Mai una scrittrice è stata tanto capace di sedurre il mio cuore e la mia testa e poi di tradirmi come Diana Gabaldon. Ci sono autrici mediocri che riconosci a volte dalle prime righe. Altre che impiegano un po' a mostrare la loro scarsa originalità. Altre che sono signore distinte che sempre riescono a colpirti in qualche modo, altre che, malgrado qualche scivolone, sanno mantenere fede alle tue aspettative e alle tue emozioni. Eppure nessuna mi ha suscitato quello che Diana è riuscita a creare dentro di me. Ho adorato LA STRANIERA, storia appassionante e avventurosa di due giovani amanti che si confrontano con la storia mantenendosi fedeli ai loro ideali e ai loro sentimenti. Mi sono sentita spiazzata da L'AMULETO D'AMBRA, ho pianto come un fiume per IL RITORNO e mi sono emozionata come non mai in IL CERCHIO DI PIETRE, aspettando senza tregua LA COLLINA DELLE FATE. Anche i successivi TAMBURI D'AUTUNNO e PASSIONE OLTRE IL TEMPO in qualche modo mi hanno presa, persa dietro ad una figlia che lotta per ritrovare la sua famiglia, che viene travolta dal passato e cerca di riconquistare l'amore perduto. Ma a questo punto mi chiedo...."Chi ha scritto LA CROCE DI FUOCO?Lo so che adesso legioni di fans (ammesso che mai arriveranno a questo articolo sul mio blog) saranno contrariate da quello che scrivo, ma il mio amore per questa saga mi induce a dover essere onesta come lo sarei nei confronti di qualcuno a cui voglio bene e auguro di non perseverare nell'errore. LA CROCE DI FUOCO è decisamente uno dei libri più pesanti che abbia letto. Inizia con una monotonia fastidiosa, duecento pagine per raccontarci un solo giorno perso dietro a dettagli e particolari vari, senza che ci siano grandi fatti salienti. La monotonia è l'elemento cruciale che caratterizza un volume di più di ottocento pagine che sinceramente si potevano sintetizzare. L'autrice ha fatto affidamento sull'amore che i suoi lettori hanno per questa storia, ma mi è sembrato alquanto superficiale ripagarli in questo modo. Jamie e Claire sono sempre una bella coppia, ma presentarceli nella loro privata monotonia quotidiana è stavo svilente, dopo le clamorose avventure del passato. Se si decide di raccontarci il dopo il lieto fine di una storia, è d'obbligo presentarci qualcosa di altrettanto emozionante, per non svilire il ricordo.
ALTRA COPERTINA ITALIANA Di momenti emozionanti ce ne sono davvero pochi, tra quelli che più mi hanno colpito sicuramente la scena di Jamie che piange scavando la fossa di un uomo che per pietà ha dovuto uccidere e nella sua mente ritorna il ricordo del padre perso. Mi è sembrato molto sincero e l'autrice ha toccato una corda particolare del mio cuore, ma per il resto ero talmente nauseata che mi venivano i lacrimoni per la frustrazione. Mi chiedevo perché mi aveva fatto questo, perché darmi due personaggi così emozionanti e privarli di qualsiasi situazione di coinvolgimento. Certo qualcuno mi dirà che un omicidio brutale con l'ingerimento di cocci di vetro non si può dire monotono, ma innegabilmente viene presentato nella maniera più noiosa possibile. Ho faticato a seguire tutti i loro ragionamenti, le loro discussioni per venirne a capo, così pure come l'apparizione di Bonnet non ha suscitato la mia curiosità. Avermi snervato per ben 800 pagine o poco meno con i dettagli della loro esistenza bucolica mi ha solo infastidito e ho lottato per ricordare quanto ho amato questa storia per non buttare via almeno il buono che c'è stato.
COPERTINA AMERICANA Ed il buono c'è stato, ed è solo per quel passato che ho proseguito imperterrita per arrivare al finale. Prima o poi continuerà anche con VESSILLI DI GUERRA, ma onestamente ho bisogno di una pausa da questa saga. Mi sento delusa e tradita, come poche volte mi è capitato. Mi auguro prima o poi di riprendere il dialogo con questa storia, di scoprire che dopo il pantano ci sono ancora capi fioriti e mille possibilità. Per il momento mi resta solo un sapore amaro. Se non fosse stata la storia di Jamie e Claire avrei abbandonato la storia intorno alla duecentesima pagina. Li ho amati troppo per non continuare, ma adesso penso che tra di noi sia arrivato un momento di pausa di riflessione. Se fosse stato il libro di qualcun altro, sarei stata piuttosto dura nel voto, o lo avrei considerato non classificato. La valutazione che do è alquanto generosa.
NUOVA COPERTINA AMERICANA
VOTO: 5 -
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