sabato 25 maggio 2019

Ladra di cuori - J. R. Ward - Frasi


LADRA DI CUORI


A giudicare dalle emozioni che avevano sempre mostrato, avrebbero potuto benissimo essere dei cyborg. Occhi così morti… i loro sguardi avevano tutta la luminosità della vernice opaca. Ma quei due probabilmente avevano solo visto molto. Fatto molto. E ciò si traduceva, secondo quanto aveva appreso sulla guerra, in persone che si dissociavano dal mondo intorno a loro e che non si fidavano di nessuno.                  Neanche di loro stessi (Jane pensando ad Ehric ed Evale)



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Jane trasalì e lo fissò. «Scusami?»                  «Tu mi hai lasciato, anche se non sei andata da nessuna parte.


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 Il suo corpo era come una casa da cui era rimasto chiuso fuori e, per quanto intensamente lo volesse, non riusciva più a varcarne la soglia (Assail)

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Lei gli aveva preso qualcosa e se l’era portato via quando gli aveva annunciato che sarebbe uscita dalla sua vita (Vishous pensando a Jane )

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«Sai com’è quando esci la notte, guardi in alto e ti aspetti di vedere il cielo? E quando lo fai, c’è questo miscuglio di cose che ti tocca, perché può essere nuvoloso o limpido, con la pioggia o la neve… eppure rimane così completamente impersonale? Il cielo è al contempo determinante ed estraneo… e anche lei era così (Vishous parlando di sua madre)



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Jane si alzò da sola, lasciandogli la mano tesa lì alla brezza… un’altra delle cose che V amava in lei: non avrebbe avuto mai bisogno di niente da lui o da qualsiasi maschio. Né da qualsiasi femmina. Né da nessuno. Jane badava a se stessa… e le avanzava ancora così tanta competenza da potersi prendere cura anche di chiunque altro.


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A volte la vita ti corre incontro veloce.  Anche la morte. (Vishous)

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«Ho pensato che non c’era nessun altro al mondo, incluso me stesso, che avrei voluto di più a prendersi cura di lui. A tal punto mi fido di te. E a tal punto credo in te.»Jane si ritrovò a sbattere le palpebre per ricacciare indietro le lacrime.«Tu scegli i modi migliori per dire ti amo».



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Vishous si fermò davanti alla porta della Tana. «Sai per me che cosa è più importante persino dell’amore?»«Che cosa?»V la spostò perché potesse vederlo in faccia. «La fiducia è più importante, per me. E ho capito… che tu mi copri le spalle».Jane allungò la mano ad accarezzargli la guancia, poi fece scorrere le dita sui simboli che aveva tatuati sulla tempia.«Fiducia» disse, «è solo un’altra parola per dire amore


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Perciò chiudi gli occhi e guarda ciò che sta per succedere come solo tu puoi fare. Devi determinare la fine, capisci? Tu determinerai la fine…

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