mercoledì 22 ottobre 2025

Sefirin Kızı - Non ringrazio un altro bambino arrabbiato (15)


C'è chi sostiene che le dizi non hanno niente a che fare con le telenovelas o le soap prodotte da altri paesi, ma lo dicono le persone che ne avranno vista una o due, in modo superficiale e che non conoscono le caratteristiche vere di questo tipo di prodotti. Ogni paese le produce, con differenze profonde di genere, ma anche con elementi decisamente in comune.

 


Le dizi, pur presentando chiari elementi di ritmo e dinamiche che fanno pensare più a serie televisive americane, hanno indubbiamente anche componenti tipiche delle serie televisive sudamericane dove, quello che succede adesso nella trama di Sefirin Kızı, è quello che chiameremo un cliché.


Quando abbiamo visto Sancar compiere il suo dovere con l'odiosa Menekse, sapevamo che l'esito narrativo doveva essere solo questo e inevitabilmente, eccolo arrivare, proprio quando le cose tra Nare e Sancar sembravano poter andare verso la distensione, dopo anni di tensione, odio, incomprensioni. Nare si è emozionata al pensiero della carta di identità che lui ha fatto fare alla figlia, dove compare il suo cognome, sperando in una famiglia sempre desiderata e mai realizzata.


Eppure eccoci alla svolta. Menekse, cacciata dalla casa degli Efeoglu, torna in pompa magna, passando per l'ospedale dopo aver rischiato di perdere il bambino che aspetta. La notizia della sua gravidanza arriva sulle spalle di Sancar come un macigno doloroso, perché nulla lo lega a una moglie non voluta, che ha fatto di tutto per rendersi ancora più odiosa.


Pur toccato al pensiero del bambino che arriverà, la sua vita ruota tutta intorno a Melek e Nare che però, nel frattempo, parlando con Elvan, si rende conto che Sancar ha mentito e convinto il proprietario della casa dove vivono a darle un pigione molto più basso della realtà. La scoperta che lui paghi parte della casa la induce a commettere quello che per Sancar è un vero trauma che in fondo non ha mai superato.


Confuso per tutto quello che sta succedendo e desideroso di vedere la figlia, si reca nell'appartamento solo per trovarlo completamente vuoto. Nare è andata via portandosi tutto dietro. Capisco il fastidio di Nare, ma avrebbe dovuto prendere il telefono e riempirlo d'insulti, invece di indurlo a girare come un'anima in pena per le stanze vuote, con il timore rinnovato che lei possa sparire, portandosi via anche la bambina che lui ha conosciuto e imparato ad amare.


Per fortuna le rintraccia quasi subito e scopre che hanno preso un'altra casa, grazie a Elvan che l'ha trovata disponibile. Lui cerca di stare vicino a Melek, ma innegabilmente anche a Nare, pur portandosi sulle spalle il macigno della scoperta della condizione della moglie. Deve confessare a Nare la verità, ma come reagirà?


Certo ci risparmiano quello che in una telenovela sarebbe stata un altro classico: lui che temporeggia, che cerca di dirglielo, ma poi si sottrae permettendo alla moglie malvagia di rivelarlo alla nostra eroina nel peggiore dei modi. A confessarlo, per fortuna, è lo stesso Sancar che però infrange di colpo tutte le speranze che Nare aveva di una famiglia insieme.


Davanti a quest'ennesimo dolore, lei lo mette letteralmente alla porta, facendo il giuramento di non pronunciare mai più il suo nome e di fare di tutto per cacciarlo dalla sua vita. Ci riuscirà? Sancar le permetterà di andare via e di chiuderlo nuovamente fuori? Non credo proprio. 

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