domenica 7 dicembre 2014

FRASI TRATTE DA LA CROCE DI FUOCO di Diana Gabaldon



VOL. VIII

In nome dell’amore soltanto, attraverserei di nuovo il fuoco

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Nessuno dei due aveva parlato, ma la promessa si rinnovò, quella stessa promessa già pronunciata una volta prima d’ora, in un luogo di rifugio, i nostri piedi su un brandello di roccia madre tra le sabbie mobili della guerra minacciata. Non vicina, non ancora. E però io la sentivo arrivare, nel suono dei tamburi e dei proclami, la vedevo nel luccichio dell’acciaio, ne conoscevo la paura nel cuore e nelle ossa quando guardavo dentro gli occhi di Jamie

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Beata la sposa sulla quale splende il sole; beato il cadavere su cui scende la pioggia».

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Sono sopravvissuto alla guerra, e molto ho perduto. So per cosa vale la pena combattere, e per cosa no. Onore e coraggio sono una questione di midollo, e ciò per cui un uomo è disposto a uccidere è anche ciò per cui egli morirà.

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Ma il cuore parla a voce più alta di qualsiasi giuramento pronunciato solo con le labbra. Quando ero tornata, incinta, attraverso il cerchio

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Jamie era una spugna tanto quanto suo nipote, riflettei guardandolo grufolare qua e là completamente nudo e del tutto a suo agio. Assorbiva tutto, apparentemente in grado di affrontare qualsiasi cosa si trovasse sul suo cammino, familiare o sconosciuta che fosse. Stalloni pazzoidi, preti sequestrati, servette in età da marito, figlie caparbie e generi pagani.

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Non aveva paura di morire insieme a lei, nel fuoco o in qualsiasi altro modo... solo di vivere senza di lei.

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Pur non essendo una risposta, era anche l’unica. Non esisteva alcun mondo al di fuori di quella piccola frontiera, si disse. La Scozia era sparita, le Colonie l’avrebbero imitata... che cosa gli si parasse dinanzi poteva solo immaginarlo vagamente da ciò che gli raccontava Brianna. L’unica realtà era la donna che teneva stretta tra le braccia; i suoi figli e nipoti, i suoi fittavoli e servi: questi erano i doni che Dio gli aveva dato, perché desse loro asilo, perché li proteggesse

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«Qualunque cosa succeda», sussurrò, «ovunque saremo. Che tu sia presente o no ad ascoltarmi... io canterò sempre per te.

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«Riuscirai a spaventare Jamie Fraser raccontandogli storie di guerra, ragazzo mio», replicai, «solo il giorno in cui l’inferno congelerà

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È l’anonimato della guerra che rende possibile uccidere. Quando vengono di nuovo nominati su una lapide tombale o un cenotafio, i morti senza nome riguadagnano l’identità che avevano perduto da soldati e riprendono il loro posto nel dolore e nella memoria, divenendo fantasmi di figli e amanti. Forse questo viaggio sarebbe finito in pace

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«Bandito?» mi rimbeccò, leggermente offeso. «Io sono un uomo molto onesto, Sassenach. Almeno quando posso permettermelo», si corresse, con un’occhiata alle spalle per accertarsi che nessuno ci sentisse. «Oh, per essere onesto lo sei eccome», gli assicurai. «Fin troppo, anzi. È solo che non sei granché ligio alla legge».

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«Che i morti seppelliscano i morti, Sassenach», mormorò. «Il passato è passato... il futuro è ancora da venire. E noi siamo qui insieme, io e te

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«Sei l’uomo più testardo che io abbia mai conosciuto», soggiunsi irritata. «Grazie», rispose con un piccolo inchino. «Non è un complimento!» «Aye, invece sì».

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