domenica 26 ottobre 2025

Sefirin Kızı - Sarò la ferita vicino a te o quella vicino a me? (19)


Alla fine della visione di questo nuovo episodio, mi viene da sospirare e mormorare: "Ah Gediz! Ah Gediz!", perché posso capire l'amore improvviso che ti è sbocciato nel cuore, pur entrando a gamba tesa in una storia dove tu puoi essere un fedele Sancho Panza, ma il ruolo di Romeo proprio non ti appartiene perché Nare, quella della legenda che hai ascoltato in paese quando sei tornato dagli Stati Uniti, non ha occhi che per un solo uomo. 


Lui, ingenuo, si vede sempre più contrapposto a Sancar, nel ruolo dell'innamorato fedele che crede nella donna amata, nell'uomo giusto che, dopo l'amore imperfetto del suo amico, potrà donare a Nare quella giusta felicità che si merita, ma nel frattempo è pronto a scontrarsi definitivamente con una persona che ha considerato un amico e un fratello fino a quel momento.


Certo la delusione nei confronti di Sancar è generale, soprattutto quando, andando contro tutte le logiche, guidato dal sentimento che prova per Nare, ma anche per la paura che Gediz possa davvero intromettersi nella sua relazione con la donna, la costringe, contro la sua volontà, a rimanere a casa sua, insieme alla moglie incinta che non sogna altro che sbarazzarsi di lei in un modo o in un altro.


Se in un primo momento tutto si concentra sui suoi tentativi di andare via, sullo scontro con la famiglia e sulle indagini fatte da Sancar per capire chi possa aver aiutato Akin a rapire Nare, piano piano emergono i vari conflitti interni alla stessa famiglia Efeoglu.


Elvan, scopriamo, che sotto l'apparente allegria che caratterizza il suo personaggio, è una donna che ha sofferto nel suo rapporto con il marito per quel figlio mai nato che è dipeso da una sua problematica medica. Sentendosi una mezza moglie, questa sua situazione l'ha fatta soffrire e scopriamo anche che è proprio per questo, per l'insistenza della famiglia perché nascesse un bambino che potesse portare avanti il loro nome che Sancar, andando contro ai suoi principi di rimanere solo, decide di sposarsi.


Chiede alla madre di trovargli una moglie e la donna ed Elvan si impegnano per cercarla, quindi proprio un matrimonio combinato, senza coinvolgimento, fatto per far trovare pace alla povera Elvan. È quello che racconta la donna a una stanca e ferita Nare, una sera in cui si intrattengono in giardino insieme a Zehra.


Le due donne cercano di farle capire che i sentimenti di Sancar sono sinceri e che Menekse non rappresenta nessun problema, anche perché esiste la possibilità del divorzio, ma a questo punto Nare spiega alle due donne che il passato che li divide è troppo grande, non riusciranno mai a dimenticarlo, per tutto il dolore provato, per quello che ne è seguito.


Così svela alle donne quello che ha subito da Akin e di come Sancar si sia comportato. Ad ascoltare questa confessione c'è lo stesso Sancar, addolorato e colpevole, che non riesce a trovare un modo per cancellare il passato.


A questa confessione, Elvan reagisce decidendo di aiutare, con Zehra, Nare a lasciare la casa di un uomo che si è comportato con lei in modo indegno. E tutto il piano ordito serve solo a portarci in quello spiazzo davanti al mare, con il rudere alle spalle, che ci induce a sospirare: Ah Gediz! Ah Gediz!


Perché se lui riesce a "salvare" Nare dalle grinfie di Sancar, la verità è che la sua confessione d'amore arriva proprio nel momento sbagliato. Cosa crede che risponderà Nare? Si fionderà tra le sue braccia sperando che lui la salvi? Non lo credo realistico. Lei non vuole che i due si dividano e si perdano e soprattutto non prova i suoi stessi sentimenti. A volte, Gediz, quello che si deve fare nella vita è tacere e, massimo, aspettare il momento giusto. Questo, decisamente, non mi pare che lo sia!

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