sabato 9 agosto 2014

MARY E IL MIRACOLO DELLA FEDE

Il personaggio femminile di Mary è tra quelli che entrano nel cuore del lettore lentamente, trovando uno spazio che poi trasformano in casa propria, occupandolo dolcemente, ma irrimediabilemente. Siamo ben lontani dalla bellezza sfolgorante di Beth, destinata ad un futuro da sovrana, distante appare anche l'avvenenza e la passionalità di Bella, l'amica che cambierà il suo destino per sempre, o dall'intelligenza acuta e affascinante di un personaggio come Jane. Mary è una creatura solitaria e silenziosa che con la sua presenza ha toccato il cuore di un randagio come John Matthew che dalla prima volta che ha sentito la sua voce al Telefono per la Prevenzione dei Suicidi l'ha in qualche modo adottata nel suo cuore, quasi avesse riconosciuto in lei un'altra anima solitaria.

Mary si prodiga per gli altri, cerca di dare tutta se stessa al prossimo, ma ha perso la fede e non crede nei miracoli perchè il dolore della perdita l'ha già segnata quando la incontriamo. La madre Cissy è morta di cancro, consumata lentamente e dolorosamente. Il suo primo gesto di stizza contro un Dio che la donna ha pregato inutilmente è stato quello di dare via la statua della Madonna (a cui deve il suo nome) ed il crocifisso al quale Cissy ha rivolto inutili e disperate preghiere. Non se l'è sentita di buttare via tutto; li ha consegnati in una chiesa, convinta della loro inutilità, poi ha venduto tutto e si è trasferita in una casa nuova, sperando di sfuggire al dolore. Ad un anno dal momento in cui si è sbarazzata del crocifisso e della Madonna, le viene diagnosticata la leucemia, come a dire questa è la risposta al tuo disprezzo. Mary ha lottato con le unghie e con i denti, decisa a sopravvivere e sembrava esserne uscita vincitrice, eppure quando la incontriamo per la prima volta i sintomi del ritorno della malattia sono già evidenti. E lei è stanca di lottare, anche perché teme che questa volta non ce la farà.

In un momento tanto delicato della sua esistenza arriva Rhage, il vero e proprio miracolo della sua vita. Bella, la sua spettacolare vicina, un giorno incontra lei e John seduti in piscina e colpita dal ragazzino, che è muto e riesce a parlare solo con il linguaggio dei segni, fa una misteriosa chiamata ad alcuni suoi amici, prospettando al ragazzo un corso di arti marziali. John e Mary finiscono per conoscere i membri della Confraternita del Pugnale Nero e mentre John capisce finalmente chi è e viene indirizzato sul giusto cammino, Mary incontra Rhage, l'essere più sfacciatamente bello, vitale ed energico che abbia mai visto. Rhage è un tornado che si abbatte sulla sua vita malinconica. Il loro incontro al ristorante, un appuntamento al buio organizzato da Bella, si rivela quanto mai ilare, in quanto Rhage, che è effettivamente colpito da Mary, si ritrova ad essere praticamente rifiutato dalla donna che non capisce come sia possibile che il suo interesse sia reale visto che tutto il ristorante gli muore letteralmente dietro e Rhage potrebbe avere chiunque. Quello che non capisce è che Rhage è attirato dalla sua stoica calma, dalla sua voce profonda e capace di calmare i suoi tormenti, di zittire la bestia che vive dentro di lui. La passione si sviluppa rapidamente come un fuoco, ma Rhage non è quello che si può accontentare di un ruolo secondario. Vuole essere nella sua vita, aiutarla, accompagnarla in ogni passo. Mary lo respinge, cerca di rifugiarsi nel distacco, di aggrapparsi alla cinica e dura realtà perchè è più facile per lei non credere nei miracoli e nel rassegnarsi alle cose come sono. La fede non premiata, le preghiere non ascoltate di sua madre hanno lasciato una ferita troppo profonda.

Rhage però riesce pian piano a rompere la sua armatura, quel muro che la difende, ma che allo stesso tempo la isola dagli altri, conquistandola completamente e vincendo le sue resistenze. Mary si affida a lui, anche se pensa che il loro tempo sia breve e sarà proprio Rhage ad operare il miracolo, a riuscire a riscattarla alla morte e a garantirle un lungo futuro al suo fianco. Da quel momento Mary sarà una presenza rassicurante nel nucleo della Confraternita, colei che aiuterà il turbolento Zsadist a fare i conti con il suo passato, che incoraggerà ed aiuterà Wrath nel momento della perdita completa della vista. Anche se più discreta e meno sfavillante di molte altre shellan, il personaggio di Mary è uno di quelli che occupano un posto speciale nel cuore del lettore.

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