
L'arrivo della piccola Julia nella vita di Ross sembra in qualche modo un coronamento di un rapporto nato quasi per caso, ma rivelatosi vincente. Eppure i problemi non mancano nella loro esistenza, basti pensare alla mina di Wheal Leisure, alla speculazione dei Warleggan, che cercano di compromettere ed influenzare il mercato in base ai loro bisogni, al punto da indurre Ross a diventare il leader di una compagnia che ha lo scopo di tutelare tutti i proprietari di miniere e di riflesso la vita dei loro dipendenti.


Anche se alcune storie possono essere meno appassionanti di altre (basti pensare a tutta la vicenda della compagnia creata da Ross), la bellezza di alcuni episodi, il potere narrativo di Graham, rendono anche DEMELZA un volume immancabile e avvincente, con scene da incorniciare, come quella del ballo a casa dei Warleggan, quello della morte di Jim Carter, o quella in cui Demelza (rimasta sola in casa) si ritrova a dover fronteggiare due uomini pericolosi come Dwight e Mark Daniel. E poi la fuga di Verity, il coronamento del suo amore con Blamey, la terribile epidemia. Innegabilmente Graham ha il potere della narrazione e si offre al lettore con la sua eccellente capacità narrativa, con personaggi solidi ed appassionanti e con un paesaggio naturale che diventa quasi lirico nel suo racconto, perfetta cornice di vicende umane toccanti ed universali.
VOTO: 8
FRASI TRATTE DAL ROMANZO
— Sei l'unica cosa che importa —disse —. Ricordalo. I miei parenti, i miei amici, Elizabeth, la casa e la minerara: rinuncerei a tutto e lo sai...lo sai bene. E se non lo sai vuol dire che in tutti questi mesi ho fallito e quello che posso dirti ora non servirà a nulla. Ti amo, Demelza e insieme siamo stati molto felici. E torneremo ad esserlo. Ricordalo e aggrappati a questo perché nessun altro lo può fare.
(Ross a Demelza)
***
- A volte — disse con voce pensierosa, — penso di essere una gran signora, ma poi ricorso che sono solo...
- Sei Demelza, - disse Ross baciandola a sua volta - Dio ha rotto lo stampino.
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Anche il suo viso assomigliava al profilo di una nave, affilato, aggressivo e solido, castigato dal tempo, ma non sconfitto.
(Demelza osservando Blamey)
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Ross si chinò e premette il viso trai capelli di Demelza. Vibranti come lei stessa, sfioravano la faccia di Ross. Avevano l'odore dolce della brezza marina. Ross si sentì toccato dal mistero della personalità, perché quei capelli e la testa e la persona del giovane donna che era ai suoi piedi erano suoi per legge coniugale e per la decisione entusiasticamente libera della donna stessa, perché quei capelli scuri e quella testa significava per lui più di chiunque altro, perché in un modo misterioso rappresentato la chiave per liberare la sua attenzione, il suo desiderio e il suo amore. Uniti intimamente e personalmente nel pensiero e nella simpatia, interagendo l'uno con l'altra ad ogni passo, erano allo stesso tempo esseri singoli, irrevocabilmente persone separate e diverse e dovevano continuare così malgrado tutti gli sforzi per mantenere la distanza.
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No mi sorprende —disse Demelza—, che ti abbiano scelto per dirigere la compagnia, perché sei capace di provocare cattivi pensieri anche in un santo.
(Demelza parlando con Ross)
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Verity pensó che infondo al cuore tutti i Poldark erano sentimentali e all'improvviso, per la prima volta, si rese conto che si trattava di un tratto molto più pericolo del cinismo.
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Per avere classe, Jonathan, c'è bisogno di una sola generazione. I tempi sono cambiati. Quello che conta è la ricchezza.
(La madre di Elizabeth)
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Ho vissuto con loro, che è molto di più di quello che mai potrai fare. Ci sono buoni e cattivi in tutte le classi socilai e in tutte le condizioni e non metterai a posto il mondo pensando che tutti quelli che sono qui sono responsabili della morte di JIm.
(Demelza a Ross durante la festa a casa Warleggan)
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—In questi posti arrivano sempre una collezione di vagabondi. Ci sono sempre individui ansiosi di incoraggiarli.
Demelza rispose con fare trionfante: - Oh no, Ross, in questo ti sbagli. E sei ingiusto con loro! Uno è un baronetto e vive nella mansione Werry. Mi ha invitato a bere il tè e a giocare a carte. Un altro è un uomo di chiesa che ha viaggiato per tutto il continente. E il terzo è un ufficiale di marina. Uno, incluso, è un tuo parente. Oh, no, Ross, non puoi dire una cosa simile!
—Posso e lo faccio. —Era furioso con lei—. Uno è un vecchio depravato e lascivo il cui nome non può essere pronunciato in circoli decenti. Un altro è un vanitoso pedante che porterà discredito alla Chiesa. E il terzo è un giovane marinaio in cerca di avventure. Partecipano per vedere che possono ricavarci, come tutti quelli della loro classe. Mi sorprende che i loro complimenti non ti provochino nausea.
(Ross e Demalza, litigando al ballo dei Warleggan)
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—L'unico inconveniente dei Poldark —disse dopo un momento— è quello di non saper accettare la sconfitta.
—L'unico inconveniente dei Warleggan —disse Ross— è non sapere quando non sono desiderati.
(Ross e George)
***
—Verity, ieri sera ho chiuso il libro della mia vecchia vita. Da domani ne inizierò uno nuovo e dobbiamo scriverlo insieme.
- Non desidero altro - disse lei —. E non ho paura di nulla.
(Verity e Blamey)
***
Lei sapeva che stava morendo: però la vita la chiamava, quella vita che aveva tutta la dolcezza della gioventù, ancora non vissuta: Dwight, il baronetto, gli anni di trionfo, pianto e poi la morte.
(Keren)
***
— Ti aspetti che ti picchi? —disse lui. - Questo è quello capisci: una buona bastonata e poi si passa ad altro. Ma non sei un cane o un cavallo che si può correggere colpendolo. Sei una donna e hai istinti più sottili per giudicare il bene ed il male. La lealtà non è una cosa che si compra: si concede o si nega liberamente e per Dio, hai scelto di negarla!
(Ross a Demelza dopo la scoperta della fuga di Verity)
***
—Stia attento alla legge, capitano. È una cosa antica, contorta e sinuosa e si può burlare di lei una mezza dozzina di volte, ma se una sola volta riesce ad afferrarla, scoprirà che liberarsi non è così facile che liberasi dalla presa di un granchio.
(McNeal a Ross)
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