domenica 30 marzo 2014

IL BACIO IMMORTALE di Lara Adrian (LA STIRPE Vol. IX)



IL BACIO IMMORTALE, o DEEPER THAN MIDNIGHT (Più profondo della mezzanotte), è il nono volume della saga LA STIRPE DI MEZZANOTTE che Lara Adrian aveva iniziato seguendo innegabilmente le orme della più matura J.R. Ward. Pian piano che si procede con i volumi la storia prende una sua identità, si approfondisce di particolari e si sperimentano elementi nuovi. Se nel testo precedente avevamo seguito la storia di Brock e di Jenna, che si mostrava lievemente diversa dalla variante tipica di eroina della saga, ovvero era una semplice umana, anche se alterata dal DNA dell'Antico, in questo nuovo libro ritorniamo ad una Compagna della Stirpe, Corinne, il primo amore di Brock, liberata dalla tana dove Dragos teneva prigioniere tutte le donne che usava per i suoi sperimenti.

Corinne è stata una ragazza "selvaggia" in un'epoca lontana e sbiadita, anche se questo particolare interessante del suo ritorno nel mondo decenni dopo, con un salto incredibile nel progresso e nei cambiamenti viene passato in secondo piano per concentrarsi soprattutto sulla dimensione umana ed interiore. Corinne pensa di poter ritornare nel cuore di una famiglia che l'ha amata e persa, ma quando, accompagnata da Hunter, ribusserà alla porta della sua casa soprirà che il tradimento è quanto mai vicino. Le resterà solo Hunter su cui contare ed il Cacciatore è effettivamente il centro principale di interesse del romanzo. Gli altri personaggi non presentavano una caratterizzazione molto forte. Se devo dire che ricordo in modo particolare qualcuno di loro, ad eccezione forse di Tegan e Andreas, mentirei. Il plot romantico alla fine ci presenta sempre coppie dove lui è coraggioso e deciso a non legarsi a nessuna, lei è intrepida, ed affascinante. Hunter si distingue per il suo passato di solitudine assoluta, di violenza e umiliazioni che lo hanno trasformato in uno spietato assassino. In lui in qualche modo si proietta quello che potrebbe essere diventato il figlio di Corinne, che lei cerca disperatamente. Ma Hunter è molto più umano di quello che crede ed il modo in cui si lega alla giovane donna pian piano è descritto in maniera graduale e credibile. Si tratta per lui di un'esperienza nuova e per Corinne, dopo tanta violenza, finalmente arriva un amore intriso di tenerezza e di passione, concedendole qualcosa a cui aggrapparsi nella sua disperata ricerca del bambino sottratto.
Commovente anche il ritorno del ragazzino, liberato da Hunter dal destino di assassino che sembrava aspettarlo nelle mani di Dragos.

Se la storia d'amore tra Hunter e Corinne appare abbastanza convincente, anche se conclusa in un modo in cui mi ha lasciato qualche dubbio, il romanzo diventa stranamente corale rispetto a quelli precedenti e tantissimo spazio viene dedicato a Sterling Chase, che sicuramente si rivelerà il protagonista del prossimo volume. La sua discesa all'inferno, trascinato dalla Brama di Sangue, finisce per tagliarlo fuori dall'Ordine, dai suoi amici, tra cui Dante (anche se onestamente qui mi sono chiesta ma quando mai hanno legato questi due????), ed Elise (trattata in modo ripugnante pur di allontanarla), viene descritta lasciandogli ampio spazio. Pericoloso come non mai, per via della sua instabilità, Chase è comunque guidato dal desiderio selvaggio di eliminare Dragos, e questo lo porterà sui passi del vampiro fino ad un elegante ricevimento in cui partecipa il senatore Clareance, destinato a diventare un Servo e quindi uno strumento del terribile Gen-Due intenzionato ad utilizzarlo per trionfare sugli umani e sul mondo. Nella scena dell'attacco al ricevimento, intravediamo anche quella che dovrebbe essere la nuova protagonista, ovvero Tavia, un efficace segretaria del Senatore, che sembra quanto mai lontana dal mondo della Stirpe. Mi chiedo se mi convinceranno. Certo se a tratti la discesa verso l'inferno di Chase mi ha annoiato (ho temuto che si trasformasse in un novello Phury, che tra tutti i Fratelli della Ward è tra quelli che meno amo), i piani ed i sotterfugi di Dragos sono stranamente riusciti a conquistare il mio interesse. Il momento in cui il povero Kellan, che ha trovato rifugio nel centro operativo dell'Ordine, in preda a conati di vomito apparentemente per le torture subite, sputa un GPS non nego che ho trattenuto il respiro e mi sono chiesta....Ed ora che succederà? Altrettanto emozionante è stato anche il finale, dove, lasciandoci per la prima volta in questa serie con il fiato sospeso, Chase si riscatta dalla sua follia e si sacrifica per i suoi vecchi compagni, aprendo la strada a nuovi ed incredibili cambiamenti.

Piccola nota: la nascita del figlio di Tess e Dante. La nascita non è stata emozionante come quella di Nalla ed onestamente è chiaro che il riferimento alla coppia in attesa era quella di Zsadist e Bella. Nel complesso libro gradevole, soprattutto per Hunter.

VOTO: 8

FRASI TRATTE DAL ROMANZO

Era un'estranea, eppure per qualche motivo gli era familiare.

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Era sopravvissuta, ma in cuor suo si chiedeva se sarebbe stata ancora se stessa. Le avevano portato via così tanto. Cose che non si potevano riavere...

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Si passò ua mano fra i capelli e si voltò verso Lucan. "Ci hanno scoperti."
Lucan sospirò e l'enormità del suo errore lo colpì come un treno merci che si schiantava contro la sua anima.

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"La morte è il mio mestiere."

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"Che sofferenze ti ha inflitto Dragos?
Con suo grande stupore, Hunter si ritrovò senza parole. Non era mai stato riluttante ad ammettere la solitudine e la disciplina della sua infanzia. Non aveva mai voluto bene a sé né a nessun altro tanto da provare anche solo un briciolo di umiliazione per essere stato allevato come un animale...anzi peggio.

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Un'altra canzone di Bessi Smith. Un altro richiamo al passato, a un tempo in cui era innocente, ignara della crudeltà e dell'orrore del male.

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"Se vengo con voi dove mi porterete?"
"A casa" rispose Hunter. Poi guardò Corinne, somprendendo in quell'istante tutto il potere di quella parola.
Casa.
Lo colpì con la stessa strabiliante forza di un'arma forgiata nell'acciaio, indistruttibile come un diamante, salda come una montagna. Casa.

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