domenica 19 ottobre 2025

Sefirin Kızı - Sono su una lunga strada (12)


La strada da percorrere per Sancar, per scoprire la verità, è piuttosto lunga, anche se a onore del vero, ormai è sempre più sicuro di aver commesso una vera e propria follia e di aver fatto del male alla donna amata. Nello scontro con Nare, nella sua nuova casa, dove si erano comportati come una famiglia, mentre lasciavano tracce delle loro mani colorate sulla parete, assecondando il desiderio della piccola Melek, la tensione arriva alle stelle e la nostra protagonista tormentata non riesce a reggere la tensione, esplodendo in una disperazione assoluta che lascia Sancar senza fiato.


Che Nare sia stata abusata appare sempre più evidente, dai suoi comportamenti, dal suo timore e adesso che la benda è caduta dagli occhi di Sancar, le cose gli appaiono sempre più chiare, anche se sia Nare sia Gediz sono pronti a qualsiasi bugia pur di non fargli scoprire che l'uomo che le ha fatto del male è Akin. Non lo fanno per proteggere quest'ultimo, ma lo stesso Sancar, capace di diventare davvero un assassino.


Non saprai mai se ho mentito prima o sto mentendo adesso, gli promette Nare senza esitare, decisa a non dargli conferma, ma tutti ruotano intorno all'ambasciatore avido, Guven, che, pur di incassare denaro, che poi perde nel giro di una notte, è pronto a vendersi al miglior offerente, che sia Sancar o Gediz.


Nare e Gediz vogliono pagare quello che l'uomo chiede pur di metterlo a tacere, ma Sancar è sulle tracce dell'ambasciatore, pronto a farlo parlare, a fargli confessare la ragione per la quale Nare è fuggita dal Montenegro, trascinandosi dietro la piccola Melek, intenzionata a lasciarla al padre e a porre fine alla sua vita.


Mentre i nostri personaggi principali ruotano intorno all'ambasciatore, la strada per la verità in realtà potrebbe prendere un nuovo percorso, senza che nessuno di loro possa immaginare. Infatti la dolce Zehra, avvicinata da Akin che finge di essere rimasto zoppo come lei in un incidente, la incontra per caso lungo la strada. La donna, colpita e intenerita, finisce per scambiare il suo numero con questo presunto sconosciuto che si fa chiamare Mert.


Akin, che alloggia in una pensione più modesta rispetto ai suoi standard, frequenta la ragazza di nascosto. Il solo a rendersene conto e a soffrire per questo è Kavruk, che tutti guardano sempre con aria perplessa, come se si chiedessero che follia stia passando nella sua mente. Al di là delle sue innegabili stranezze, Kavruk però è quello che tutto vede e tutto capisce, anche se il suo sentimento per Zehra sembra decisamente impossibile.


La notte in cui tutti cercano l'ambasciatore per metterlo a tacere o farlo confessare, è anche la notte terribile in cui Akin ha teso un trappola a Zehra, invitandola nel suo hotel per presentarle sua madre. La ragazza, convinta che incontrerà la donna, non si preoccupa di andare da uno sconosciuto che conosce praticamente da un paio di giorni.


Si fa accompagnare proprio da Kavruk, a cui chiede però poi di andare via. Quando Zehra si rende conto che la presunta madre di Mert non arriverà, cerca anche di andare via, ma l'uomo la convince a fermarsi per prendere un bicchiere in sua compagnia. È una strategia che serve solo a confonderla e indebolirla.


Quando la ragazza è sul punto di perdere conoscenza, Akin la trascina facilmente nella sua stanza e il pudore turco non ci permette di assistere alla violenza subita, ma ce la rende ben evidente da quella giacca rosso fuoco, che ci ricorda cappuccetto rosso finito nelle fauci del lupo.


L'arrivo di Sancar, sulle tracce di Akin, nella pensione, con l'incontro drammatico con Kavruk, fanno esplodere un dolore sordo e assoluto, perché Sancar capisce quello che è successo e la trappola in cui è finita sua sorella, come Gediz e Nare, arrivati poco dopo. La violenza del passato ritorna e questa volta nessun velo di protezione la cela. Sancer appare completamente distrutto.

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