sabato 19 luglio 2014

QHUINN, L'AMORE NEGATO

Il personaggio di Qhuinn è uno di quelli che ti entrano nel cuore pian pianino. Lo incontriamo per la prima volta tra le nuove leve che vengono addestrate al centro dai fratelli. La guerra sta diventano sempre più feroce e si ha bisogno di tutto l'aiuto che può essere dato. Qhuinn viene da una famiglia aristocratica, ma un difetto dalla nascita, quello di avere gli occhi di due colori diversi, ne ha fatto da sempre un emarginato all'interno del suo stesso nucleo familiare. Non cosiderato minimamente né dal padre, né dalla madre, che ad ogni buona occasione o evento mondano cercano una scusa per allontanarlo, Qhuinn ha reagito con durezza e rabbia a questo rifiuto e all'assenza di un amore sincero e profondo. Si è costruito l'immagine di ragazzo cattivo, tutto piercing e rabbia, ma al centro di addestramento subito simpatizza con un altro escluso e apparentemente diverso, John Mattherw, il ragazzo muto, che entra nel trio di amici insieme a Blay, il suo compagno d'infanzia. Blay in realtà è la presenza solida e costante, accanto all'irrequieto Qhuinn, il legame che lo riporta al mondo, oltre la rabbia che lo caratterizza.

I tre ragazzi diventano molto intimi e le angherie di Lash, il cugino di Qhuinn, nei confronti di John, visto come l'elemento debole, caratterizzano i tempi dell'addestramento. Qhuinn diventa subito il protettore del ragazzo, contrappondendosi con decisione a Lash, che cerca di colpire anche lui. La situazione precipita con un vero e proprio tentativo di abuso di Lash nei confronti di John, che custodisce un terribile passato che non ha condiviso con nessuno. La reazione di Qhuinn è violenta, attaccando il cugino e finendo per disonorare la sua famiglia che per questa sua reazione lo allontanerà definitivamente. Rimasto solo al mondo, senza più una casa dove andare, senza soldi, né futuro, Qhuinn si allontana da casa sua senza che nessun membro della sua famiglia gli dica addio. Il ricordo di Qhuinn che cammina solo lungo il ciglio della strada, con la morte nel cuore, abbandonato da tutti, è sicuramente uno dei momenti più intensi e caratterizzanti di questo personaggio, uno di quei tasselli che ce lo avvicinano al cuore. Solo, senza una meta, sarà raggiunto dalla Guardia d'Onore, di cui fa parte anche Luchas, il fratello perfetto e preferito. Il loro compito è quello di una spedizione punitiva per aver infangato il nome della famiglia. Lo picchieranno fino a lasciarlo quasi senza vita sul ciglio della strada, alle porte del Fado, diviso tra la morte e la vita. A riportarlo a noi è Blay, sopraggiunto in macchina per aiutarlo.

Intanto il re cieco, che non ha mai amato profondamente la glymera e tutte le sue tradizioni, convinto che Qhuinn abbia agito in modo leale nei confronti del suo figlioccio, decide di riscattarlo, di aprirgli le porte della sua casa e di fare di lui l'Ashtrux Noshtrum di John, ovvero la sua guardia privata. Da quel momento la vita di Qhuinn cambia, in quando entra a far parte di una vera famiglia, come quella che non ha mai avuto. Il suo coraggio, la sua intraprendenza ne fanno un guerriero apprezzato ed amato anche da tutti i fratelli. Gesti eroici da ricordare sono sicuramente l'attentato al Re, quando si getta praticamente da solo, fuori dalla casa di Assail per affrontare Xcor e permettere a Thor di trascinare Wrath sanguinante al sicuro. Indimenticabile è poi l'impresa eroica in cui, incapace di pilotare un aereo, riesce a far volare un Cesna sgangherato sopra i boschi che circondano Caldwell e riportare a casa Zsadist. Tutti sono concordi sul fatto che, anche se il suo sangue non è puro, se agli occhi della spocchiosa glymera è decisamente imperfetto, Qhuinn ha tutti i requisiti per essere accolto come fratello nella Confraternita. Non spetterà a John, che pur sembra esserci destinato dalla nascita e dal suo stesso sangue, né al coraggioso e leale Blay, ma a Qhuinn, il figlio ripudiato e non amato, il ruolo di nuovo fratello, quello di merito più che di sangue. Per lui Wrath cambierà addirittura le leggi e le tradizioni, mostrano una stima assoluta.

Ma se la vita professionale di Qhuinn è tutta in discesa, in quanto i suoi meriti gli consentono di arrivare a posizioni che altri possono solo sognare, la sua vita privata è invece un continuo riflesso di quell'insicurezza che il mancato amore famigliare ha generato. La sua bellezza sfacciata, la sua forte carica erotica, ne fanno una calamita per uomini e donne, ma Qhuinn utilizza il sesso come strumento per tenere lontano le persone invece che per avvicinarle. Non torna mai con una stessa donna o con uno stesso uomo e dimentica i loro nomi e le loro facce subito dopo. Layla, l'Eletta che si invaghisce di lui in un primo momento, ha tutte le carte in regola per ricoprire il ruolo che lui sogna di dare ad una sua ipotetica compagna. Perfetta, di sangue purissimo, potrebbe essere la donna che lo riscatta da tutti quei giudizi negativi subiti per anni. Qhuinn aspira alla normalità artificiosa e statica tipica della glymera, non per passione, ma per riscatto nei confronti di un ambiente che lo ha sempre rifiutato, facendolo sentire un escluso. Eppure tiene Layla a distanza, non vuole che lei si innamori seriamente di lui, perché sente di non poterla amare davvero. Il bambino a cui daranno vita è in realtà frutto della solitudine e della disperazione che caratterizza entrambi, che sentono di non avere nulla di veramente proprio, ma paradossalmente decidono di averlo quando sono consapevoli che tra loro non ci sarà mai un tipo di amore assoluto e unico tipido delle coppie. L'amore unico e assoluto di Qhuinn è Blay, l'amico di sempre, il compagno, l'innamorato silenzioso e tradito. Qhuinn rifiuta Blay in tutti i modi possibili ed immaginabili perché sente che è la persona in grado di stravolgere completamente la sua vita, indurlo a prendere atto della sua vera identità, ben lontana dalla glymera. Questo suo conflitto interiore darà vita ad una delle storie d'amore più travagliate e appassionanti dell'intera saga. Accettare quello che prova per Blay, riconciliarsi con lui e con se stesso faranno parte del doloroso percorso di maturazione di Qhuinn che gli permetterà di chiudere con il passato, di trasformarsi in un uomo sicuro di se stesso e dei propri sentimenti, libero di vivere il proprio amore e la propria natura, scevro da qualsiasi condizionamento doloroso dell'infanzia.

Così Qhuinn guardò il bel viso del suo migliore amico, si sentì come se non avesse mai visto i capelli rossi, quegli occhi blu, quelle labbra e la mascella. Ma era proprio per tutto quello che avevano passato insieme che stava cercando qualcosa da dire, qualcosa che li avrebbe fatti tornare a dove erano una volta. Tutto ciò che gli era venuto in mente era…mi manchi. Mi manchi così fottutamente tanto da farmi star male, ma non so come trovarti, anche se sei proprio di fronte a me.
(Lover Mine)

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