Ieri sera su RAI 1 è stato trasmesso il secondo episodio della serie IL RITORNO DI ULISSE, che racconta il ritorno dell'eroe nella tanto sognata ed agognata Itaca, dove, dopo vent'anni, le cose sono molto cambiate. Se la prima puntata in qualche modo ci aveva mostrato le tribolazioni della famiglia reale, con Penelope assediata dai Proci, Telemaco ancora troppo giovane per reagire agli abusi, qui abbiamo in primo piano finalmente lui, Ulisse, l'uomo maturo e provato dalle mille disavventure.
ULISSE |
Sotto le mentite spoglie di mendicante, con il solo aiuto dell'oracolo, Ulisse non si presenta liberamente annunciando il suo trionfale ritorno. Le navi di Sparta sono approdate con tutto il loro roboante clamore, con il Re Menelao e la bella Elena al seguito. Anche se Ulisse è stato di fatto uno dei suoi migliori comandati ed innegabilmente la guerra è stata vinta grazie alla sua astuzia, Menelao non appare come il Re riconoscente che vuole salvare la famiglia del suo fedele soldato. Anche se riscatta Penelope e Telemaco, evitandogli la forca, la sua è una presenza minacciosa che sembra voler sottolineare come tutto appartiene a lui.
PENELOPE |
Il giovane Telemaco pensa di poter chiedere il suo appoggio per ascendere al trono, ma Menelao decide di affidare il piccolo regno di Itaca nelle mani di uno dei comandanti dei Proci. Telemaco è piuttosto ingenuo. Non conosce la guerra, ma neanche la politica e per quanto riguarda l'amore, la sua passione per la schiava Clea mi appare alquanto fredda. Non riescono a trasmettermi un vero coinvolgimento, mentre Ulisse e Penelope sono molto più emozionanti nel loro riscoprirsi.
LA FAMIGLIA REALE |
Ulisse aiuta Telemaco con i suoi consigli, trasmessi per mezzo dell'oracolo per vincere nello scontro con uno dei pretendenti al trono, ma nel giorno dell'incoronazione l'umile mendicante rivela la propria identità, riappropriandosi del suo ruolo.
ULISSE E PENELOPE |
Il suo ritorno è velato però da mille inquietudini ed ambiguità. Itaca era un sogno lontano, la casa e la famiglia dove tornare dopo gli orrori della guerra e le peripezie del viaggio, ma la realtà è fatta di carne e sangue ed è ben lontana da quanto immaginato. Telemaco non è il bambino appena nato, ma un giovane di vent'anni che dichiara di amare una schiava con il sangue dei suoi nemici. Penelope fatica a riconciliarsi con il marito, che non riconosce nel sanguinario individuo che stermina i Proci nella sala del trono. Lui a sua volta si sente un estraneo, non in sintonia con il mondo che lo circonda. Per poter chiedere il favore degli dei, decide di organizzare I Giochi e qui si presenterà un misterioso giovane spartano, Orione, che batterà Telemaco e la sua speranza di chiedere in moglie la bella Clea.
PENELOPE ED ULISSE DURANTE I GIOCHI |
Questa seconda puntata presenta elementi emozionanti ed altri di meno trasporto, almeno quanto la prima. Sicuramente Boni e la Murino riescono a trasmettere la passione, l'insicurezza, il timore e la speranza di una coppia che si è amata e che il tempo ha distanziato. Nella scena in cui Penelope sulle scale osserva il massacro fatto da Ulisse, lei sembra esprimere tutto lo smarrimento di una donna che si chiede chi sia l'uomo tornato dalla guerra. Le nuove leve mi appaiono meno emozionanti. Telemaco non mi convince nella sua interazione con Clea, né con il ritrovato padre. Vedremo se la terza puntata mostrerà dei miglioramenti.
VOTO: 6
Poche righe per dire che Alessio Boni si rivela ancora una volta non solo un bellissimo uomo, ma soprattutto un grandissimo attore! Bravo!
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