venerdì 24 ottobre 2025

Sefirin Kızı - Questa saga è iniziata sul fondo del mare, e lì non può finire (17 - FINALE DI STAGIONE)


Cosa separa Sancar Efeoglu, il ricco imprenditore, l'uomo tempestoso ed energico, che ha mille attività, compresa la gestione del porto, dal ragazzino che si tuffava sul fondo del mare per cercare conchiglie da regalare alla Figlia dell'Ambasciatore? Una vita è passata, ma in qualche modo un filo rosso lega le due figure, perché a tratti nell'insicurezza che Sancar fa emergere dal profondo di se stesso, rivediamo ancora quel ragazzino che, stupito, si chiedeva come fosse possibile che "Pamuk" (la ragazzina bianca come il cotone) potesse mettere a fuoco un ragazza scuro, povero e senza speranze come lui.


Anche se il tempo è passato, negli occhi neri e profondi di Sancar rivediamo lo stesso bambino, anche se il titolo, ovviamente, allude al finale di questo episodio e di questa stagione, che lascia tutti con il fiato sospeso a identificarci in quella bambina seduta sul muretto che guarda lo stesso mare dove suo padre sta sprofondando e, avvolta nella coperta che ne conserva ancora il profumo, spera di poterlo rivedere. Ma procediamo per gradi.


Tutta la prima parte è adrenalinica e concentrata sulla ricerca forsennata della piccola Melek, sparita nel nulla. A un certo punto si capisce che manca all'appello anche Kavruk, incaricato di consegnare alla polizia Akin, scomparso a sua volta. Quest'ultimo è stato recuperato da Kahmran che, personaggio ambiguo, lotta contro se stesso per fare quello che l'uomo gli ha chiesto, ovvero usare un'esca per catturare Nare e consegnarla ad Akin, in cambio di dodici milioni di lire turche.


È proprio lui a ritrovare la piccola Melek che vaga spaventata, alla ricerca di un aiuto per il povero Kavruk. L'uomo chiama un ambulanza, ma poi porta via con sé Melek. Scopriamo poco dopo, con Gediz, che l'uomo non ha avuto il coraggio di consegnarla ad Akin, ma la riconsegna proprio a quest'ultimo che, tra i due soci, è sicuramente quello più calmo.


Nare e Sancar volano letteralmente dalla figlia che però si rifiuta di parlare con loro, addolorata e risentita per aver scoperto dell'arrivo del nuovo bambino, ma soprattutto colpita dalla violenza della frase che Menekse ha usato per ferirla: Lui non sarà più tuo padre, ma solo il padre del mio bambino!


Nessuno dei due riesce però a convincerla a confessare quello che le è stato detto; solo Elvan, con i suoi modi affettuosi e simpatici, induce la bambina a confessare e con una tale notizia tra le mani, non essendo mai stata tra le sostenitrici di Meneske, Elvan confessa a Sancar tutta la vicenda.


L'arrivo tempestoso dell'uomo nella villa dove vive la sua famiglia sembra uno di quei temporali estivi che tutto travolge nel giro di qualche ora. Ed eccolo abbattersi sulla moglie con una violenza verbale assoluta, ricordandole che mai e poi mai si dimenticherà di sua figlia e che invece non avrà problemi, al prossimo sospetto, a sbarazzarsi di lei. 


Ovviamente la verità non viene pienamente a galla perché Yahya, interrogato, nega quello che è stato detto per non esporsi alla vendetta di Menekse che minaccia di raccontare tutto della sua simpatia per Dudu, anche se qui siamo a fare il processo alle intenzioni, visto che tra i due, a parte una cena e qualche colazione, non è ancora successo nulla.


Elvan, già restia a perdonare il marito, guarda tutto con sospetto, ma ancora non ha capito quello che sta succedendo. Nel frattempo Nare e Sancar dormono insieme davanti alla porta della stanza della figlia, a casa di Gediz che, povero innamorato non corrisposto, si sente sempre più estraneo a questa famiglia che lotta per costruirsi un futuro.


Melek, intenerita dai genitori addormentati sulla soglia della sua porta, li copre con la famosa coperta. Quando i due si svegliano e se ne rendono conto credono che il perdono sia vicino, ma nel frattempo Akin ha convinto Kahmran a far cadere Nare nella sua trappola e quando riescono ad attirarla al porto, quello che non avevano previsto è l'arrivo tempestoso di Sancar, che non la lascia neanche un secondo.


In questo caso, però, a lui resta solo il tempo di vederla costretta a salire a forza su uno yacht, da dove si affaccia anche Akin che ordina di sparare su Sancar, tuffatosi in acque per raggiungerla. Colpito, l'uomo affonda senza speranza e le immagini ci riportano al ragazzino dai grandi occhi neri che si tuffava proprio lì cercando conchiglie da regalare alla sua Nare. 

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