Ho da poco finito di leggere la biografia di Domingos Montagner, scritta dal giornalista Oswaldo Carvalho sulla base di una vasta ricerca documentaria e di una serie di interviste a più di ottanta persone tra parenti, colleghi e amici incontrati durante l'arco di una vita, troppo breve ma decisamente ricca di esperienze, di passioni e di affetto.
Il libro mi è stato regalato da una persona che sapeva quanto apprezzassi l'attore, che avevo avuto il piacere di vedere in JOIA RARA, CORDEL ENCANTADO e soprattutto SETE VIDAS, ma leggere questa biografia mi ha permesso di avere una visione più ampia di un talento raro, versatile che dai palchi dei circhi del Brasile e poi del mondo ha saputo crescere e brillare fino ad arrivare a noi.
La biografia si concentra soprattutto sul percorso artistico, pur offrendo uno spaccato anche della sua dimensione umana, dall'infanzia trascorsa a Tatuapé alle prime esperienze come pagliaccio nelle strade di San Paolo.
Il libro racconta anche dei suoi viaggi attraverso il Brasile e il mondo con compagnie teatrali e circensi fino ad arrivare al luminoso mondo della televisione e del cinema, dove è riuscito a conquistare tutti con la sua umiltà e la sua generosità.
E se viene concesso un certo spazio anche alla parte personale, con l'incontro con la moglie, Luciana Lima, la nascita dei tre amatissimi figli, è sicuramente la parte dello spettacolo che ricopre il ruolo centrale, che permette di cogliere il ritratto di un artista pieno di energia e di talento, che avrebbe potuto davvero ancora dare tantissimo al mondo dello spettacolo se il destino non lo avesse attirato nelle acque misteriose del fiume São Francisco, negli ultimi giorni di registrazione della novela “Velho Chico”, di cui era protagonista.
Racconto intenso, delicato, per conoscere un artista che ha lasciato un'impronta profonda nel mondo circense, ma anche quello della televisione e del cinema brasiliano. Mi reputo fortunata per averlo potuto in qualche modo conoscere e questo libro permette di approfondire molti aspetti della sua storia che, senza sfuggirebbero.
Unico rimpianto, emerso dopo la lettura del romanzo, è quello di non averlo potuto vedere dal vivo, illuminare il palco con la sua risata e con il suo talento.
Nessun commento:
Posta un commento