Ho deciso che il mio resoconto delle puntate sarà su una manciata di episodi più cospicua, in quanto questo prodotto è caratterizzato dalla solita lentezza perenne che rallenta tutto e solo su un numero notevole di capitoli è possibile raccontare qualche evento.
In questi sedici capitoli, alla fine, di veramente importante c'è stata la decisione di Morena di accettare il lavoro che Wanda le ha proposto in Turchia. Pressata dalle esigenze economiche, frutto dello sfratto del proprietario di casa, la ragazza, mossa da un certo orgoglio decide di non chiedere l'aiuto di Theo, come questi le aveva proposto.
Pur amandolo, pur organizzando con lui le nozze, nonostante l'opposizione silenziosa della madre di lui, Morena sa che l'astio nasce dalla sua condizione di "favelera", e non vuole che gli altri possano pensare che lei stia con Theo per la sua condizione economica superiore. Anche se dovremmo apprezzare questa sua autonomia e desiderio di indipendenza economica, dopo una trentina di puntate che assistiamo alle vessazioni di Wanda, Livia, Irina e il Russo sulle povere ragazze trafficate, è davvero difficile non pensare che Morena stia peccando di orgoglio.
Inoltre, a complicare le cose, arriva il suo silenzio con Theo, nonostante la madre e l'amica cerchino di farle capire che deve parlare con lui e non aspettare che si avvicini il matrimonio. Quando Theo scopre che la sua fidanzata sta progettando di partire per la Turchia per tre mesi, mentre lui si sta affannando per finire la casa, per organizzare le nozze, la sua reazione è impulsiva ma decisa, come è tipico di questo personaggio.
Rompe la sua relazione con Morena, parla con il piccolo Junior, dicendogli che lui sarà sempre suo padre, presente e disponibile, anche se non si sposerà più con sua madre e tronca tutti i rapporti con lei. Morena si dispera, cerca di ricucire, ma senza risultato, mentre si avvicina la data di partenza.
E se sappiamo che il suo arrivo a Istanbul, dove ci sono già Jessica, Rosalba e Walenska, segnerà una nuova fase della storia, seguiamo anche con un sorriso le vicende di Helo, il capitano della polizia, divorziata da Stenio, che però non smette di cercarla ogni volta che si trova davanti a un fallimento, come quello con la bella Bianca.
Quest'ultima si innamora, durante il loro viaggio in Turchia, di Zyah, la fascinosa guida turistica che si è occupata di presentare loro la Cappadocia e che è l'oggetto del desiderio di Ayla, la figlia remissiva di una venditrice di tappeti. La loro storia è sicuramente una di quelle che merita di essere seguita, nel mare sconfinato di trame che soffoca questo tipo di prodotti.
A parte questi tre filoni, il resto è solo riempitivo.
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