Questa è la frase pronunciata da Sancar che, nonostante i mille dubbi, nonostante la separazione e il fatto che Nare abbia rapito sua figlia, portandola nuovamente lontano da lui, continua a soffrire per la mancanza d'amore della figlia dell'ambasciatore, o almeno per la sua convinzione che lei non lo ami. In questo episodio dove Nare sembra aver nuovamente spiccato il volo, come è successo nove anni prima, riviviamo l'innamoramento di Sancar, un amore alimentato dalle lettere, scambiate fin da bambini, nel corso degli anni, vivendo nella speranza di un incontro, una sola volta all'anno, per dodici giorni, sognando di un futuro insieme.
L'abile Nare, anche questa volta, decide di prendere la strada della fuga. In passato è successo per colpa del rifiuto di Sancar, della mancanza di fiducia e di un tentativo di suicidio che, come il resto, non è stato creduto da nessuno, tranne dall'eccentrico Kavruk, a cui nessuno crede, e adesso da Gediz, che vediamo in questo episodio sempre accanto al suo compagno d'avventura, pur con il solito baratro che ormai li divide. Che spettacolo devono essere stati nel pieno della loro amicizia!
Intanto Sancar, Gediz e anche Akin sono sulle tracce di Nare, ma cominciamo a sospettare che la fuga sia tutta parte di un piano, quando i vari personaggi scoprono della sua presenza a Barcellona. Nare ha con sé il telefono aziendale della Sanclar, che dovrebbe avere un gps che permette ai datori di lavoro di controllare la presenza dei dipendenti in determinati luoghi (alla faccia della privacy!!!).
È Yahya, o meglio sua moglie Elvan, che risolve l'arcano, ricordando a Sancar come lei segua le tracce del marito in ogni posto. Così scoprono che la fuga di Nare l'ha portata in Spagna, così come lo scopre Akin, ricercato dalla polizia, che sta cercando di sfruttare l'amore di Muge per lui per trovare i soldi per procurarsi un documento falso per poter lasciare la Turchia.
Quando vediamo il ragazzo incontrato da Nare in aeroporto, mentre stava facendo la fila, capiamo che è tutto parte di un piano. Il ragazzo, a Barcellona, porta il telefono a un'amica di Nare, Isabel, che chiama il numero di Akin per segnalargli che la ragazza che dimenticato il suo cellulare, facendogli scoprire così che si trova in Spagna. È una trappola rivolta a lui, per allontanarlo dalle persone a cui vuole bene, ma nel frattempo anche Sancar, che è alla disperata ricerca di sua figlia Melek, scopre di questa destinazione e si prepara a partire trascinandosi dietro l'ambasciatore.
La sua sofferenza però è tale che Gediz, pur amando Nare, vorrebbe condividere con lui il messaggio della ragazza, ma la ferita di Sancar è troppo grande, perché ricorda il loro passato, le mille lettere scambiate e questa nuova partenza nel silenzio, come quella di molti anni prima, riapre tutte le ferite che il tempo aveva goffamente cercato di chiudere.
Quando è ormai sul punto di partire, dopo che gli è stato consegnato un messaggio che si suppone abbia scritto Nare, che giustifica aver rubato i soldi presi agli uffici del porto durante il bliz della polizia, Sancar si rende conto che c'è qualcosa di strano in tutta questa situazione e quando Gediz si allontana dall'aeroporto dopo una misteriosa chiamata, decide di lasciare tutto e di seguirlo.
Nare è con Kavruk, che fin dal primo istante l'ha aiutata nella fuga, portandola in una casa tra gli ulivi. Qui Nare ricorda il suo amore con Sancar, il loro primo incontro, quando erano bambini ed è Kavruk a raccontare questa storia alla piccola Melek, che soffre di nostalgia per il padre e sogna che i due possano riconciliarsi.
Sancar ritrova Nare e sua figlia e a questo punto, decidendo di deporre parzialmente le armi, le dice che è pronto ad accettare le sue decisioni, a lasciarle Melek, a condizione di poterla vedere, di permetterle di lavorare (ma non con Gediz) e di lasciarle prendere una casa lei. A questo punto la consapevolezza che il biglietto dove Nare giustificava di aver preso il denaro (finito nelle mani di Akin) come forma di pensione, è chiaramente un falso e, dopo aver insinuato che Akin possa essere il suo amante e complice (ed essersi preso per questo uno schiaffo sincero e meritato!), realizza la verità su Muge e Akin, scatenando la furia selvaggia di Gediz.
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