stanza dove la sezione crimine organizzato li sta aspettando per indagare, ma c'è anche tutto lo smarrimento dei cattivi ben espresso da Husseyin che, pur amandolo, preferisce se stesso alla sicurezza del fratello.


 

E così Omer torna a indagare, deciso a smascherare chi ci sia dietro al trapianto clandestino. Con metodi non certo ortodossi e con una mano pesante, costringe il medico a parlare e l'uomo, finalmente, confessa il nome terribile dietro a tutti i processi, ovvero Tayyar Dundar, ma la gioia della scoperta è di breve durata, perché quando il medico deve ripetere tutto quello che ha detto davanti alle telecamere e con il suo avvocato accanto, si sente male e muore nello stupore generale.


 

In realtà a sabotare tutto e ad avvelenarlo è Husseyin, per conto dei soliti potenti, ma l'amore che Omer prova per lui ancora gli impedisce di vedere. Chi invece sta perdendo sempre di più questa innocenza è Elif che guardando le immagini in televisione dell'arresto del medico, ricorda di averlo visto alla fondazione di suo zio, confermando i sospetti di Omer.


 

A questo punto anche Nilufer, che aveva dormito cullata dall'illusione dell'amore, si è risvegliata, quando ha scoperto dei ricatti e delle pressioni che Fatih faceva alla sorella e decide quindi di collaborare con Omer per permettergli di arrestare l'uomo. Riuscirà a mantenersi fedele? Io credo di no, ma sono pronta a essere stupita.

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