domenica 1 marzo 2015

MI AVRAI di C.D. Reiss (LE NOTE DELLA PASSIONE Vol III)


Sono rimasta un po' delusa alla fine della lettura dell'ultimo volume della saga LE NOTE DELLA PASSIONE. Mi aspettavo qualcosa di diverso, ma alla fine non è riuscito a darmi le emozioni promesse. Credo di aver raggiunto, forse, il limite di saturazione con questo genere e allontanarmene un po' non mi sembra una cattiva idea. In realtà quello che voglio è una storia che mi sorprenda e che non possa essere facilmente ingabbiata in un cliché di genere o sottogenere, che finisce per svilire una storia che presenta buone potenzialità.


Monica e Jonathan sono la classica coppia di questo tipo di romanzi figli o cugini del grande successo di 50 Sfumature di Grigio. La storia è sempre la stessa: lui traumatizzato, tendente al sadismo, soprattutto nell'intimità; lei il più delle volte con un livello di autostima sotto i piedi, anche se poi nel caso di Monica cerca di darsi una scrollata e di affermarsi autonomamente, ma ovviamente non ci riesce.


Se Mr Grey poteva anche colpire l'immaginazione femminile con i suoi turbamenti, la sua bellezza sfolgorante che nascondeva fragilità ed ombre varie, dopo aver letto decine di romanzi dove lui ha subito qualche trauma psicologico che giustifica i suoi gusti, comincio a provare una forma di assuefazione. Jonathan è stato introdotto al sesso dall'amante del padre ed una relazione tormentata con la ragazza, finita tragicamente, ha sconvolto il suo equilibrio tanto da indurlo a provare il suicidio prendendo psicofarmaci che lo hanno compromesso irrimediabilmente.



Se per i primi due romanzi precedenti il suo cuore sembra davvero sopportarne di cotte e di crude, cede in questo terzo volume che avrebbe lo scopo di commuovere la lettrice fino alle lacrime per la separazione degli amanti, per le difficoltà e l'eminente separazione tra i due. Eppure ho trovato davvero faticoso seguirli. I giochetti erotici prima dell'intervento al cuore (tempestivamente rimproverati dall'infermiera messa in allarme dalle macchine che segnalavano battiti cardiaci accellerati) è di un'assurdità quasi comica e qui effettivamente invece di commuovermi ho riso. Capisco la fantasia, ma qui siamo completamente nel mondo del surreale.


Inoltre, benché dichiarino di amarsi a prescindere dalla loro intesa fisica, l'unica cosa di cui parlano è sempre quella, anche quando l'uomo praticamente sta morendo ed effettivamente la vita è composta da tante altre cose. Qualcuno potrebbe obiettare che questo è un libro erotico, ma se ne avete letti di diversi, come me, sapreste distinguere uno scritto bene da queste esasperazioni del genere. Leggete VIRTU E PECCATI, ad esempio, che oltre a scene di fuoco offre analisi psicologiche credibili ed una trama che appassiona. O se vogliamo rimanere in ambito contemporaneo, un qualsiasi libro di Beth Kery mi sembra offra qualche stimolo molto più interessante.

Monica e Jonathan alla fine mi hanno deluso, come molte delle coppie di queste trilogie ripetitive e banali, dove spesso le scene sono alquanto surreali e completamente prive di qualsiasi originalità ed emozione sincera.

VOTO: 5

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