IL PIRATA GENTILUOMO dunque non poteva mancare tra le mie letture "rosa", anche se penso che sia il primo volume della Garwood che leggo: autrice da molte stimata. Le vicende raccontano del marchese di Cainewood che ha perso tragicamente un fratello in mare. Si sospetta che ad averne causato la morte sia stato il famoso pirata Pagan, intorno al quale è fitto il mistero. Lui ruba ai ricchi per dare ai poveri, una sorta di Robin Hood dei mari, ma Caine è convinto della sua natura spietata e sta muovendo mari e monti pur di catturarlo. Oltre ad una taglia sulla sua testa, decide di fingersi lui per indurlo ad uscire allo scoperto.
Una sera, in una locanda frequentata da brutti ceffi, giù al porto, si avvicina una giovane donna molto bella, Jade, creatura misteriosa e piena di carattere che gli fa un'insolita proposta alla quale Caine rifiuta di cedere, anche se si trova alla fine coinvolto in mille disavventure che ruotano intorno a Jade e alla sua vita ingarbugliata.
Senza poter svelare troppo della trama, onestamente mi aspettavo molto di più. Spesso mi capita che quando leggo un libro, la parte iniziale mi prenda intensamente, per poi perdersi pian piano nel suo sviluppo. In linea di massima mi è capitata la stessa cosa anche con questa storia.
Sicuramente la parte migliore è l'inizio, con il mistero che piano piano si svela agli occhi del lettore sulla vera identità del pirata, pian piano però molto si perde soprattutto dal punto di vista della trama avventurosa. L'intreccio è quanto mai ingarbugliato e la folla di personaggio che poi arrivano (fratello di Caine, fratello di Jade, i vari pirati, la famiglia di lui) aiutano solo ad accrescere la noia. Peccato perché c'erano tutte le premesse per una storia che sapesse conquistare.
Storia con molto potenziale, ma non sempre ben sviluppato. Da leggere per passare una serata.
VOTO: 6
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