Guardate questa foto; osservatela attentamente. Non perdetevi negli occhi neri, grandi, intensi, vagamente malinconici che guardano verso un punto indefinito. Non badate ai baffi scuri che, sparvieri, vi parlano di un'altra epoca e di un mondo lontano da noi, né badate all'ambientazione (una stazione) che lo circonda. Fissate con intensità la piega delle labbra. Eh sì, lo so che i baffi coprono, ma se spiate bene, attentamente, riuscirete a cogliere una leggera flessione in alto, come una sorta di smorfia lieve. Sì, esatto! Lo vedete? È proprio l'accenno di un sorriso, mentre i suoi occhi hanno troppe luci dentro per dirci davvero quello che sta succedendo: gioia, dolore, rimorso, desiderio di riscatto, speranza vaga del futuro. Ecco, questo è tutto quello che avrete del gran finale di Çalıkuşu, ma se vi saprete aggrappare a questo sorriso allora la prospettiva del racconto vi sembrerà meno amara e riuscirete anche a sorridere, appena, come il nostro Kamran.
Tutto sembrava essere precipitato nella puntata precedente, ma questa ci offre una Feride che, finalmente, decide di correre da Kamran e di riconciliarsi con lui. Bisognerebbe dire alla piccola Feride che non si può fare un cuore in mille pezzi e poi rimetterlo insieme. Si possono incollare tutti i pezzi, ma i tagli si vedono e non sarà più forte e resistente come prima. Lei però ci spera, anche se Kamran ha ceduto alla seduzione dell'arpia Azeyla. La mattina dopo però vede il quadro delle due sorelle e sconvolto scopre che era tutta una sorta di vendetta per un amore a suo dire rifiutato. Così scopriamo che la sorella era una sua infermiera, che si era invaghita di lui, ma Kamran nega che ci sia stato qualcosa tra di loro e la donna, mitomane, ha scritto cose non vere, alimentando un odio in Azeyla che non ha ragione di esistere. Lei non ci vuole credere, ma decide di indagare, mentre, dopo puntate infinite di sofferenza sembra che tutta la felicità si concentri in questa.
Mujgan e Yusuf partono per la casa della ragazza insieme a Seyfettin per convincerli ad accettare il ragazzo e sembrano esserci buone possibilità. Nessuno credeva che Mujgan avrebbe trovato un marito e quindi accenderanno sicuramente un cero, anche se non ci è dato di sapere.
La famiglia di Feride accoglie con gioia la notizia del nuovo fidanzamento, ma questa volta vogliono fare tutto bene e con calma, progettando un matrimonio in estate per dare il tempo alla ragazza di finire gli studi. Intanto Kamran viene assolto dall'accusa di aver usato un trattamento non autorizzato per curare Neriman. Anzi, Murat Bey accoglie con piacere le informazioni che lui gli fornisce, dichiarandogli la sua ammirazione. Adesso che Feride è tornata al suo fianco, la gelosia è sparita e i due uomini si guardano desiderosi di stabilire una nuova amicizia, tanto che Kamran lo invita a essere il suo testimone.
E quando il fascinoso Murat Bey, abbandonato dalla moglie, compare a cena con la sua bambina, e Besime sistema i capelli di Necmiye, dicendole che si tratta di un vedovo come lei, non abbiamo dubbi su quello che succederà, come confermerà la confidenza alla festa di matrimonio dei nostri protagonisti. E sinceramente dopo tutto quello che ha sofferto questa povera ragazza, avendo solo peccato di ingenuità, siamo davvero felici della prospettiva del suo futuro. Diventerà mamma, adotterà la piccola Gulce che vuole solo una madre che si prenda cura di lui e si sposerà con un uomo rifiutato, come lo è stata lei.
Il problema è che la felicità la meritava anche la nostra Feride, bellissima la sera del suo matrimonio, vestita come una principessa. La sua testimone di nozze, Azeyla, poco prima di arrivare a casa loro scopre che il racconto di Kamran era sincero e che la sorella si era inventata tutto. Sentendosi dispiaciuta, si reca al matrimonio rassicurando il nostro eroe, ma c'era un'altra arpia sciolta, da tutti noi dimenticata, la terribile Neriman, che, astiosa fino alla fine, attira la nostra sposa in giardino, distruggendo tutti i suoi sogni e rivelandole della relazione (una botta e via sembra offensiva!) che c'è stata tra Azeyla e Kamran.
Eravamo già preparati perché per tutta la puntata vediamo Kamran che cerca Feride dopo mesi di ricerca e lei che sembra aver adottato una bambina a cui ha dato il nome della figlia avuta in sogno con Kamran, che cerca di fuggire da lui per non farsi trovare.
Kamran non si vuole rassegnare, ma lei si rifiuta di parlargli. Lo farà lui, dandole appuntamento alla stazione, offrendole un futuro con la bambina, un domani maturo, un ritorno a casa. E lei? Cosa farà? E qui ci dobbiamo per forza di cose concentrare su quel sorriso. Appare evidente che lei si presenta in stazione, ma l'inquadratura cattiva si concentra sull'orologio, tirando il sipario su Feride e Kamran.
Che cosa posso dire di questa serie? A parte il finale frustrante, non credete a chi vi dice che non merita la pena, che gli attori non brillano e tutte cose assurde frutto dell'infatuazione per Nihan e Kemal (e posso capirla, sapete, ma non la giustifico!), perché Çalıkuşu è una storia delicata, letteraria, piena di significato, che parla della crescita, della solitudine, della capacità di imparare ad amare e perdonare, con due attori che mostrano affiatamento, capacità recitative notevoli. Unica pecca, questo finale velato che, dopo tanta sofferenza, non ci voleva proprio. Molto sicuramente Mediaset non la porterà, perché ho letto che non ha avuto grande successo. Peccato, ma si sa che le storie delicate piacciono solo alle anime sensibili.