OUTLANDER - A. MALCOLM 3X6
Lo so che molti avranno da ridire dopo la visione di questa puntata. I gruppi ed i forum saranno pieni di gente che l'avrebbe fatta meglio, avrebbe modificato un particolare, inserito un altro ed eliminato altri dettagli. Dopo un'attesa di ben due settimane frutto della pausa nella trasmissione e più di un anno dall'ultima scena insieme, è inevitabile che alcune aspettative vengano deluse, ma la verità è che trovo gli autori di questa serie particolarmente attenti e rispettose del materiale che stanno trattano.
I romanzi ci offrono una dimensione ed un'atmosfera completamente diversa, di più ampio respiro, ma i due mezzi sono diversi e non in concorrenza. Una volta accettata questa grande verità possiamo seguire le vicende portate sul piccolo schermo lasciandoci conquistare dalle scelte fatte, dalla bravura degli attori, dalla cura di ogni dettaglio, basti pensare al torchio che Jamie utilizza nei primi minuti di questa puntata, rivelandoci tutto un mondo su un'epoca ed un mestiere.
Gli autori ci avevano lasciato con Claire che entrava nella tipografia, sorprendendo Jamie. Adesso la prospettiva cambia e si sposta sul nostro eroe, un po' come era già capitato nella prima stagione, quando avevamo dovuto aspettare sei mesi con Jamie in bilico su un cornicione, arrivato a salvare Claire dalle grinfie di Randall.
Qui vediamo Jamie uscire da una casa dopo che una donna dall'aria promiscua lo ha aiutato a vestirsi. Abbiamo un vuoto esistenziale nelle vicende del nostro eroe. Dopo Helwater, Jamie è partito per tornare a Lallybroch, ma potrebbero essere successe molte cose nel frattempo, che noi ignoriamo, ed è proprio così.
Il nostro avvenente tipografo si reca al lavoro come ogni mattina e già lo vediamo alle prese con volantini pericolosi dati a brutti ceffi che lo chiamano MacDub, nomignolo che si era guadagnato in carcere. A giudicarlo con aria di disapprovazione, il famoso Geordie, citato nella frase alla fine della scorsa puntata. E mentre l'uomo resta solo, lavorando al suo torchio, ecco che il momento tanto atteso arriva: Claire torna nella sua vita, dopo ben vent'anni di separazione.
Gli attori sono bravissimi perché trasmettono tutta l'emozione e allo stesso tempo il tremore, l'imbarazzo, la paura che qualcosa sia cambiato. Le due persone che si trovano l'uno difronte all'altra non sono più i ragazzini di un tempo, ma la vita li ha cambiati profondamente. L'amore di un tempo non è mai morto, ma adesso bisogna capire se riuscirà ad adattarsi alla trasformazione che ognuno di loro ha subito.
Emozionanti tutti i momenti di confronto tra di loro, con lo scambio delle foto che permettono a Jamie di vedere Brianna. Jamie confessa alla donna anche di Willie, eppure si percepisce che lui stia tacendo qualcosa di fondamentale. Anche se vorrebbero indugiare e rimanere a parlare per ore, come facevano un tempo, non bisogna dimenticarsi che Claire è piombata nella vita di Jamie nel bel mezzo di mille situazioni che ancora ignora.
Lui non se la sente di separarsi da lei (e ci pare estremamente credibile) e decide di trascinarla con sé per Edimburgo, mentre si reca ad un appuntamento con notevole ritardo. Ed ecco che rivediamo il piccolo Fergus, ormai uomo, che a quanto pare lo ha seguito fino in città e che viene travolto dalla gioia nel rivedere Milady, come l'ha sempre chiamata lui.
Se rivediamo un vecchio personaggio a noi così caro, come il piccolo Fergus, ormai interpretato da Cesar Domboy, incontriamo nuovi amici o forse nemici, come il curioso Mr Willoughby, che Jamie salva da una situazione compromettente e che poi intrattiene Claire con il racconto della sua fuga dalla Cina.
Mentra la donna lo ascolta affascinato, Jamie incontra un losco figuro in una cantina piena di botti, a cui da del denaro. Che il nostro eroe sia finito in nuovi guai, appare subito chiaro, ma siamo all'inizio di una nuova tappa e poco ci viene fatto capire.
Finalmente Jamie e Claire riescono a ritagliarsi una notte per loro, per ritrovarsi e riscoprirsi, anche se come al solito in situazioni alquanto ambigue e strane, in quanto lui la porta in un bordello, diretto da Madame Jeanne, la donna che avevamo visto all'inizio di puntata.
Lei mantiene sempre una stanza per il suo socio in affari e Claire rimane turbata al pensiero che l'uomo di un tempo (piuttosto moralista e religioso) si sia ritrovato come socia la tenutaria di un bordello. Ma i dubbi vengono messi da parte, mentre i due ritrovano la passata alchimia, anche se con qualche momento di imbarazzo e di ironia.
Quando Claire cercherà di capire quali sono gli affari di Jamie, lui si limiterà a dirle che commercia con liquori vari, ma i segreti che custodisce sembrano essere piuttosto numerosi. Il giorno dopo, mentre lui la lascia per un nuovo misterioso appuntamento, Claire ha il tempo di incontrare un personaggio che si farà amare follemente, ovvero Ian Marray jr.
Il ragazzino, prima sospettoso nei confronti della donna che incontra nella camera da letto dello zio, finirà poi per farsi prendere dall'entusiasmo all'idea che si tratta della zia fata di cui a casa ancora si mormorava, ma i problemi sono solo al principio, come dimostrerà il finale apertissimo.
Siamo solo al principio di una nuova tappa della storia e tutto in qualche modo deve ripartire, pur ricordando la magia del passato. Il bello di questa storia è che si rinnova continuamente. Se non fosse stato così sarebbe stato piuttosto difficile che diventasse così longeva.
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