giovedì 8 dicembre 2016
L'AMANTE DI LADY CHATTERLY (Uk 2015)
Molti anni fa, quando ancora stavo studiando, mi sono imbattuta in L'AMANTE DI LADY CHATTERLY, romanzo di D.H. Lawrence che tanto fece parlare di sé quando venne pubblicato, accusato di volgarità e sottoposto ad attacchi feroci, che si concentravano solo su alcune esteriorità senza considerare la profondità del messaggio, ovvero la celebrazione della vita anche nella sua componente squisitamente carnale e fisica, contrapposta all'aridità di una parte della società del tempo. Al giorno d'oggi non ci si scandalizza più cosi facilmente come un tempo ed il romanzo di Lawrence è stato portato sullo schermo diverse volte, con più o meno successo.
Qualche anno fa per la rete britannica BBC è stata trasmessa un'ennesima versione dove il ruolo del fascinoso Oliver Mellors è stato affidato ad un attore scozzese che si è imposto all'attenzione mondiale con il ruolo di Rob Stark nel grande successo mondiale di IL TRONO DI SPADE e che più recentemente si è fatto apprezzare in Italia nel ruolo di Cosimo nella serie evento di Rai 1 I MEDICI.
Oliver Mellors e Lord Chatterley hanno vite in qualche modo parallele, ma sono collocati su due piani opposti della società. Il lato aristocratico e potente non sembra accorgersi di lui fino a quando, dopo la guerra che ha ridotto Chattetley su una sedia a rotella, Mellors si reca da lui a chiedergli un lavoro come guardiacaccia.
Oliver vuole vivere lontano dagli altri esseri umani, soprattutto dopo il trauma della guerra ed il tradimento della moglie che lo ha sostituito con un altro uomo durante la sua assenza. Pur vivendo isolato tra i boschi della tenuta, a contatto solo con la natura e gli animali, Mellors conosce Connie, la giovane moglie di Lord Chatterley, intrappolata in un matrimonio sterile, con un marito disposto anche ad accettare la sua infedeltà (purché sia con un uomo del loro stesso ceto) pur di avere il tanto desiderato erede.
Mellors e Connie invece scoprono una passione totale e sincera che abbatte tutte le barriere sociali inducendoli anche a sfidare la stessa società che li condanna.
Ho amato questa storia fin da quando l'ho scoperta e la rileggo e rivedo sempre con piacere. Eppure questa ennesima versione mi ha convinto poco, a parte il fascinoso Richard Madden che offre un Oliver Mellors da manuale, oscuro e chiuso verso il mondo che lo ha ferito, arrabbiato e sofferente. Manca però a mio modesto parere tutta la sensualità fondamentale in una storia come questa. Connie non appare particolarmente innamorata, e se non fosse per la scena finale in cui lo rivendica con forza, resteremmo con il dubbio che Mellors sia stato solo uno strumento al suo scopo. Lord Chatterley appare solo un uomo sofferente e arrabbiato e non emerge tutta la sterilità e l'egoismo che caratterizza il suo personaggio. Peccato perché alla fine la storia resta piacevole da guardare, ma è come vederla con distacco e da fuori, molto lontana dalla bellezza del romanzo.
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