Nella provincia di Muğla, nella città di Bodrum, circola una storia su un amore leggendario, quello tra la figlia dell'ambasciatore (Sefirin Kızı), ragazza di una bellezza fuori dal comune, e un giovane pescatore, che si innamorarono fin da bambini. Il loro era un amore puro, si erano promessi fedeltà reciproca, ma la famiglia di lei era contraria, così una notte i due si sposarono in segreto. Cosa successe tra i due fidanzati, nessuno lo sa, ma si racconta che lei, proprio quella notte si fosse trasformata in un uccello che aveva spiccato il volo lasciando il giovane pescatore con il cuore spezzato.
Questo è l'incipit raccontato da Gediz Işıklı alla bellissima vicina in aereo, che ha attirato la sua attenzione fin dall'imbarco. Lei si chiama Nare, come la figlia dell'ambasciatore della leggenda, e anche se sembra una bambina, accanto al suo sedile c'è una ragazzina di otto anni che è sua figlia. Gediz è affascinato, ma Nare ha negli occhi tutto il dolore del mondo.
Ebbene sì, ero alla ricerca, dopo KARA PARA ASK e ADIM FARAH di un'altra storia con Engin Akyürek, attore dalle mille maschere, che in questi anni si è distinto proprio per una capacità istrionica di entrare nella pelle di personaggi diversi l'uno dall'altro. Omer Demir mi manca e anche se so che Sancar Efeoğlu ben poco ha del mio "Komiser", ho deciso di vedere questa dizi, lasciandomi catturare dall'inizio assolutamente di richiamo.
Siamo in Montenegro e seguiamo lo sguardo di una ragazzina, la piccola Melek (Beren Gençalp), estremamente somigliante a Neslihan Atagül, già apprezzata in ENDLESS LOVE. Melek torna a casa e trova un uomo agonizzante, aggredito da sua madre Nare. La donna, sconvolta, consapevole di non poter fuggire dalla polizia, prende la decisione di portarla dal padre, un uomo che non è mai stato con loro e che la bambina non ha mai conosciuto.
Sancar Efeoğlu è oggi un uomo potente, ma nei suoi occhi c'è una durezza che niente ha a che vedere con il ricordo del ragazzo che è stato e che noi percepiamo in alcuni frammenti di ricordi che appartengono a lui e a Nare. Si sta per sposare con una ragazzina bellissima e apparentemente povera, ma la sua espressione è quella che sembra di uno che sta andando a un funerale e non certo a un matrimonio, come gli fa notare Kavruk, lo stupido del villaggio, un ragazzo che tutti dicono pazzo, ma che sembra vedere più degli altri.
Durante le celebrazioni tipiche di un matrimonio turco tradizionale, Sancar sembra lontano, deciso a compiere il suo dovere, spinto soprattutto dalle insistenze della madre, perso nel ricordo di un altro matrimonio, che sembra essersi concluso tragicamente.
Nare, la donna amata e persa, compare proprio durante la festa di celebrazione, durante il rito del ballo chiamato Zeybek. Nare, scomparsa dalla sua vita anni prima, gli rivela davanti agli occhi di tutti di avergli portato sua figlia Melek, sconvolgendo completamente il nostro eroe turbato.
Sancar reagisce con rabbia, cacciando lei e la bambina. Ad accoglierla è Gediz, amico di Sancar, che era presente sul suo stesso volo e con cui Nare si era intrattenuta. Sancar, lungi dal pensare alla giovane moglie, è tormentato dai ricordi e dall'eventualità che la piccola Melek possa davvero essere figlia sua, frutto dell'unica notte, quella delle nozze, passata con Nare.
Così decide di sottoporsi al test del DNA, propostogli dalla donna, per scoprire subito che la piccola Melek è davvero sua figlia. Deciso a prendersi cura di lei, quello che Sancar ignora è quello che Nare ha scritto nella sua agenda e che Gediz ha letto di nascosto. Prima mettere al sicuro Melek e poi togliersi la vita.
Quando l'amico arriva a casa di Sancar con il suo terribile sospetto, nonostante il rancore, la rabbia accecante che lo tormenta, l'uomo non può fare altro che correre dove tutto ha avuto inizio e dove Nare vuole porre la parola fine una volta per tutte.
Sono solo alla prima puntata e sono appena entrata in questo nuovo mondo, altamente drammatico, diverso dalle strade di Istanbul, dal quartiere di Bebek dove vivevano le Denizer, dal commissariato e da tutta quella folla di personaggi così ben descritti e interpretati da sembrarmi davvero veri, ma innegabilmente Sefirin Kizi presenta un suo fascino e una forza d'attrazione interessante. Quello che mi frenava è la storia nota, che però non rivelo, che riguarda il personaggio di Nare e quello che succederà, ma sono decisa a dare una possibilità a questa storia. Vi terrò aggiornati per dirvi se le vicende mi prendono oppure no. Certo è che il nostro Sancar è ben lontano dall'eroe immacolato che era Omer, basti pensare a come reagisce la notte di nozze quando scopre che Nare non è più vergine. Non crede alle parole di lei, pur avendo sempre sostenuto di averla amata, e questo rifiuto darà il via a tutto il dolore che il personaggio di Nare si porta dietro. Verrebbe da odiarlo, ma è ancora presto per giudicarlo, sicuramente sarà interessante scoprirlo.
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