lunedì 1 agosto 2022

SOL NASCENTE: Senza fiducia (91-106)


 Arrivati a questo punto della storia, onestamente, non so se senza fiducia sia Alice, che continua a rifiutarsi di credere nell'istinto di Mario, convinta che i suoi sospetti su César nascano da una semplice gelosia, o quella dello spettatore che si è rassegnato a che nulla accada in questa serie dove tutto ci piace e nulla ci appassiona veramente.


 

Navighiamo ormai oltre la metà delle vicende eppure manca mordente, qualcosa che ci travolga e che ci spinga a cercare di arrivare alla fine. Alice e Mario si amano, ma mai abbastanza. C'è sempre qualcosa che li divide, prima la sfiducia di Alice nei confronti della sincerità dei sentimenti di Mario, poi Carolina con la sua gravidanza, adesso le indagini di Mario che sembrano guidarlo sempre di più verso César.


 

Alice però non vuole crederci. Vede César come l'uomo che sta salvato l'azienda di famiglia e reputa che Mario sia solo mosso da una cieca gelosia. Il nostro eroe, stanco più di noi, tronca la relazione e per un numero infinito di puntate restano lontani e su fronti opposti.


 

Poco ci aiuta Tiago e Yumi che si mettono insieme dopo che Dora liquida il marito dicendosi che vuole altro dalla vita e spinge i due a provarci. E anche se troviamo Ralf e Milena molto carini insieme, sorridiamo della loro prima volta, senza però lasciarci travolgere o turbare dall'emozione.


 

E anche se speriamo che Lenita ritrovi la figlia perduta, resta sempre questo strano senso di amarezza generale, o meglio di mancanza di sapore, come se tutto potesse essere più saporito, senza però riuscirci. 


 

E alla fine dopo una decina di episodi dove Loretta si fa amare e odiare dalla famiglia, mentre svela di essere sul lastrico e allo stesso tempo potrebbe aiutare Lenita a trovare la figlia perduta (ovviamente il caso ha voluto che lei fosse una delle infermiere che lavorava nella clinica dove la donna ha lasciato la bambina), ci chiediamo quanto ancora dovremo attendere prima che qualcosa si smuova davvero.


 

Speriamo che la svolta sia prossima, perché il ritmo davvero langue esageratamente. 

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