La seconda puntata di questa breve stagione ci porta un passo avanti nella storia, nelle alleanze precarie che si costruiscono in vista della grande guerra che i nostri eroi dovranno affrontare. Questa volta Jamie è intenzionato a stare dalla parte dei vincitori, ma i suoi interessi e la sua prosperità al momento si basano sul consenso della corona e, come abile politico, cercherà di aspettare il momento propizio per tirarsi indietro.
Adesso, avendo accettato il ruolo di mediatore con gli indiani, dubita se chiedere le armi agli inglesi che vorrebbero armarli contro i ribelli. Jamie sa che dare loro oggi delle armi significa un domani dover combattere contro di loro ed è per questo che spiega a Ian la sua intenzione di non appoggiare la richiesta. Quando però scoprirà che il nipote ha avuto un figlio dalla moglie indiana, si rende conto che per Ian il legame con loro è molto forte e lui reputa che il suo vincolo con il nipote valga più di qualsiasi calcolo e alla fine deciderà di appoggiare questa richiesta.
Nel frattempo viviamo il tormento di Fergus, che si è sentito in colpa e incapace di difendere la moglie e Claire dalla famosa aggressione. Claire si rende conto dei rapporti tesi tra i due coniugi e chiede a Marsali di trasferirsi alla grande casa, per gli ultimi giorni della gravidanza. Sfortunatamente qualcosa sembra non andare per il verso giusto e Roger riuscirà a scuotere Fergus e a ricondurlo dalla giovane.
E qui arriva il momento drammatico e toccante, con l'arrivo in scena di Henri Christian, personaggio che, nei libri, mi ha straziato il cuore, che ho amato e che mi ha fatto soffrire. Non so se seguiranno la stessa strada anche nella serie, ma sicuramente il suo arrivo è avvenuto all'insegna dell'emozione.
Intanto Christie comincia a costruire la sua chiesa, con quel moralismo bigotto che spaventa i più, soprattutto una famiglia flessibile come quella dei Fraser. E l'oscura Malva comincia ad affiancare Claire nella sua professione, attirata da questa donna così lontana dagli schemi e dalla rigida morale del padre.
Se non avessi letto i libri proverei quasi simpatia per lei, soprattutto davanti a quello sguardo sfrontato con cui ha affrontato il padre, incapace di infliggerle la punizione che voleva solo perché il latte non era fresco come desiderava lui. Peccato che il libro, abbiamo molto altro da dire e ogni volta la osservo con un certo brivido.
Puntata lunga, piena di elementi, ma con spunti interessanti.
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