domenica 27 luglio 2014
QUATTRO SFUMATURE D'AMORE di Rosamunde Pilcher
Ebbene si! Ci sono ricascata. Quest'estate sta andando avanti un po' così, con un overdose di storie melense e poco accattivanti che il più delle volte sono frutto della penna di Rosamunde Pilcher. Il fatto è che anni fa ho anche letto qualcosa di quest'autrice. Non mi era parsa un capolavoro, ma neanche tanto male. Eppure le trasposizioni televisive hanno la capacità di svuotare completamente i suoi romanzi, offrendoci lo scheletro di una storia (che spesso non presenta neanche grandissimi avvenimenti), privandoli di qualsiasi emozione capace di coinvolgere lo spettatore. Eppure ci sono ricascata! Sarà che il sabato televisivo italiano è affetto dall'incurabile male della mancanza di originalità. Tutti escono e pochi restano davanti alla TV e per quelli che ci sono, chi se ne importa.
Due sabati fa ero incappata nel primo episodio di quella che è una serie di quattro puntate. Pensava che fosse un unico episodio che avevano intitolato LE QUATTRO SFUMATURE D'AMORE. Da subito ho capito che la "genialata" era frutto sicuramente di qualche mente italiana che aveva tradotto il titolo originale, ammiccando a ben altre e più famose sfumature letterarie. Certo accostare la serie erotica di E. L. James ad un romanzo della Pilcher è alquanto dubbia, in quanto le storie sono tendenzialmente caste. Il primo episodio ci presentava i vari e numerosi personaggi, anche se fondamentalmente le vicende ruotano intorno alla famiglia degli Aird, ricco casato scozzese, dove Edmund è a capo delle imprese e della splendida tenuta in cui vivono. L'uomo ha due figlie femmina, Alexa, sposata con un piacione antipatico che se la spassa con la migliore amica della moglie (solito noioso cliché), Laura, una ragazzina che ha da poco scoperto l'amore, corrisposto e perfetto, con Guy (che ovviamente muore a fine episodio) ed un figlio maschio, Henry, che sembra più sereno anche se è alla ricerca di un lavoro che possa gratificarlo e alla fine del secondo episodio capisce di voler fare il ristoratore.
Il primo episodio era di una noia notevole, tutto concentrato nel farci conoscere i vari personaggi, tra cui anche i fascinosi vicini degli Aird, tra cui spiccano Lucilla, la formosa e dirompente amica di Alexa, che ha una storia con suo marito, ed il vagabondo Hamish, pronto a consolare Laura dopo la perdita del suo giovane amore. Certo è vero che dalla dinamica America arriva Conrad Tucker, una vecchia fiamma di Virginia, la moglie di Edmund, con il quale la donna ha passato una unica notte d'amore. Ovviamente la notte ha dato un frutto (Laura) che l'uomo rivendica come sua figlia, soprattutto alla luce della perdita dell'altra figlia che aveva. Ma la tensione emotiva è quasi assente, e nel primo episodio nulla coinvolge.
Ieri sera, annoiata e senza un canale dove fermarmi, mi sono ritrovata a seguire il secondo episodio. Rispetto al primo mi è parso un pochino più dinamico. Si scoprono i vari altarini dei membri della famiglia: Edmund scopre il tradimento della moglie e che Laura non è sua figlia, Alexa capisce che il marito la tradisce con Lucilla e decide di lasciarlo, Laura si mette con Hamish e rinuncia all'idea di partire per l'America per conoscere il resto della sua nuova famiglia. Certo niente di eccezionale, ma passabile per una serata noiosa.
Di bello sicuramente ci sono i paesaggi scozzesi, meravigliosi nella loro semplicità, i castelli, quello di Duns con la sua riserva naturale e la splendida Mandestone House, usata come villa degli Aird, i balli, eleganti e molto glamour con le donne in abiti eleganti e gli uomini in tiro. Mi sono persa più dietro a questi particolari che per la storia in sé, che come al solito appariva alquanto banale e priva di coinvolgimento.
VOTO: 5
FOTO DELLA SERIE
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